Festina lente
( Affrettati lentamente )
![]() |
Veloce,veloce ... Umberto Boccioni, Visioni simultanee. |
![]() |
Lento, lento .... Muelich Hans, Alberto duca di Baviera e la sua sposa. |
Ogni
giorno dobbiamo confrontarci con una Kultura dominante, agli antipodi rispetto
alla cultura (quella vera, quella che si insegna o si dovrebbe insegnare a
scuola, con l’umile “c” minuscola, non quella con la K, contrabbandata dai
burattinai) che richiede lentezza, solitudine, fatica, silenzio, a volte anche
noia, e soprattutto il gusto della gratuità.
![]() |
Veloce,veloce ... Umberto Boccioni, La carica dei lancieri. |
![]() |
Lento, lento .... C.D. Friedrich, Un uomo e una donna contemplano la luna. |
E
invece tutti si vive di corsa, immersi nella “cultura dell’adesso e della
fretta”, perché progredire significa accelerare. Velocità, tutta la
possibile velocità, null’altro che velocità: il nuovo giuramento al quale
tutti, volenti o nolenti, siamo vincolati nelle relazioni sociali, politiche,
economiche, professionali, nei trasporti, nelle comunicazioni, in internet. Il “non
ho tempo” tormenta ognuno di noi: passiamo buona parte
del tempo a dirlo agli altri. Solo e sempre trionfo del “qui, subito
ed ora”, del fantomatico fasullo “tempo reale”.
![]() |
Veloce,veloce ... Umberto Boccioni, La città che sale. |
Lento, lento .... Vittore Carpaccio, Madonna leggente. |
Le
nostre insensate “vite di corsa”, caratterizzate da una febbrile frenesia che
sino a qualche anno fa sembrava appartenere solo ai giovanissimi, sono
ormai la condizione umana generalizzata della società “liquida”, secondo
la suggestiva metafora di Bauman. Ognuno di noi, nella sua
quotidianità di perpetuo e trafelato presente, è trascinato da una sorta di
coazione consumistica che tutto divora: prodotti di ogni genere, pasti,
divertimenti, gioie e dolori, incontri, avvenimenti, libri, tragedie
collettive come spettacoli da digerire e la nostra stessa vita, che
però se ne frega del tempo reale e fugge irreparabilmente senza che ce ne
accorgiamo. Sospinti verso un ruolo ineluttabile di consumatori,
condannati “a vivere in una incertezza permanente” con fatica viviamo
rapporti significativi, in una spirale di precarietà emozionale,
instabilità relazionale, vacuità valoriale. Questa “liquidità” è la
caratteristica emblematica della post – modernità e insieme la sua condanna.
Si
può andare controcorrente? Sì, per quanto il gioco sia impervio,
pericoloso ed estremamente impegnativo, si può tentare, in nome della nostra
pur ridotta libertà, di non rassegnarsi. Avete mai vissuto, anche
solo di passaggio, l’aria che si respira, credenti o non credenti, in una
fraternità monastica non solo cattolica (penso però in particolare alle
Comunità di Bose a Magnano, Ostuni, Assisi, Cellole…), vivente denuncia
dell’insensatezza e della frivolezza della vita di corsa? Ogni tanto
sarebbe bene mandare a quel paese scadenze, orari, perdere il treno in
senso letterale e metaforico, ogni tanto fare silenzio dentro ed intorno a noi,
ascoltarci, ascoltare, pensare a meditare, e poi camminare a piedi o in bici
per le vie della città o per i viottoli di campagna o lungo il Centa… Un po’
di sano deserto insomma, pronti poi a tornare, padroni di noi stessi e non
servi, nell’universale liquidità.
![]() |
Veloce,veloce ... Umberto Boccioni, La strada entra nella casa. |
![]() |
Lento, lento .... Evaristo Baschenis, Strumenti musicali. |
E’ l’esercizio della pazienza e del pensiero
conviviale: si riconosce la nostra ricchezza e la nostra povertà, si coltivano
speranze che ci riportano a noi stessi e ci
mettono in guardia da questa Kultura rintronata, paga di
tutti i bisogni soddisfatti e consumati, che non sa affrontare il vero
compito dell'uomo, appunto pensare e rendersi responsabile verso l'altro.
L'arte del pensare non è di tutti, non è da tutti: è
difficile oggi (come ieri, come sempre), perché il pensare è lento, irto di
ostacoli, è sforzo personale, sforzo sistematico che richiede tempo: quello di
porsi domande sull’essenziale.
![]() |
Lento, lento .... Rembrandt, Studioso in meditazione. |
Chi
desidera intervenire può andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina
selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su
continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il
suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua
mail.