🖊 Post
di Gian Maria Zavattaro.
🎨 Tutte le immagini riproducono dipinti del pittore tedesco
Georg Scholz (1890-1945), esponente della Nuova oggettività realista (con altre rilevanti personalità artistiche, tra le quali Otto
Dix e George Grosz), durante la Repubblica di Weimar. Nel periodo nazista, la corrosività
del suo linguaggio pittorico - capace di denunciare le disparità socio economiche e di raccontare le storture di un capitalismo cinico - gli procurò l'estromissione dal proprio
lavoro di insegnante la confisca delle opere, etichettate nei termini di “arte degenerata”.
![]() |
Georg Scholz, Portatori di giornali (1921) |
🔵 La mia posizione nella polis.
![]() |
Georg Scholz, Città tedesca di notte (1923) |
Non mi è chiaro dove io
mi possa e debba situare. So forse quali categorie aborrire (opportunismo,
indifferenza), quali rifuggire (cinismo, estremismo manicheo), mentre nei
cosiddetti moderati (di destra, sinistra, centro e altrove) scorgo troppe
ambiguità. Forse, senza presunzione, mi piacerebbe optare con passione per un
nuovo modo di intendere la “moderazione”: che sia estrema, appassionata,
radicale, magari con una vena di sano populismo.
Ciò di cui sono convinto è che abbracciare una bandiera piuttosto che un’altra significa orientare e segnare indelebilmente le relazioni (interpersonali, familiari, sociali), le scelte ed azioni politiche, il vivere il mondo di oggi, quello fisico e quello virtuale.
Ciò di cui sono convinto è che abbracciare una bandiera piuttosto che un’altra significa orientare e segnare indelebilmente le relazioni (interpersonali, familiari, sociali), le scelte ed azioni politiche, il vivere il mondo di oggi, quello fisico e quello virtuale.