tag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post6372649885182442758..comments2024-03-27T18:34:32.160+01:00Comments on PERSONA E COMUNITA'.: Un pensiero mattutino con Giorgio Caproni e Odilon Redon. La ragione.Gian Maria Zavattarohttp://www.blogger.com/profile/17461718684474908788noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-54066270822641850262015-08-19T13:29:07.453+02:002015-08-19T13:29:07.453+02:00Caro Sandro, non so se può essere interessante. Co...Caro Sandro, non so se può essere interessante. Comunque, come suggerisce Gian Maria, riporto un brano di un lungo articolo che avevo scritto sul libro di Luisito Bianchi e che abbiamo anche pubblicato in questo blog con un post dal titolo "La resistenza come categoria interpretativa del vivere. Omaggio a Luisito Bianchi."<br /><br />La Parola è la gratuità, il disinteresse, l’amore fino alla sostituzione; l’antiparola è l’antigratuità, l’interesse, la guerra fino ai campi di sterminio, la violenza, l’oppressione, l’indifferenza… La vera separazione non è fra credenti e non credenti, ma fra parola e antiparola. “La Parola si è consegnata alla storia degli uomini accettando di essere irrisa, deformata, travisata, sostituita – poiché anche l’antiparola può mascherarsi da angelo di luce –, acconsentendo ad annichilirsi fino a scomparire. «L’obbedienza alla Parola, ripete l’abate, è nell’avvenimento. Debbo attendere che l’avvenimento si chiarisca, accettando l’incertezza dell’oggi come il mio modo attuale di obbedire alla Parola, senza precorrere nessun tempo. E’ una specie di profezia in speculo et in enigmate quella che sto vivendo. E la profezia presenta sempre aspetti oscuri che non possono essere illuminati a comando. La profezia scoppierà all’interno e si manifesterà nella realtà. Il lume a petrolio presso il mio giaciglio sta guizzando gli ultimi bagliori. Tam quam in caliginoso loco… Sento però distintamente i passi della sentinella. L’ascolto è possibile anche al buio… ». Il termine “avvenimento” ha una pregnanza particolare: non è il puro e semplice accadere delle cose, l’imprevisto imprevedibile. “L’avvenimento è il luogo in cui la Parola si affida al dire umano, si nasconde e si rivela nella parola umana, che diventa così traccia di una più alta Parola, rimando ad un Altrove da cui proviene e di cui è custode. Per questo rivelarsi nascondendosi la Parola richiede previamente il silenzio e l’orecchio affinato di chi sa attenderla e discernerla in mezzo alle altre parole. Solo all’interno di questa dinamica di ascolto e accoglienza la Parola realizza, infatti, la sua signoria, la sua sovranità su tutto quanto esiste e avviene”. Rossana Rolandonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-77839594546513003772015-08-19T13:25:42.133+02:002015-08-19T13:25:42.133+02:00Caro don Sandro, grazie innanzitutto per il Tuo in...Caro don Sandro, grazie innanzitutto per il Tuo intervento – profondo ed insieme appassionato - che ci ha costretto a meditare a lungo una riflessione coerente al nostro pensare ed essere. Condividiamo le Tue domande, non abbiamo risposte certe né perentorie, ma tracce da seguire. Logos-verbum-parola è accezione polisemica: ascolto, domanda, risposta ad un appello, colloquio, epifania di bontà-verità-bellezza, impegno amoroso (“dare la parola”). C’è logos e Logos, parola e Parola: parola che una ricerca costante ed inquieta disvela; Parola, che “in principium erat” e che si rivela nella Sua indicibile gratuità. E c’è l’antiparola. <br /><br />A questo punto preferisco lasciare la "parola" a Rossana che proprio su questo blog ha pubblicato tempo fa un suo saggio su quel meraviglioso libro di Luisito Bianchi che è “La messa di un uomo disarmato”, libro che è anzitutto il teatro della lotta fra Parola e antiparola. Grazie.Gian Maria Zavattarohttps://www.blogger.com/profile/17461718684474908788noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4113269394705129379.post-32743786807738278002015-08-18T09:35:57.552+02:002015-08-18T09:35:57.552+02:00Poiché la vita non è del tutto prevedibile e bast...Poiché la vita non è del tutto prevedibile e basta poco per scombussolarla ,come far in modo che la ragione( realtà che ci distingue, nel regno animale, dagli altri esseri ) diventi una specie di guida che ( pur con tutti i limiti che ha in se stessa ) sia ,se non proprio un faro ,almeno un lume per trovar la strada ? Non vi è forse sempre il pericolo di cadere in un egocentrismo che non porta da nessuna parte , anche perché causa- effetto di quello individualismo così nocivo anche oggi ... Ci vorrebbe un LOGOS - pensiero- sapienza- ragione che si incarna... che ha un volto... una storia ... come la nostra... ( ma nello stesso tempo la sovrasta...) chei dia un senso al nostro vivere ,al nostro ragionare .... Nel mistero della vita ci sarà pure un tale ...LOGOS. C'è chi dice di si... perché non solo ci crede... ma l'ha anche incontrato .( fortunati loro ...) Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08939152553066910134noreply@blogger.com