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mercoledì 23 luglio 2014

Il nostro viaggio in Calabria, prime fugaci impressioni.

Soverato (Cz), 23 luglio 2014.


«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. 
Un paese vuol dire non essere soli, 
sapere che nella gente, nelle piante, nella terra 
c’è qualcosa di tuo, 
che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».
Cesare Pavese, La luna e i falò.

La Calabria – regione che abbiamo scelto quest’anno come meta delle nostre vacanze – suscita in mia moglie e in me sentimenti molto intensi e ambivalenti, di segno positivo e negativo. 

Crotone, 
peschereccio all'alba.
In questo primo post, per i nostri amici del blog, vogliamo privilegiare alcuni aspetti gioiosi, di indubbia bellezza e bontà, che questa terra offre a chi la visita. Lo vogliamo fare in una forma leggera, fatta di immagini - scattate da noi - e di brevi didascalie. Forse, al termine del viaggio, proveremo a formulare alcune riflessioni più articolate su questo lembo d’Italia e sulle forti contraddizioni che ne abbiamo colto.

Crotone, Capo Colonna, 
resti del tempio dedicato a Hera Lacinia, 
uno dei santuari più rilevanti della Magna Grecia, 
risalente al VI secolo a.C.


Crotone, la città di Pitagora 
(il filosofo e matematico 
vissuto tra il VI e il V secolo a.C.). 
Museo archeologico.
Spiaggia di Sibari 
dove sbocciano numerosi 
- piccoli, umili, ostinati - 
fiori bianchi.
Museo archeologico di Sibari, 
centro importante della Magna Grecia, 
fondato nell'VIII secolo a.C.
Sibari, grandiosa pasticceria...
... a dir poco memorabile.
Santuario Santa Maria "delle Armi" 
(che significa "delle grotte"),  risalente al X secolo. 
Vista stupenda sulla pianura di Sibari,
che si estende all'orizzonte fino al mare
(altezza 1015, comune di Cerchiara, 
provincia di Cosenza).
Santa Maria delle Armi, scavata nella roccia. 
La fierezza dei fiori occhieggianti
tra le pietre.
Splendida Abbazia di 
Santa Maria del Patire (XI secolo), 
Corigliano (provincia di Cosenza).
Rocca imperiale, uno dei tanti borghi 
posti su un'altura, a dominare.
Chiesa bizantina di San Marco (XI secolo), 
Rossano, antico centro 
in provincia di Cosenza.
Tipico paesaggio collinare, 
con ulivi e aranceti...
... un paesaggio che si estende 
a perdita d'occhio.
Santa Severina, in provincia di Crotone, 
Battistero bizantino risalente al IX- X secolo d.C.
Catanzaro, un particolare.
Ruderi della Basilica di Santa Maria della Roccella, 
edificata dai normanni tra XI e XII secolo 
e semidistrutta dal terremoto del 1783 
(provincia di Catanzaro).
Parco archeologico di Scolacium (Catanzaro). 
Vi troneggiano gli ulivi, 
antichi di anni, contorti e nodosi.
Mattia Preti, pittore seicentesco 
influenzato dal Caravaggio, 
come si nota in quest'opera dal titolo Concerto. 
E' artista calabrese, nato a Taverna  
- dove sono esposte sue opere -
in provincia di Catanzaro.


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venerdì 18 luglio 2014

Il cibo tra natura e cultura.


A Mario e Ondina che, 
della cucina, sanno fare un'arte, 
segno e dono di bellezza, di amicizia e di ospitalità

Carne cruda 
(antipasto tipico piemontese)
Agnolotti del plin, 
raviolini con ripieno di carne
(piatto tipico piemontese)
Il cibo ci sfama
ci nutre
ci dà energia
ci fa vivere

Minestrone di verdure con il pesto 
(piatto tipico ligure)
Trofie al pesto, 
con patate e fagiolini 
(piatto tipico ligure)

Il cibo è un’esigenza naturale
mangiano i nostri amici a quattro zampe
si nutrono tutti gli esseri animati
mangia l’uomo  


Focaccia di Recco, con formaggio 
(piatto tipico ligure)
Focaccia genovese 
(piatto tipico ligure)
L’animale caccia la preda
divora
sbrana
si sazia

Cima ripiena
(piatto tipico ligure)
Cappon magro 
(piatto tipico ligure)
L’uomo si procura il cibo
lo lavora
lo cucina
lo presenta
Farinata con farina di ceci 
(piatto tipico ligure)
Panissa, con farina di ceci 
(piatto tipico ligure)

L’animale mangia
per soddisfare un bisogno fisico
per rispondere ad un istinto
per sopravvivere

Seppie in zimino
(piatto tipico ligure)
Buridda 
(piatto tipico ligure)

L’uomo mangia
per soddisfare un bisogno non solo fisico
non solo istintuale
non solo biologico

Fritto misto di carne e verdura 
(piatto tipico piemontese)

Il cibo per l’uomo risponde anche a un bisogno estetico
è la bellezza di un piatto
è l’armonia dei colori di un piatto
è la finezza di un piatto

Flan di zucchine trombette 
(piatto ligure)

Il cibo è intreccio dei sensi, vivente sinestesia
oggetto del gusto
della vista
del tatto e dell’olfatto


Bagna cauda 
(tipica specialità piemontese)

Il cibo per l’uomo si accompagna ad una carica affettiva
cucinare è soddisfare i gusti dell'altro
è preparare una pietanza con amore
è un modo per dire all'altro “ti voglio bene”

Totani e patate 
(piatto tipico ligure)
Torta verde di bietole 
(piatto tipico ligure)

Il cibo è cucina e la cucina è cultura e civiltà
figlia della creatività
risultato dell’esperienza
oggetto di conoscenza

Fiori di zucchini ripieni 
(piatto tipico ligure)
Il cibo si condivide a tavola e la tavola è luogo di umanizzazione
in cui si parla e si ascolta
in cui ci si raduna aspettandosi reciprocamente
in cui si impara che non c'è il mio e il tuo, ma il nostro

Bunet al cioccolato 
(dolce tipico piemontese)
Il cibo ha un significato conviviale, 
è simbolo di amicizia, 
è dono di ospitalità
è celebrazione di gioia e di festa
Pandolce genovese 
(dolce tipico ligure)
Non si riconosce il valore simbolico del cibo
se si mangia senza ascoltare l'altro
se si consuma guardando la televisione o rispondendo al cellulare
se si rimane chiusi nel proprio mutismo, con la faccia affondata nel piatto.
Pesche ripiene 
(dolce tipico piemontese)

Il cibo è emblema e storia di scambi, di integrazione e pacificazione tra i popoli
il pomodoro, la patata, il mais provengono dall’America
il tè, il riso, le spezie dall’Asia
il caffè dall’Africa

Baxin di Albenga 
(dolce della tradizione ligure).

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