tag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post4949797596294433905..comments2024-03-27T18:34:32.160+01:00Comments on PERSONA E COMUNITA'.: La potenza ambigua della rete.Gian Maria Zavattarohttp://www.blogger.com/profile/17461718684474908788noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-39448128090368710792013-10-26T14:34:28.286+02:002013-10-26T14:34:28.286+02:00Ricambio l'abbraccio con molto affetto e ringr...Ricambio l'abbraccio con molto affetto e ringrazio entrambi perche' come in passato continuate a seminare dei granelli di cultura, di esperienza e di passione che noi accogliamo con speranza, stima e attenzione.<br />Grazie,<br />GiorgiaAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/08863369091261642991noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-18057364709862924102013-10-25T11:40:55.750+02:002013-10-25T11:40:55.750+02:00I due interventi – di Luca Palazzo e di Giorgia Co...I due interventi – di Luca Palazzo e di Giorgia Corridori – mi colpiscono per il richiamo di entrambi alla responsabilità. Per quanto problematica rimanga per ciascuno di noi la possibilità di dominare o, ancor più, di dirigere i meccanismi con cui la rete ci avvolge e coinvolge, vi è un margine di libertà che possiamo esercitare come soggetti che ne decidono l’uso e non semplicemente e solo come oggetti di occulte strategie. E’ una posizione che condivido. Un saluto a tutti e due. In particolare un forte abbraccio a Giorgia che si trova e vive in un’altra parte del mondo, a Sidney, in Australia (… magia della rete!). Rossana Rolando.Rossana Rolandonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-78829449747668410802013-10-25T10:56:22.034+02:002013-10-25T10:56:22.034+02:00 Gl’interventi di questi ultimi giorni aprono – a ... Gl’interventi di questi ultimi giorni aprono – a me e spero a chi ci visita - nuove impensate finestre di riflessione e scambi di orizzonti culturali che fanno bene alla salute… Poesia, cuore, intelligenza fanno volare alto a rivedere il sole, fanno toccare con mano che la rete non è il leviatano che potrebbe diventare ma – sicuramente in continuità con tutta la nostra storia culturale - la fattibile via di comunicazione di oggi, capace di autenticità, non impersonale e non mascherata. E’ un non piccolo conforto nel mio piccolo impegno nel mondo, un sorriso alla vita, uno sperare nella nuova generazione che cresce, come i pargoli di Giorgia.Gian Maria Zavattarohttps://www.blogger.com/profile/17461718684474908788noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-22806794443083405272013-10-25T02:06:14.813+02:002013-10-25T02:06:14.813+02:003. le ingiustizie: emozione – azione
La pigrizia f...3. le ingiustizie: emozione – azione<br />La pigrizia forse intrinseca in noi umani combinata alle comodità che ci offrono le tecnologie sono forse la causa principale dell'assenza di una azione concreta contro le ingiustizie che tanto ci indignano.<br />A volte sono combattuta, ho paura che il continuo tempestamento di immagini e informazioni possano aver colpito così bruscamente la mia sensibilità da aver creato una sorta di corazza che mi protegga, ma che a lungo andare potrebbe trasformarsi in una sorta di indifferenza.<br />Spesso le immagini di violenza e di oppressione non sono accompagnate da un analisi delle problematiche a cui sono relazionate, e invece di far funzionare il nostro cervello, massacriamo il cuore di emozioni.<br />Riguardo a questo non ho ancora trovato una soluzione e forse non la intravedo neanche in lontananza, ma sarei molto felice se i lettori del blog volessero aiutarmi a capire che idea si sono fatti.<br />Infine concludo scrivendo che sono in pieno accordo con le ultime sue righe di chiusura, e aggiungo che avendo dei figli mi rendo conto che ci sono due cose che posso ancora fare: la prima e' dare il buon esempio, come?! condividendo con loro la curiosità verso il mondo che ci circonda, la capacita' di interrogarsi mettendo in dubbio tutto con l'intenzione non di demolire ma di costruirsi piccole certezze e soprattutto assaporando il piacere di un libro preso in prestito in una biblioteca piuttosto che il continuo "navigare" senza meta su internet.<br />Sicuramente il tempo scorre talmente veloce che è diventato quasi difficile soffermarsi ad analizzare la nostra realtà perché' quest'ultima, nel momento in cui si ottengono delle risposte, è già cambiata.