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Emmanuel Mounier |
"Persona e Comunità" è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.
sabato 17 maggio 2025
75 anni dalla morte di Emmanuel Mounier
martedì 29 agosto 2023
Péguy, lo spirituale nel tempo.
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Turi Distefano, mostra su Péguy |
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Turi Distefano, mostra su Péguy |
venerdì 22 luglio 2022
Papa Francesco e la pace.
sabato 16 ottobre 2021
Il vaccino, la persona, la comunità.
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Andrea Ucini, Caduta libera |
sabato 6 marzo 2021
Su interiore e spirituale.
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Andrea Calisi, Vincent e i corvi |
E’ indubbia l’ambivalenza dei due termini, usati da secoli ed ancor oggi con diversi significati a volte inconciliabili. Ne conseguono: difficile decifrazione; necessità di offrire consapevolezza della equivocità dei termini; chiara presentazione che il significato proposto dei due termini, pur essendo scelta personale e perciò soggettiva, è tuttavia convinzione intersoggettiva e perciò di fatto oggettiva, largamente diffusa nella cultura attuale (in particolare nel mondo cattolico), frutto di motivate scelte teoriche ed articolate esperienze di vita, anche se non necessariamente condivise o condivisibili da tutti.
venerdì 20 marzo 2020
70 anni del genetliaco di Emmanuel Mounier (22 marzo 1950).
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Emmanuel Mounier |
mercoledì 4 settembre 2019
Incontro di sguardi.
Immagini delle opere di Antonello da Messina (1430-1479).
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Antonello da Messina, Ritratto di Ignoto |
venerdì 2 agosto 2019
Ieri “Fu la cristianità”. Oggi il tempo della metanoia spirituale.
Immagini dei dipinti di Edvard Munch (1863-1944)
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Edvard Munch, Golgotha |
Sulla via del crepuscolo della vita, nella mia inquieta esperienza di fede, mi sforzo di capire l’identità di questo tempo di satura secolarizzazione, cogliere la mentalità delle generazioni più giovani, penetrare nelle loro attese e speranze, vivere le ansie teocentriche e gli aneliti autentici dei cristiani di oggi, essere compagno di strada in qualche modo di chi soffre, nel coraggio e nello sforzo di “sapere cosa sia veramente per noi oggi il Cristianesimo o anche chi sia Cristo”.
Dal punto di vista politico - relativamente alla situazione italiana - questo tentativo di capire si trova di fronte all'interrogativo di tanti: come si concilia la fede di un cristiano con le posizioni di una destra sovranista, populista, xenofoba e quant'altro?
mercoledì 22 maggio 2019
Emmanuel Mounier e il fascismo, ieri o oggi.
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Rileggendo Emmanuel Mounier |
giovedì 4 aprile 2019
Quaresima. Tempo di attesa.
Geertgen tot Sint Jans, San Giovanni Battista nel deserto, particolare |
venerdì 28 dicembre 2018
Per una nuova rinascita sociale.
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Giuliano Giuggioli, Dobbiamo proteggere i nostri sogni. Il sorvegliante |
Ottantasei anni fa, nell’ottobre 1932, il giovane Emmanuel Mounier pubblicava il primo numero di “Esprit”, rivista oggi ancora ben presente nel panorama europeo, che soprattutto nel secondo dopoguerra fu punto di riferimento per molti cattolici italiani. Mounier è stato anche voce ispiratrice del Vaticano II ed ancor oggi, nella sua inattualità, offre spunti formidabili di riflessione in questo “tempo di privazione”.
sabato 21 aprile 2018
Creazione. La mano di Dio.
Immagini delle opere di Auguste Rodin (1840-1917).
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Auguste Rodin, La mano di Dio |
In ogni caso, l’etimologia della parola contempla il fare. Aggiungo la mia opinione, che invita a mettere in risalto la res (cosa) implicata e la relazione realtà-creato.
mercoledì 22 giugno 2016
Non basta la protesta per cambiare. George Bellows.
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George Bellows, Dempsey and Firpo, 1924 |
martedì 15 dicembre 2015
Briciole di filosofia. Sul concetto di persona, con Ottorino Stefanini.
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Ottorino Stefanini, Human, Kites Men B, 2011 (Uomini aquiloni) |
Mounier, pur rifiutando lo “spirito di sistema”, si è impegnato a fondare teoricamente la categoria della persona con tratti spesso sorprendenti e suggestivi, senza mai pretendere una rigorosa definizione. Se infatti la persona è storia in movimento, dinamica e non statica, non può essere compresa né compressa in una definizione esaustiva: essa emerge, sporge, non è inglobabile.
La relazione è strutturalmente costitutiva dell’essere della persona.
giovedì 5 novembre 2015
Emmanuel Mounier, il pensiero.
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Emmanuel Mounier |
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Il Personalismo. |
martedì 27 ottobre 2015
Maritain e Mounier.
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Emmanuel Mounier (1905-1950) |
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Jacques Maritain (1882-1973) |
Lascio alla letteratura specialistica la trattazione esaustiva del tema annunciato nel titolo. Metto semplicemente in evidenza che sotto certi aspetti Maritain e Mounier sono molto vicini: entrambi cattolici dichiarati con fitta corrispondenza tra i due. Per altri versi invece differenti ed anche distanti: Maritain ripresenta il tomismo sotto forma ritenuta adatta ai tempi ed in una esplicita metafisica sistematica; Mounier, più giovane di 23 anni, apprezza il tomismo ma ne è fuori e, molto più coinvolto nel dialogo con la cultura contemporanea, in particolare con l’esistenzialismo, rivolge la sua filosofia “militante” all’impegno, “engagement”.
domenica 2 agosto 2015
Un pensiero mattutino, con E. Mounier e L. Spilliaert. Alla luce attraverso la notte.
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La vicenda umana tra piccolezza e grandezza (Léon Spilliaert, Spiaggia con persone) |
venerdì 20 marzo 2015
Personalismo comunitario oggi. Emmanuel Mounier a 65 anni dalla morte.


