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Visualizzazione post con etichetta Carlo Stanga. Mostra tutti i post
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domenica 20 gennaio 2019

Scuola di politica, nel tempo della vita pubblica in disfacimento.

Post di Gian Maria Zavattaro
Immagini di Carlo Stanga, illustratore (qui il sito), per gentile autorizzazione.

Carlo Stanga, 
Visione globale
Ho letto su  La Repubblica del 16 gennaio scorso l’articolo di Goffredo De Marchis, dal titolo: "Caro deputato, ecco cosa puoi dire". Il kit 5S per indottrinare i parlamentari; che così inizia: “Dimenticato su un divano di Montecitorio un plico di 6 pagine: "Spunti comunicativi per la settimana 12-18 gennaio". Prontuario di linea e dichiarazioni su tutti i temi caldi. Con i consigli sulle stoccate alla Lega” (vedere qui). Al lettore ogni commento. Di seguito il mio, che si limita a prendere spunto dal caso  riportato  per proporre alcune riflessioni.

Definire la politica. Restaurare la città e la vita pubblica in disfacimento significa innanzitutto rifare i cittadini e i piccoli gruppi: compito squisitamente politico.  La "politica" - come democrazia, libertà, uguaglianza, giustizia - è parola che ha ricevuto tantissime definizioni spesso contrastanti. Definire la politica non è asettica disputa teorica: se la definisco è per cercare di capire che relazione c’è tra lei e me.
Forse in senso stretto la politica è la capacità di una persona, specializzata nel campo delle responsabilità e delle decisioni, di operare con successo secondo le regole della conquista del potere, della formazione del consenso e della soluzione dei conflitti. Il panorama odierno è da questo punto di vista per nulla confortante.

domenica 4 novembre 2018

Le istituzioni hanno un cuore.

Post di Rosario Grillo 
Immagini di Carlo Stanga, raffinato illustratore italiano, con gentile autorizzazione (qui il sito).

Carlo Stanga, Illustrazione 
per il progetto speciale "Sentimenti 2015" 
de l'Espresso
Da un po’ la mia mente si arrovella su una domanda: il limite della ragione e, complementarmente, l’estensione e il ruolo delle forze a-logiche (1).
Nella gamma di queste forze: il sentimento, l’emozione, l’immaginazione.
In via esterna, momenti occasionali mi hanno condotto verso la stessa domanda.
Oggi, ad esempio, si sono incrociati due eventi: la puntualizzazione fatta da un relatore (A. Stoppa) sulla communitas base dell’istituzione e la lettura di un articolo di Massimo Recalcati dedicato alla ricerca della motivazione vera che condusse Pasolini a prendere partito per i poliziotti di viale Giulia, 1968, anziché per i manifestanti.