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Visualizzazione post con etichetta Liguria. Mostra tutti i post
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sabato 7 settembre 2024

Per chi intendiamo votare

Post di Gian Maria Zavattaro
 
Stefano Rolli, Elezioni
Sfogliando i nomi dei concorrenti dei vari schieramenti savonesi, mia moglie ed io (1) ci auguriamo siano stimabili persone. Di questi tempi è cosa preziosa. 
Noi, qui ad Albenga, voteremo per un candidato non solo e non tanto perché appartiene ad un particolare schieramento (2), ma perché innanzitutto, e prioritariamente, è persona “degnissima”, più di altri capace di rispondere alle nostre speranze, ai valori di fondo in cui crediamo, alle istanze che riteniamo prioritarie relative ai giovani (al loro presente e futuro) e in particolare alle preoccupazioni della gente, compresa quella  che non ha voce, non è ascoltata (i senza lavoro e senza speranze, i malati, gli anziani, i migranti, gli ultimi e gli invisibili…).
Concretamente, in termini pragmatici: che cosa ci aspettiamo, oseremmo dire  sicuramente, dalla persona che voteremo?
💥 1. Che sia sempre se stessa, con le sue grandezze e le sue probabili debolezze, irriducibilmente realista contro ogni perfettismo, oltre ogni sogno che non sappia tradursi in progettualità e riformabilità.
💥 2. Che sia sempre libero di seguire la sua coscienza senza mai totalmente ed irreversibilmente consegnarsi a progetti e schieramenti, perché non alla politica o all’economia ma all’etica ed alla propria coscienza spetta il primato.

sabato 28 settembre 2019

Cinque Terre e luoghi montaliani.

Post di Rossana Rolando. 

Ma sempre che traudii
la tua dolce risacca su le prode
sbigottimento mi prese
quale d'uno scemato di memoria
quando si risovviene del suo paese.
(Eugenio Montale, da Mediterraneo)
 
Volastra, 
inizio sentiero per Corniglia
Partiti da Manarola con un piccolo pulmino siamo arrivati a Volastra. La Cinque Terre card, comprata a La Spezia, dove abbiamo deciso di soggiornare, permette di utilizzare il treno (appena a 7 minuti da Riomaggiore), il bus, i servizi, girellando piacevolmente tra un paese e l’altro.
E’ settembre, con la sua luce decisa, il cielo fondo, l'aria sottile, da bere a grandi sorsi.
Arrivati a Volastra, si diparte un sentiero in costa, stretto sul mare, tra gli ulivi e i vigneti coltivati, assiepati in fasce, lungo terrazzamenti contenuti da muri a secco. Si procede, per circa un'ora, stupiti da tanta laboriosa bellezza, frutto di una armoniosa sinergia tra la terra e la mano benefica dell'uomo, godendo di un nitore che non è solo racchiuso nell'azzurro terso del cielo e del mare, apparentemente incontaminato, ma si estende al terreno battuto del tortuoso viottolo, pulito e perfettamente curato, in ogni sua piega. Infine si discende verso Corniglia, ormai all'interno del bosco, lungo ripidi pendii, per un'altra ora circa.

sabato 24 febbraio 2018

La poesia dell'olio, Giorgio Barbarìa.

Post di Gian Maria Zavattaro 
Immagini di alcune opere del pittore ligure Domenico Guerello (Portofino 1891- Portofino 1931), tutte con scorci di ulivi (sito di riferimento: Istituto documentazione arte ligure e Presentazione dello storico d'arte Franco Dioli).

 “E’ l’olio, bellezza. L’Olio! e tu ci puoi far tutto. Tutto!
Oleum effusum nomen  tuum: aroma che si effonde è il tuo nome”
“Olio e poesia abbracciano tutto  il bello della vita”.
(Giorgio Barbarìa, E’ L’OLIO BELLEZZA 
viaggio letterario nelle culture dell’ulivo,
ed. Olio Officina, Mi, 2017, pagg.13 e 184).


