Post di Rosario Grillo.
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Scambio epistolare tra Jiulia Kristeva e Jean Vanier. |
Ma ...- la domanda non è retorica - cos’è il
normale, la normalità? Dobbiamo rispondere scomodando la norma ed arrivare a
concludere che essa è posta dall’uomo, nel corso delle vicende storiche.
Quindi, la normalità non è un parametro assoluto, ma relativo,
assai relativo. (1)
Inscritta in questo divenire, la norma ha risentito
del tentativo di difesa della società dalle “insidie”, promuovendo un modello
“ideale” di uomo.
Un giro di parole per descrivere l’emarginazione, la
messa al bando, la ghettizzazione e via di questo passo.
Ritento l’approccio cominciando con l’ostracismo dei
lebbrosi, ricordandone la raccapricciante fenomenologia... e includendo nel
processo di esclusione quel gruppo sociale, che, di volta in volta, era considerato
pericolo per la società (esempi tipici: le streghe, gli ebrei, gli zingari).
Quindi la maglia si allarga fino a contenere di
fatto il fenomeno della discriminazione. Ma fermiamoci, comunque, alla relazione con
la diversità.