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Visualizzazione post con etichetta Piero Guccione. Mostra tutti i post
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martedì 16 gennaio 2024

Dell'inazione feconda.

Post di Gian Maria Zavattaro
Immagini di Turi Distefano (qui il sito instagram)
 
Turi Distefano, Tempo della vita
“È necessaria una rivitalizzazione della vita contemplativa: la crisi del tempo sarà superata solo nel momento in cui la vita activa, anch’essa in piena crisi, accoglierà nuovamente in sé la vita contemplativa. ]…] Solo nell’indugiare contemplativo, anzi in una moderazione ascetica, le cose svelano la loro bellezza, il profumo della loro essenza”. (Byung-Chul Han, IL PROFUMO DEL TEMPO, L’arte di indugiare sulle cose,Vita e Pensiero, Mi, 2017, pp.8 e 57).
 
Byung-Chul Han, filosofo coreano docente all’università di Berlino, non da ieri ci richiama ad aprire gli occhi, a riflettere sull’umanità di oggi, svelando i guasti, le alienazioni, le illusioni, le manipolazioni - ma anche le sorprese, meraviglie, gioie - che gravano o illuminano la società contemporanea. I suoi saggi da anni affrontano in continua progressione i problemi fondamentali del nostro vivere individuale e sociale, ci sbattono impietosamente in faccia viltà e contraddizioni, sempre suggerendo - per lo più inascoltate - possibili cure per i giorni che ci attendono.
Riporto, in termini volutamente parziali, i temi per me più significativi da lui affrontati, sui quali, volenti o nolenti dovremmo meditare, che in questi anni il nostro blog più volte ha rilanciato, discusso, condiviso, per concludere con brevi riflessioni sull’ultimo suo recente saggio Vita contemplativa o dell’inazione (ed. Nottetempo, Mi) che approfondisce quqnto  citato in epigrafe.

giovedì 1 novembre 2018

Piero Guccione, orizzonti infiniti.

Post di Rossana Rolando.

Immagine tratta dal docufilm di Nunzio Massimo Nifosì, 
Piero Guccione, verso l'infinito
Piero Guccione, morto lo scorso 6 ottobre nella sua Sicilia (lavorava a Quartarella, tra Scicli e Modica), è stato anche denominato “narratore di orizzonti”. Dalla fine degli anni Sessanta il grande pittore siciliano ha dipinto instancabilmente il mare, nel suo congiungersi con il cielo, lungo una linea mobile e sottile: “In realtà, l’orizzonte non ha corpo, è una cosa infinita che cambia continuamente, ma fisicamente non esiste. E’ il luogo dove il nostro sguardo è portato, come luogo eterno. E’ un bisogno” (cfr. in questo post il video I colori del mare).