Domenico Guerello, Calma argentea,
Ritratto di Alma Fidora, particolare, 1922
(Galleria d'Arte Moderna, Genova)
🌟L'olio e l'identità plurale, frutto delle molteplici generazioni mediterranee.
Volete addentrarvi nelle meraviglie e segreti dell’olio e delle culture  dell’olivo, nei labirinti degli innumeri simboli che rappresentano, nei meandri della loro viva e feconda storia che accompagna ed insieme si fonde da millenni nella nostra storia? Allora prendete in mano il libro di Giorgio Barbarìa e sono sicuro che finirete per concordare con lui: la storia dell’olio come microstoria delle generazioni che nelle terre mediterranee l’hanno coltivato, documento non marginale della loro e nostra cultura, del multiforme uso negli ambiti più disparati della vita quotidiana, dei risvolti economici e relazioni commerciali, delle consuetudini culinarie, del  modo di celebrare feste e momenti salienti della vita individuale e collettiva; non ultimo, segno di apertura alla trascendenza nelle simbologie religiose e nei riti sacri. E sullo sfondo uomini e donne in carne ed ossa, giovani ed anziani tra povertà ed abbondanza, successi e fallimenti, speranze e travagli che sono il mondo di ieri e quello di oggi.

domenica 26 novembre 2017

Tre motivi per amare la pittura di Merello.

Post di Rossana Rolando
Immagini delle opere di Rubaldo Merello. 

Tre motivi per amare la pittura di Rubaldo Merello (1872-1922), la cui opera, in mostra a Genova presso Palazzo Ducale (fino al 4 febbraio 2018), è forse ancora poco conosciuta, ma non per questo meno valida e preziosa.


Rubaldo Merello, 
Rocce e pini a San Fruttuoso

💥Primo motivo. Anzitutto la vivida bellezza e la forza espressiva dei dipinti -  intreccio di colori puri e di luce – che rivela subito uno stile, un gesto artistico immediatamente riconoscibile e inconfondibile. 
Gli ulivi e i pini di Merello. Le marine di Merello. I paesaggi costieri di Merello.
La distinzione è un valore, indica l’elaborazione di un punto di vista autentico, di un proprio sguardo sul mondo, personalissimo e unico. E, nel tempo opprimente dell’omologazione, la genuinità di una singolare prospettiva è già una bella lezione, un punto d’arrivo e una conquista per tutti.

giovedì 25 settembre 2014

Terra di Liguria e cucina.

Tutto è mirabile e ogni giorno la campagna è più bella 
ed io sono stregato dal paese. 
Qui tutto è bellezza e il tempo è superbo
(Così diceva Claude Monet 
durante il suo soggiorno presso Bordighera, 
in provincia di Imperia,  
dal 18 gennaio al 3 aprile 1884)

La Liguria, mare e aspra terra... 
(Monet, ulivi sul mare)
Mare e aspra terra sono le due facce della tradizione gastronomica ligure, con mille sfaccettature intrise di creatività e di sapienza.

Liguria, terra di frontiera ... 
(Monet, Dolceacqua in provincia di Imperia)
... di ponti ...
(Monet, Dolceacqua)
Liguria: terra di frontiera,  finestra aperta sul mondo delle epiche imprese marinare e dei lunghi e perigliosi viaggi di navigatori, mercanti, trasportatori di spezie, che hanno dato origine alla “cucina del ritorno”, piatti laboriosi che richiedono ore di lavoro e pazienti attese per festeggiare il ritorno dei marinai dopo lunghi mesi di assenza da casa.

Liguria, terra di approdi... 
(Monet, Bordighera, in provincia di Imperia)
... incrocio di popoli... 
(Monet, Bordighera)
Liguria: luogo del Mediterraneo  in un tempo antico terra di approdi (fenici, greci, romani, bizantini, longobardi, franchi….); nel basso ed alto medioevo incrocio di popoli e di eserciti; in epoca moderna  dominio di Genova, con Francia e Savoia sempre incombenti. 

Liguria, terra dai molteplici frutti... 
(Monet, Palma di Bordighera)
Liguria: elegante cucina che si vale di pomodori, carciofi, zucchine, asparagi  (il quartetto di Albenga!) dal gusto unico, mentre  nell’entroterra collinare, sotto i castagni, non disdegna i porcini.
Liguria:  patria storica della pasta di grano duro, ma anche di deliziose e singolari paste fresche (lasagne, corzetti, piccagge, trofie...).

