"Persona e Comunità" è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.
Sacerdote, filosofo, teologo,Mancini
(1925-1993) è noto per il suo ampio orizzonte culturale e gli studi su
Kant Hegel Dostoevskij Nietzsche Marx Heidegger Gadamer
Ricoeur..., ma soprattutto Bonhoeffer e Lévinas. Ho ripreso in mano in
questi giorni i quattro saggi raccolti in “Tornino i volti”. La lettura
di un libro è sempre un’avventura ed un’incognita. Lo si apre, si spera
che sia come ci si attende che sia, che sazi cioè la nostra fame e plachi la
nostra sete; si spera di trovare e scoprire qualcosa di cui siamo privi –
e che cosa sia non sempre si sa – e magari alla fine il cercare e lo
scoprire si concludono in un ritrovarsi e riscoprirsi.
Italo Mancini, Tornino i volti, Marietti
Poiché leggere è
sempre interpretare e selezionare alcune conoscenze, ci si accorge che il
conoscere si può trasformare in un riconoscere: la lettura diventa incontro
extratemporale con il mondo (l’autore, idee, valori, persone, personaggi) in
una fusione od anche contrapposizione di orizzonti. Ogni buon libro finisce per
mettere noi stessi in questione: un nostro problema, una nostra
presunta certezza, quasi sempre la nostra übris, oppure qualcosa di sopito, di
velato, che reclama di emergere alla luce. Se tutto ciò fa un buon
libro, lo è “Tornino i volti”, in cui ho riscoperto spunti di
sorprendente attualità.