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Visualizzazione post con etichetta Gabriella Caramore. Mostra tutti i post
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giovedì 21 gennaio 2021

L'angoscia del professore.

Post di Rossana Rolando.
Immagini di Philip Mckay (qui il sito), con gentile autorizzazione.
 
Philip Mckay, Imparando a volare
Il racconto di Giovannino Guareschi, Sciopero dei professori (in audio al fondo del post), contenuto nel prezioso libro Racconti spirituali,¹ appena uscito per Einaudi, curato da Armando Buonaiuto, con un saggio introduttivo di Gabriella Caramore, presenta un primo livello di lettura cui introduce lo stesso curatore. 
E’ la storia di un professore liceale, rappresentato in una forma caricaturale, pur nei risvolti realistici: una figura triste, di segno opposto rispetto alle macchiette parodistiche di don Camillo e Peppone. Eppure è anche personaggio capace di riscattare se stesso in un attimo finale di lucida consapevolezza.

venerdì 20 luglio 2018

Il nostro debito verso Gabriella Caramore.

Post di Rossana Rolando.

Gabriella Caramore
🌟Si è conclusa il 30 giugno e il 1 luglio 2018 la trasmissione radiofonica condotta da Gabriella Caramore e dai suoi collaboratori (almeno nella forma che conosciamo). “Uomini e profeti” ha rappresentato, per molti anni (25!), un unicum nell’ambito dei programmi radiofonici e all’interno di quell’altrettanto unica emittente che è Radio 3, superando la separatezza tra mondo laico e mondo religioso che caratterizzava l’esperienza precedente, da cui proveniva la stessa Caramore.
Per mio marito e per me, ormai da molto tempo,  quella “voce”, nel breve intenso spazio - meno di un’ora - del sabato e della domenica, rappresentava un appuntamento imperdibile di riflessione sul mondo religioso, condotta con una libertà e una profondità – filosofica, teologica, estetica, musicale, letteraria, storica – senza pari. Ma non solo per noi. Gabriella Caramore ha saputo costruire intorno a questo momento radiofonico una comunità ideale di persone che – pur non conoscendosi – si sentivano dentro un certo approccio largo -“non asfittico”-  al “sacro” (anche non credenti, abitati però da un'inquietudine). Ne sono stati e ne sono tuttora prova i gruppi social (in particolare “Gli amici di Gabriella Caramore” su facebook) nei quali si è realizzato e si realizza un confronto rispettoso ed un arricchimento reciproco.

giovedì 4 dicembre 2014

Gabriella Caramore, Pazienza. Recensione.

Post di Rossana Rolando.

Il dono della parola.
“Le parole vanno create. Ma anche custodite. Offerte. Ma non sprecate. Sono il tessuto stesso della persona umana. E, in quanto tali, delle relazioni tra esseri umani. Perciò, in definitiva, un difetto nel linguaggio è un difetto d’amore” (Gabriella Caramore, Pazienza, pp. 56-57).
Quel che colpisce anzitutto, nel libro di Gabriella Caramore, Pazienza, edito dal Mulino nel 2014, è la finezza della parola. Un uso del linguaggio che risveglia nuovi significati, che ripulisce termini incrostati e polverosi per restituirli ad una freschezza sorgiva, creativa. Un uso certo ricercato, sapiente, senza essere però affettato, retorico, vanesio. Quel che si coglie è proprio la tensione a dire “la cosa”, null’altro.

Il genere letterario.
Ecco alcuni tra gli incipit narrativi contenuti nel libro:  “Un fratello chiese ad abba Sisoes: Che devo fare, abba? ….” E poi: “Viveva in una città – non sappiamo in quale – un falegname …” E ancora: “Cura, mentre stava attraversando un fiume, scorse del fango cretoso …” (pp. 34; 39; 129).

martedì 11 novembre 2014

Il messaggio della Rosa Bianca oggi. In occasione della trasmissione "Uomini e Profeti" di Gabriella Caramore.



