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Ottorino Stefanini,
Tramonto meccanico 4,
2012 |
Gli idoli: oggetti
divinizzati.
C’è
un passaggio fondamentale nella riflessione sugli idoli che si colloca nello
snodo filosofico di inizio dell’età moderna.
Nel pensiero biblico, religioso e
teologico gli idoli sono feticci, simulacri di Dio che vengono adorati al posto
di Dio.
In una accezione più larga, essi vanno poi ad indicare tutti quei
surrogati di Dio che possono diventare così importanti nella scala dei nostri valori
da costituire di fatto il senso ultimo della vita: il denaro, il potere, il
successo…
In termini politici l’idolatria si realizza nel momento in cui un’ideologia
o un capo carismatico assumono un significato salvifico (com’è accaduto in modo
eclatante nel Novecento). Comunque, in tutti questi casi, si tratta sempre di idoli identificabili con
oggetti esterni a noi – materiali o immateriali - assolutizzati e divinizzati.
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Ottorino Stefanini,
La Gabbia 2014
(Stucchi) |
Gli idoli: idee che
imprigionano la nostra mente.
Il
passaggio cruciale che porta ad una riflessione ulteriore, ricca di prospettive
per la contemporaneità è dato dalla teoria degli idòla di Francesco Bacone
(1561-1626).