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Visualizzazione post con etichetta Paolo Pennisi. Mostra tutti i post
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venerdì 13 gennaio 2017

Le radici della "pietà". Paolo Pennisi.

🖊 Post di Rossana Rolando.
🎨 Le opere rappresentano dipinti di Paolo Pennisi.

Paolo Pennisi, Miserabili
🔵 Il dipinto.
Uomini accovacciati, orbite vuote, buchi neri rivolti all’insù, una testa capovolta. Sagome solo tratteggiate, lasciate così, nella loro rozza espressività. I colori sono tutti giocati sulla stessa tonalità della terra, come di terra – fragile e sgretolabile - sembra fatta questa dolente umanità. Uno sfondo appena riconoscibile di cielo e monti. Non ci sono abiti particolari, che possano dire a quale epoca appartengono questi uomini, nessun riferimento geografico o cronologico. Una rappresentazione fuori da ogni coordinata spazio temporale, eppure potente, con un forte impatto emotivo su chi osserva.

🔵 Il significato dell’opera.
Il dipinto si intitola “Miserabili”. Esso può richiamare una condizione sociale ed economica di sofferenza legata a bisogni materiali oppure può indicare una depravazione di tipo morale, ma può soprattutto essere il segno di una condizione esistenziale: è misero (in quanto infelice, afflitto, tormentato) ogni uomo nel suo patire, sia esso materiale, mentale, psicologico, affettivo, fisico, spirituale, morale. Miserabile quindi è l’intera umanità. Paolo Pennisi riesce a mettere in scena il dolore, spogliandolo di tutti i caratteri contingenti, legati a questa o quella situazione, a questo o quel tempo: è il dolore nella sua essenza.