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Visualizzazione post con etichetta Gennaro Vallifuoco. Mostra tutti i post
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sabato 7 gennaio 2017

Il lavoro è preghiera.

🖊 Post di Rosario Grillo.
🎨 Le immagini del ciclo dei mesi riproducono opere di Gennaro Vallifuoco (qui il sito), nostro amico e “artista le cui spinte convergono in una sua pittura dotata di personalissima cifra, carica di teatralità, di interiori rappresentazioni esoteriche, mitiche ed oniriche, ed elementi stilistici sia popolari sia colti…” (Roberto De Simone).


Dicembre
L’etimologia  dice che la salvezza ha come radice “salute”. Così, a sviscerare questa parola, ci accorgiamo che essa è comprensiva di: stato di espansione, di respiro salutare, di condizione gioiosa.
Proseguendo su questa strada, nel Cristianesimo, fondato sul Cristo Salvatore, non troviamo una dottrina della contrizione, della negazione del corpo (e dei suoi piaceri), come legge una certa tradizione.
Certo, il dramma della Passione e morte di Gesù, concluso nella Sua crocifissione, rappresenta la realtà del dolore, del male, della “bassa giustizia umana.
Gennaio
Dio, inviando il Figlio tra gli uomini, e Gesù, assumendo in toto la condizione umana, al contempo, hanno elevato la natura umana.
Dentro la storia del Cristianesimo e nella stessa esperienza vissuta di ogni Cristiano è inclusa tale bipolarità, in maniera tale da creare una tensione spirituale idonea a liberare dalle “catene del mondo (Lettera a Diogneto), con la radialità consona a testimoniare dentro le  vicende mondane il “crisma” del Cristianesimo (Amore nella fratellanza).
Dialettica superba, che smentisce qualsiasi predominio: del corpo sullo spirito (edonismo e pelagianesimo), dello spirito a discapito del corpo (incondizionata trascendenza metafisica). L’equilibrio corpo-spirito, mondo-aldilà, permette di mettere in atto la dottrina della salvezza.
Febbraio
Teologicamente, a confermare l’assunto, sarebbe necessario esaminare momenti salienti della vicenda biblico-evangelica. Ma non è questo il mio mestiere e nemmeno  il mio intento.
Mi basta ridurre  all’essenziale  dicotomia: la Bibbia, impostata sul concerto di Dio-giudice, i Vangeli rivelatori di Dio-Salvatore.
Dentro questo parallelismo si nasconde la duplice valenza del lavoro.

martedì 22 dicembre 2015

La narrazione e il significato del presepe, con Gennaro Vallifuoco.

Riscoprire il presepe. Presentiamo l'immagine del dipinto La cantata dei pastori  di Gennaro Vallifuoco, artista che altre volte abbiamo citato e la cui attività seguiamo con sentita amicizia.

Gennaro Vallifuoco, La cantata dei pastori.
Come sempre non c’è nulla di scontato nelle opere di Gennaro Vallifuoco e un’immagine consueta come la Natività - all’interno della cultura religiosa cristiana - diventa, nelle sue mani e nei suoi sottesi intendimenti, qualcosa di nuovo che ci stupisce e ci interroga. Gli elementi della religiosità popolare ci sono tutti, sono lì davanti ai nostri occhi, riconoscibili e familiari: Maria, Giuseppe, il bambino, l’asino, il bue, la mangiatoia, la stella, gli angeli che allietano il cielo… Emergono però altri soggetti che non osserviamo abitualmente nelle icone della Natività. Ci chiediamo, quindi: perché spicca in primo piano la raffigurazione dell’Inferno, con Satana che precipita in acque plumbee e infuocate, o del Purgatorio, con le due persone che pregano tra le fiamme? Chi sono gli strani personaggi posti intorno alla Sacra Famiglia e le due figurine sullo sfondo?

sabato 17 ottobre 2015

La "citazione" nell'arte. Con Gennaro Vallifuoco.

Antonello da Messina,
San Sebastiano.
Gennaro Vallifuoco, citazione 
del San Sebastiano di Antonello da Messina.
Secondo molti filosofi scolastici (v. in particolare S. Tommaso d’Aquino,  ST I, 45, 1 ad 3), il termine creazione nella sua plenitudine appartiene unicamente ed esclusivamente a Dio, in quanto “productio rei ex nihilo sui et subiecti”. Ogni altra creazione - l’arte come invenzione/esecuzione di opere, ma in generale ogni nostra esperienza e tutto ciò che produciamo - presuppone sempre riferimenti preesistenti e si situa  in un circoscritto orizzonte in cui viviamo e pensiamo, segnato dal limite spaziotemporale. Tuttavia nessun orizzonte temporale esaurisce l’invenzione e l’esecuzione dell’arte: se in ciascun orizzonte essa si esprime in un'irripetibile forma storica,  da quelli che l’hanno preceduta attinge alimento ed ispirazione. 

martedì 29 settembre 2015

C. Rogers, la comunicazione educativa e la libertà nell'apprendimento. Con G. Vallifuoco.

Dopo gli articoli correlati:

CARL ROGERS E IL METODO NON DIRETTIVO.
proponiamo:

Carl Rogers, la comunicazione educativa e la libertà nell’apprendimento.

Insegnare è 
comunicare
(Gennaro 
Vallifuoco,
Acqua)


Congruente è chi è coerente con se stesso, chi sa ascoltarsi, chi è lucidamente partecipe di tutto ciò che in lui avviene, chi è lo stesso sia interiormente sia esteriormente, perché  ciò che sente è ciò che esprime. La congruenza  è decisiva soprattutto nella comunicazione educativa, nel rapporto tra docente e studente. Rogers (Freedom to learn, trad. it. Libertà nell’apprendimento, Giunti-Barbera,1973) specifica che il vero docente non è colui che semplicemente trasmette, impone e dirige centrato su di sé, ma persona che, sapendo comunicare totalmente con se stessa, è in grado di comunicare con gli altri. Decentrato da se stesso e centrato sullo studente e sulla classe, si mette in gioco, rifiuta uno stato di oggettività che gli permetterebbe di considerarsi come al di fuori dell’interazione.

domenica 30 agosto 2015

Auguri a tutti i docenti. Con Gennaro Vallifuoco.


...la gente non crede a chi non ama…
(Don Lorenzo Milani)

La gente non crede 
a chi non ama... 
(Gennaro Vallifuoco, 
L'innamorato 2010 
omaggio 
a Marcel Marceau)

Auguro a tutti i docenti
la gioiosa e sofferta avventura di:
  • insegnare (Insĭgnare, imprimere segni nella mente e nel cuore) ed educare (ex-ducere, condurre fuori dalla frammentazione, dal  caos, dall’insignificanza)
Auguro di...

martedì 25 agosto 2015

Auguri a tutti gli studenti. Con G. Vallifuoco.

...vola solo chi osa farlo...
Volare mi fa paura...
Quando succederà, io sarò accanto a te...
(L. Sepúlveda, Storia di una gabbianella 
e del gatto che le insegnò a volare)

... vola solo chi osa farlo... 
(Gennaro Vallifuoco, 
Gli acrobati)

A te che inizi un nuovo anno auguro …

  • di vivere quell’ora di lezione che ti aiuterà a diventare quel che vorrai diventare
  • di esser pronto a “mescolare” le pagine di un libro alla tua vita
  • di  emozionarti di fronte a una poesia, a un brano musicale, a un dipinto
  • di avere tempo per interrogare, capire, decifrare, pensare e sognare
  • di aprire l’intelligenza e il cuore a tutti gli incontri e le conoscenze