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Visualizzazione post con etichetta inutile. Mostra tutti i post
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martedì 13 giugno 2023

Il testamento spirituale di Nuccio Ordine.

Post di Rossana Rolando.
 
La lezione di Nuccio Ordine
Il 10 giugno 2023 ci ha lasciato improvvisamente Nuccio Ordine, esperto di Giordano Bruno, studioso del Rinascimento, ma soprattutto grande professore, innamorato del sapere e della sua autentica trasmissione, volta a formare persone libere e pensanti. Questo il senso da lui dato alla parola scuola, già tutto racchiuso nell'etimologia del termine greco scholè equivalente del latino otium: tempo dedicato a se stessi, libero dalle occupazioni – negotia – e quindi adatto agli studi. 
L’utilità dell’inutile è, infatti, il suo libro più famoso, tradotto in 32 lingue. Per una strana coincidenza, l'ultimo giorno di scuola (il 9 giugno) ho affidato proprio questo testo ai miei alunni di quarta liceo classico, perché lo leggano nell'estate. Probabilmente non sapranno della morte dell'autore, ma per me, che ne sono invece colpita, la concomitanza è particolarmente significativa.
Il tema centrale del saggio – come si comprende già dal titolo – è l’utilità dell’inutile, rappresentato quest’ultimo da tutte quelle forme di conoscenza (poesia, arte, filosofia, ricerca…) che non servono a raggiungere uno scopo immediato o semplicemente un profitto, ma che sono tanto più utili perché permettono di diventare migliori, capaci di pensare autonomamente e di dare un senso alla vita e alla convivenza umana. E' dunque il richiamo alla necessità di coltivare il sapere fine a se stesso, al di là della logica puramente utilitaristica che finalizza lo studio all’ottenimento di un diploma o di una laurea e quindi alla specializzazione e all'abilitazione professionale.

venerdì 9 ottobre 2015

Un pensiero mattutino con H. Gadamer e J. Vermeer. L’inutilità dell’arte.


Il bisogno di bellezza 
(Jan Vermeer, 
Allegoria 
della pittura)
“Bello è tutto ciò che, senza essere utile  a qualcosa, si raccomanda da sé, talché nessuno chiede a che cosa serve. Questo bello nel più ampio senso del termine  comprende natura e arte, costumi, usi, azioni, opere e tutto ciò che partecipa se stesso e che nel momento in cui viene partecipato appartiene a tutti” (H. Gadamer*). 
... di creatività... 
(Jan Vermeer, 
Allegoria della pittura, 
particolare, l'artista)

Non saprei definire in poche parole l’arte. Ma so che da sempre è segno profondo e richiamo di civiltà; da sempre testimonia il  grado di umanizzazione della terra; da sempre è espressione di creatività, anelito alla trascendenza, sulle tracce e sulle orme del Dio biblico che forgia l’uomo dal fango della terra infondendovi il Suo Spirito (Genesi 2,7).


sabato 18 gennaio 2014

Elogio dell'inutile. Filastrocca.





“… tutto ciò che, senza esser utile a qualcosa, 
si raccomanda da sé, talché nessuno chiede a cosa serve …”
(Gadamer)
“… vedere il mare e non solo la propria tazza di tè”
(Ezra Pound)
“… il dilettevole mi pare utile sopra tutti gli utili…”
(Leopardi)

La filosofia, la più inutile delle scienze, ma anche la più necessaria ... 
Giorgione, I tre filosofi.

I Magi, nelle vesti di antichi filosofi e scienziati, 
simbolo delle conoscenze scientifiche di Oriente e Occidente ...  
Giorgione, I tre filosofi, particolare.

...l'inutilità di pensare, indagare, conoscere ... 
Giorgione, I tre filosofi, particolare.

... l'inutilità di voler penetrare il mistero del cosmo ... 
Giorgione, I tre filosofi, particolare.


Inutile è:
… ciò che non serve
… non porta guadagno
… non appartiene al mercato
… non è contrattato.
è
… dormire
… sognare
… leggere
...  pensare
è
… gustare
...  ascoltare
… amare
...  curare
è
… senso del buono
… del bello
… del vero
… del sacro

Inutile è
… ciò che non conviene
… non si compra
… non si vende
… non si scambia
è
… arte
… poesia
… filosofia
… fede
è
… emozionarsi
… emozionare
… gioire
… soffrire
è
… sentir musica
… guardare il cielo
… donare un fiore
… tenersi per mano



Inutile è
… 


La gran parte delle nostre giornate è riempita dall’inutile (pensare, sognare, amare … non portano alcun guadagno). Uno spreco di energie? Oppure il segno di una gratuità che sta al fondo della vita e la governa? Perché tutti assieme non prenderne consapevolezza?


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