🖊 Post di Gian Maria Zavattaro e Rossana Rolando.
🎨 Tutte le immagini sono relative a dipinti di Ludolf Bakhuizen, pittore olandese vissuto tra il 1631 e il 1708, specializzato in vedute di mare, con tempeste, naufragi e bufere: fenomeni naturali e insieme metafore di situazioni esistenziali, raffigurazioni realistiche e nello stesso tempo visioni allegoriche di fasi della vita e della storia.
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Ludolf Bakhuizen,
Pescherecci e vascelli costieri
col maltempo |
Molte persone che conosciamo ed apprezziamo per il loro gratuito impegno sociale politico e culturale hanno
votato diversamente da noi al referendum, ognuno esercitando la responsabilità
del suo essere libero. Tra loro anche molti cari amici, con i quali abbiamo condiviso
e
condividiamo idee, valori, speranze, impegno sociale e cura degli altri.
Con loro ancor più condividiamo sconcerto, amarezza ed apprensione
per le tonalità emotive che hanno caratterizzato la campagna elettorale
e soprattutto per la persistente becera
esultanza di alcuni venditori di non
innocue parole per quanto vuote, spacciatori di panacee politiche,
scippatori di consensi viscerali.
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Ludolf Bakhuizen,
Il naufragio |
Se con alcuni amici non concordiamo sul fatto
che l’Italia sia scampata da una riforma considerata pasticciata, se continuiamo
a ritenere che si sia persa l’unica possibile realistica occasione, concordiamo
che la riforma della seconda parte della Costituzione rimane un’esigenza reale. Soprattutto condividiamo la convinzione che una sinistra divisa e lacerata al suo interno esce
comunque perdente e non può far felice nessuno.