Liguria, terra dell'ulivo contorto... 
(Monet, studio di ulivi)
Liguria: qui regna, fecondo ed avvolgente, quasi a proteggere e a rappresentare il patrimonio culinario della nostra bellissima regione, l’olio extravergine, splendido, delicato,  spremuto dalle olive più pregiate d’Italia. E non parliamo delle salse:  il pesto  famoso in tutto il mondo, il tocco de nuxe, il tocco  di carne, il tocco di funghi,  la salsa verde…

Liguria, terra di mare.... 
(Monet, casa del giardiniere a Bordighera)
Liguria: tipici piatti a base di pesce che sanciscono lo stretto legame con il mare. Dal cappon magro (la più composita e unica insalata di pesci, frutti di mare e crostacei combinati con le verdure), alla frittata di bianchetti, gli sgombretti in salsa di piselli, lo stoccafisso (ah, il "brand de cujun"!), la buridda e lo zimino, il brodetto di pesci di scoglio, il guazzetto di bianchetti, i ravioli di pesce o la zuppa di cozze alla marinara…

Liguria, giardino da coltivare.... 
(Monet, cascina di campagna a Bordighera)
Liguria: non solo mare ma anche terra. Focacce (di Recco, fugassa,  pizza all’Andrea), farinata di ceci, panissa, torte salate e la famosissima pasqualina ricoperta da 20 o addirittura 33 sfoglie… Minestre e zuppe interpretate con ricchezza di verdure e di armonia: minestrone genovese (tra tutti quelli della penisola senza dubbio il più dotato di personalità),  mesciua (misto di legumi), trippa in umido servita con brodo… E ancora: lattughe farcite; frittata di carciofi, di funghi o di erbette; scorzonera fritta; scarpette, “friscieu”, “u cundiun”, fiori di zucca ripieni e tutti accompagnano la più rappresentativa delle pietanze, ovvero la cima alla genovese. Grande personalità spetta anche al coniglio alle olive (alla ligure appunto!); e non dimentichiamo, la fricassea d’agnello con carciofi, il girello di manzo alle acciughe, la lombata di vitello ai funghi porcini...
 
Liguria, terra dai sapori più delicati e più vari... 
(Monet, Giardino presso Bordighera)
Liguria: terra di dolci (mi limito a citare il pandolce ed il paciugo…) e di vini (tra i tanti, in una regione dove coltivare la vite è  veramente un'impresa tanto la vigna è scoscesa, cito almeno il rossese, l'ormeasco, il pigato, il vermentino, lo schiacchetrà…)...

Liguria, terra di profumi... 
(Monet, limoneto presso Bordighera)
Liguria: terra delle erbe aromatiche (tipico prodotto della piana albenganese), fin dall’antichità fonti di medicine, di cibo e di fragranza, frutto di  felice armonico incontro tra arte e natura.  Molte non sono autoctone  ma introdotte da zone molto distanti: Grecia, Africa, Egitto, Asia, Iran fino alla Siberia, India, Caucaso, Medioriente, America, Australia, Nuova Zelanda….  Provo a registrarle rigorosamente in ordine alfabetico: achillea aglio alloro aneto assenzio basilico borraggine camomilla cappero cedronella cerfoglio  citronella  coriandolo cumino erba cipollina  erba di s. Giovanni finocchio selvatico incenso, issopo kummel lavanda limoncella limoncina limonina maggiorana malva melissa menta mirto nardo origano pepe pimpinella piperella prezzemolo rabarbaro rosmarino ruchetta  rucola ruga ruta salvia timo valeriana verbena… E chissà quante altre ho dimenticato….

Liguria, terra dai molti colori ... 
(Monet, villa presso Bordighera)
Liguria: a questo punto come non dichiararla “luogo di vertigini e di inconfondibili sapori stretti tra mare e monti”?

Liguria... 
(Monet, Levar del sole).

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