Gabriella Caramore, curatrice e conduttrice della 
trasmissione radiofonica "Uomini e Profeti".

"La questione che ci poniamo oggi è relativa a come resistere nei tempi della barbarie. È una questione che si è posta nelle grandi tragedie della storia, è una questione che va posta ora, alle giovani generazioni, che sembrano apatiche, incapaci di scuotersi, ma poi ci sorprendono, con slanci di improvvisa generosità, rischio, fantasia... Oggi ne parliamo in relazione alla Rosa Bianca..."
Così Gabriella Caramore ha iniziato domenica scorsa, 9 novembre, alle ore 9.30, il consueto appuntamento di "Uomini e Profeti", una trasmissione che impegna a pensare e meditare, ponendo impliciti pressanti interrogativi sul nostro agire e testimoniare, un programma che consigliamo a chiunque - credente o non credente - voglia misurarsi con grandi temi in senso lato religiosi, ma non solo, trattati con competenza, eleganza e rara profondità. 

La Rosa Bianca .... 
simbolo di amore, dedizione, armonia, 
bellezza, perfezione... 
ha in sé molteplici significati ...
Sulla vicenda che ha interessato la trasmissione, riproponiamo una breve riflessione, già comparsa su questo blog il 31/10/2013 e qui riadattata. Vuol essere un segno di gratitudine - un'inezia rispetto alla trasmissione -, un piccolo contributo rivolto a tutti e, in particolare, agli amici della pagina facebook che dalla stessa trasmissione prende il nome (Gabriella Caramore "Uomini e Profeti").

... è il nuovo dell'iris...
«"... non si sente colpevole di aver diffuso 
e aiutato la Resistenza, 
mentre i nostri soldati combattevano 
a Stalingrado? 
Non prova dispiacere per questo?", 
e lei rispose:
" No, al contrario! 
Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo 
e per tutti gli uomini. 
Non mi pento di nulla e mi assumo la pena!" » 

Così rispondeva Sophie Scholl a chi la interrogava.

... è la purezza del giglio ...
Sophie Scholl (1921-1943) e il fratello Hans (1918- 1943), attivisti del gruppo antinazista della Rosa Bianca, emblema della ribellione non violenta al Reich, furono dal regime nazista arrestati il 18 febbraio e ghigliottinati il 22 febbraio perché, proprio nel momento del maggior potere del Terzo Reich, osarono protestare apertamente contro i crimini del regime.

... è la resistenza del bucaneve ...
L’esempio di Sophie ed Hans: vivere con responsabilità di fronte a Dio ed a tutte le persone viventi, essere uomini e donne anche in un mondo inumano, non tacere l’ingiustizia anche se tutti l’accettano in silenzio, impegnarsi anche se tutti si lavano le mani.

... è la verità incontaminata del loto ...
Può questa vicenda dire qualcosa ai giovani di oggi? A tutti i giovani, alle ragazze e ai ragazzi che incontriamo tutti i giorni? Qual è e quale sarà la loro strada? Coraggiosa e dignitosa o, al contrario, arrendevole e piegata?  E che significa essere coraggiosi?

... è il coraggio della stella alpina ...
Con tutta la consapevolezza dell'insufficienza di ciascuno di noi, del mondo adulto in generale, a dire una parola che abbia un senso per un giovane che ascolta, che sia avvertita come parola vera, viva e tale da non chiudere ogni discorso, tento arditamente una traccia.

... è la semplicità della margherita ...
Prima di tutto coraggio di essere se stessi;
poi  coraggio dell’impegno per la vita degli altri;
coraggio di dire sì quando è necessario e no quando bisogna;
coraggio di scegliere sempre e solo in base alla propria coscienza; 
coraggio di essere liberi di fronte ad ogni forma di potere…

... è la determinazione della genziana.
(La trasmissione di "Uomini e Profeti" dedicata al tema della Rosa Bianca è riascoltabile su:
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-112227ad-18f4-42c9-8f2a-fb89cab5eede.html)