Post di Rosario Grillo.
Immagini dei disegni di Angel Boligán (qui il sito instagram).
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Angel Boligán, Le sedie del potere e la democrazia |
Già Baudelaire e, al suo seguito, W. Benjamin, nel passaggio tra ‘800 e ‘900, quando il filo della storia si faceva più aggrumato, raffiguravano il flaneur, incarnazione di un costume di vita meno compatto, addirittura frammentario. (1)
In quel tempo trovarono posto diffuse teorie complottiste, tra le quali basta citare I protocolli dei savi di Sion per avere contezza del loro peso storico. Nella loro presenza, un indice dello scompaginamento del “sistema storico”. Una conferma la dà la crisi delle “filosofie della storia” riverberanti ultimi bagliori con Hegel, Marx, positivismo. Il loro posto veniva preso dal principio dell’entropia, dal Decadentismo, dal nichilismo (Nietzsche).
Oggi il complottismo è sciorinato. Leggendo nei numerosi saggi che cercano di esplicarne il senso e la motivazione (2), si conferma la valutazione circa l’instabilità del tempo presente con l’evanescenza di quelle Weltanshauung che hanno sorretto l’impegno della società umana: potremmo dire, delle società umane, senza smentire, con la varietà, la concordia del “disegno di un futuro”.