Il personalismo comunitario oggi.

L'incontro con Emmanuel Mounier.

Sin dai primi numeri della rivista Esprit (da lui fondata nel 1932) esplicite sono le istanze fondanti: collocarsi dalla parte dei “poveri”, nel cuore della miseria in tutte le sue forme; rompere con il “disordine stabilito” che dietro un'apparenza di ordine e legalità democratica è in realtà ingiusto ed ineguale, disordine troppo esteso e troppo tenace per essere combattuto senza versare nulla, senza reclamare volti nuovi, senza una revisione dei valori, senza una riorganizzazione della classe dirigente; affermare il primato della persona e dello spirituale, valori non solo cristiani, nella relazione con gli altri, nel costruire una comunità di persone; prendere congedo dalla “cristianità borghese” attraverso una permanente rivoluzione prima di tutto morale che chiarisca ai “fraterni avversari”, allora rappresentati da Nietzsche e Marx, che il cristianesimo è ben altro che una caricatura borghese.

La rivista Esprit.
Attorno alla rivista Esprit ed alla sua proposta personalista e comunitaria Mounier riunì filosofi, teologi, sociologi, politici, artisti, uomini e donne, provocando forti riscontri culturali in Francia, Polonia, Italia (Dossetti, “gruppo del Gallo”, “Comunità” di Olivetti…), nel Concilio Vaticano II, nella visione filosofica di Giovanni Paolo II… Ostile ad ogni manifestazione di clericalismo, Mounier non intese mai fare una filosofia specificamente cristiana, ma una filosofia sulla persona, comune a tutti, cristiani o no, pervasa di “ottimismo tragico", ma capace di indicare nuove strade di libertà e speranza.
Nel corso della sua vita il cattolico Mounier si trova sovente più a suo agio nel mondo “laico”, anche tra gli atei, che non negli ambienti ”cristiani”, ivi compresi quelli di sinistra, quando troppo immersi in un’atmosfera di sacrestia che confonde sacro e profano.

Al di là delle categorie politiche.


L'assunzione responsabile del proprio tempo.
Mounier ha vissuto fino in fondo la propria avventura terrena: ha amato, ha scelto la povertà, ha saldato in modo esemplare vita pubblica e privata (emblematiche le lettere alla moglie Paulette Leclercq), ha conosciuto il dolore, suo e degli altri. La sua vita è stata tutta un atto di presenza agli uomini ed agli avvenimenti del suo tempo. Il coraggio della resistenza politica (la prigione sotto Vichy!), i digiuni quando erano cosa seria e non moda festaiola e spettacolare, la sua proverbiale timidezza unita a tensione morale che mai si piegava a compromessi o scoraggiamenti o tradimenti, la sua generosità e disinteresse, il suo amore per tutti a cominciare dai nemici, la passione per una comunità fatta di persone, l’impegno vissuto come virtù della durata, la fortezza e la carità come “virtù di fuoco”: ecco i suoi tratti esemplari.

Rimane come motivo dominante la sua testimonianza di autentica cittadinanza e di presenza cristiana “nel mondo ma non del mondo”, capace di comporre - così anni fa scriveva A. Rigobello - “audacia e pazienza, mistica e politica, generosità e raccoglimento, carità e fortezza, stupore e fedeltà non solo sul piano dei concetti ma nel concreto del vivere”.