<br />Forse mi dovrò impegnare a spegnere di più il cellulare, il pc e ascoltare più attentamente i miei figli, confrontandomi con loro potrò imparare a capire meglio il presente e il futuro, più di quanto possa fare io da sola. <br />Giorgia<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08863369091261642991noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-4782070833716570652013-10-25T02:05:29.877+02:002013-10-25T02:05:29.877+02:00Mi sono sempre accostata a questo tema in maniera ...Mi sono sempre accostata a questo tema in maniera ambivalente, e forse ancora oggi quando mi domando "E' bene o male?" non so darmi una risposta univoca.<br />La rete è fatta di tante cose, informazione, intrattenimento, social network, ricerca, pubblicità, giochi, business... quindi è uno strumento molto ampio e probabilmente per capirlo meglio bisognerebbe analizzarlo più profondamente in ogni suo aspetto e in ogni suo settore.<br />Più in generale credo che sia uno strumento che ha un ottimo potenziale per essere usato in maniera utile e positiva, ma credo che ci manchi una sorta di "libretto delle istruzioni" per poterlo gestire senza rimanerne intrappolati.<br />Prendere consapevolezza dei rischi e delle ambiguità della rete è a mio avviso il primo passo verso una condizione di uso più appropriato del mezzo.<br />Nella Sua pubblicazione Lei ha toccato diversi temi che mi sono molto a cuore, e mi è difficile mettere nero su bianco tutti i pensieri che sono scaturiti dalla lettura dell'articolo, e come la prof. Rolando ben sa, purtroppo non sono mai stata molto brava a esporre sinteticamente in maniera ordinata e chiara, quindi proverò a elencare dei punti.<br />1. modificazione dei punti di riferimento e sostituzione della rete alla cultura tradizionale.<br />In particolar modo, in questo punto credo che siamo sprovvisti di quel "libretto di istruzioni" di cui parlavo prima. Io proporrei di spendere tra i banchi di scuola qualche lezione volta a spiegare come fare ricerca su internet, quali strumenti possono aiutarci a verificare la veridicità delle fonti, delle citazioni, comparare articoli diversi, suscitando curiosità ma soprattutto dubbi e infine cercando di alimentare il senso critico.<br />2. abolizione relazione maestro-discepolo<br />E' un argomento molto interessante, soprattutto per me, che ho dovuto frequentare l’università a distanza e forse più di altri ho sofferto in prima persona questa mancanza.<br />Oltretutto nel mondo del lavoro sempre più spesso vengono richiesti certificazioni che si ottengono ahimè dopo aver "frequentato" un corso completamente online e il più delle volte molto costoso.<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08863369091261642991noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-32495160745324320712013-10-24T23:00:56.834+02:002013-10-24T23:00:56.834+02:00Il ragionamento sul potere che la rete ha sulle no...Il ragionamento sul potere che la rete ha sulle nostre vite chiama in causa una questione sociale e storiografica di dimensioni molto maggiori: il dissidio/dibattito/confronto tra società "antica" e società moderna. Non lo analizzerò certo nella sua interezza: mi limiterò a ragionare sull'aspetto del cambiamento che si è generato.<br />Si potrebbe pensare che non vi sia soluzione di continuità tra l'epoca pre-informatica e quella attuale, attribuendo il fenomeno della rete ad una normale evoluzione della società. Tale pensiero mi ricorda l'idea di Burdach sulla continuità tra Medioevo e Rinascimento. Ma in tal caso si perde irrimediabilmente l'identità dei tanti fattori che caratterizzano un periodo storico. Addirittura spesso c'è necessità di scindere uno stesso fenomeno in componenti più semplici. Nel mondo dell'informatica, si pensi al passaggio dai computer che necessitavano di input a livello di linguaggio di programmazione all'interfaccia diretta. Più recentemente possiamo considerare l'introduzione dei "touch screen". Si può quindi pensare che l'avvento dell'informatica sia una vera e propria Rivoluzione che segue e completa, rinnovandola, la serie delle Rivoluzioni Industriali. Spesso non si parla di Rivoluzione per l'informatica, forse perchè è passato troppo poco tempo. E trovandoci ancora all'interno di essa, è difficile giudicare la bontà o meno dei suoi prodotti. Io stesso, scrivendo qui, sono condizionato dalla rete. Quindi bisogna considerare ogni singola situazione per capire se essa faccia un uso corretto o meno delle possibilità che internet ci fornisce. Ogni nostra azione migliora o deteriora la rete!<br />LPAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/04138585276802199832noreply@blogger.com