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Visualizzazione post con etichetta Ludolf Bakhuizen. Mostra tutti i post
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venerdì 9 dicembre 2016

Referendum: e adesso?

🖊 Post di Gian Maria Zavattaro e Rossana Rolando.

🎨 Tutte le immagini sono relative a dipinti di Ludolf Bakhuizen, pittore olandese vissuto tra il 1631 e il 1708, specializzato in vedute di mare, con tempeste, naufragi e bufere: fenomeni naturali e insieme metafore di situazioni esistenziali, raffigurazioni realistiche e nello stesso tempo visioni allegoriche di fasi della vita e della storia.
 
Ludolf Bakhuizen,  
Pescherecci e vascelli costieri 
col maltempo
Molte persone che conosciamo ed apprezziamo per il loro gratuito impegno sociale politico e culturale hanno votato diversamente da noi al referendum, ognuno esercitando la responsabilità del suo essere libero. Tra loro anche molti cari amici, con i quali abbiamo condiviso e condividiamo  idee, valori, speranze, impegno sociale e cura degli altri.  
Con loro ancor più condividiamo sconcerto, amarezza ed apprensione per le tonalità emotive che hanno caratterizzato la campagna elettorale e soprattutto per la persistente becera esultanza  di alcuni venditori  di non  innocue parole per quanto vuote, spacciatori di panacee politiche, scippatori  di consensi viscerali.
Ludolf Bakhuizen, 
Il naufragio
Se  con alcuni amici non concordiamo sul fatto che l’Italia sia scampata da una riforma considerata pasticciata, se continuiamo a ritenere che si sia persa l’unica possibile realistica occasione, concordiamo che la riforma della seconda parte della Costituzione rimane un’esigenza reale. Soprattutto condividiamo la convinzione che  una sinistra divisa e lacerata al suo interno esce comunque perdente e  non può far  felice nessuno.