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Visualizzazione post con etichetta scienza. Mostra tutti i post
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mercoledì 31 luglio 2024

In Anassimandro il modello della scienza naturale.

 Post di Rosario Grillo.

Battista Agnese, Mappa mundi e Zodiaco, XVI sec.
Con argomenti diversi si può arrivare a stabilire la centralità della civiltà greca: lo confermano le mie due ultime letture. Di una, ho già dato conto ritraendola sull’asse tematico “dell’identità dell’Occidente” (1): un’opera fondamentalmente storiografica, attenta all’ imbastitura della storia della filosofia. Dell’altra parlo qui, percorrendo le nervature della filosofia della scienza greca. L’opera, in questo caso, è di Carlo Rovelli, Che cos’è la scienza? La rivoluzione di Anassimandro (2).
Carlo Rovelli, fisico di fama internazionale, ha la dote della chiarezza e, senza peli sulla lingua, mette alla gogna i vecchi testi dell’editoria scolastica (3). Figura centrale: Anassimandro, con tutta la corte del pensiero presocratico. La chiave: la “rivoluzione” compiuta da Anassimandro.
Siamo abituati (in parte, sviati) a leggere la rivoluzione come rottura e totale rovesciamento dell’ordine preesistente, meglio sarebbe attenersi al “nuovo ordine di pensiero” che in essa è inscritto: in questo senso si muove l’argomentazione di Rovelli. La “rivoluzione” di Anassimandro avviene nell’abbandono delle spiegazioni mitologico - religiose dei fenomeni naturali e della natura intera (dominio delle cosmogonie) con la scelta delle cause e delle leggi naturali.

domenica 24 settembre 2023

Nell'universo.

Post di Rosario Grillo.
 
Carlo Rovelli, Buchi bianchi
“Quest’idea mirabolante - la gravità è l’effetto della distorsione dello spazio e del tempo - è la teoria della relatività generale di Einstein. Un’idea semplicissima (come quella di Anassimandro) e sconcertante (come quella di Anassimandro) che mette in discussione qualcosa che ci sembrava ovvio: che la geometria di Euclide studiata a scuola, e che il tempo trascorra ovunque eguale” (Rovelli).
 
Dentro centotrenta pagine si può concentrare uno scrigno di temi di grande rilevanza? L’impresa riesce a Carlo Rovelli ed è il contenuto di Buchi bianchi, compendio delle sue ricerche astrofisiche. In quest’opera il fisico veronese narra la luce che si è accesa quando ha riconsiderato le prove d’indagine sull’interno dei buchi neri.
Lì prende forma l’intuizione ed è lì che si conferma la caratteristica che deve avere un’indagine scientifica: procedere per tentativi ed errori (1).
Quello di Rovelli, però, non è solo un libro di scienza. Si resta incantati a leggere i versi danteschi assunti da lui ed utilizzati a descrizione dello spirito e delle emozioni che lo muovono e lo accompagnano nei momenti della ricerca. Altra nota che va sottolineata è la fedeltà con la quale egli rispetta il profilo euristico, stravolgendo le regole grammaticali quando richiedono la maiuscola dopo il punto fermo. È la sottolineatura del carattere provvisorio di quanto si dichiara: specchio della momentaneità delle ipotesi. (2)

martedì 27 ottobre 2020

Scienza e covid.

Post di Rosario Grillo
Immagini delle illustrazioni di Marco Melgrati (qui il sito).

Marco Melgrati, Tempi duri per i viaggiatori
Dico un’eresia se sostengo che nella incertezza di questo frangente storico caratterizzato dall’insidia del Covid 19 è messa sotto accusa la scienza? Sì, certo, prima di tutto la tecnica. A ragione, in quanto ha cullato la pretesa antropocentrica di soggiogare la natura. Ma, la scienza?!

Provate solo ad immaginare, in un baleno, il supporto che la conoscenza scientifica ha rappresentato nel cammino dell’uomo!

Eppure, alla scienza si imputa oggi, da un discreto numero di persone con voce blandamente ponderata, l’imprecisione, e con essa l’incapacità di dare risposta alla esigenza odierna di sicurezza. Comitato scientifico, sapere medico, che è - va ricordato - ramo della pianta scientifica, sono sul banco degli imputati, prescindendo dalla contraddizione in cui si cade, quando, figli del progresso scientifico, ci volgiamo contro un progenitore.

La risposta all’interrogativo richiede, così stando le cose, un esame sulle credenziali epistemologiche delle proposizioni scientifiche. La scienza si è conquistata con sacrifici il ruolo che riveste, liberandosi da compagnie improprie (occultismo, magia, superstizione) e da ingerenze indebite (dogmatismo spesso a sfondo teologico). Ha saputo anche uscire dalle “grinfie” dello scientismo: effetto della distorsione positivista.