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Il Mediterraneo .... |
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... Mare nostrum ...
così lo denominavano i Romani ... |
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... oggi ... |
Senza
preparazione né psicologica né logistica abbiamo subito e subiamo
l’invasione di decine di migliaia di uomini, donne e bambini
dall’Africa, dall’Asia, dall’Est…, che mi ricordano le decine e decine di
migliaia di Italiani disperati ed affamati – anche allora tante donne e bambini
- che nei decenni a cavallo tra 800 e 900 solcarono l’oceano
verso le Americhe.
Sconcerto,
com-passione, paura, rancore, sordità, diffidenza, indifferenza, volontà di
accoglienza …: le varie tonalità emotive che tutti proviamo nei riguardi dei
migranti.
Per
alcuni di noi senso di impotenza e desiderio estremo di far qualcosa; per
altri voglia di ributtarli in mare, voglia di barriere, muri, apartheid.
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... il Mediterraneo:
mappa dei flussi migratori... |
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... il Mediterraneo è oggi la frontiera
più mortale del mondo ...
(dal sito Facebook Io Accolgo) |
E’ di
questi giorni la notizia che il Viminale, cedendo alle insistenze della Ue e
chiudendo le schermaglie legate al trattato di Dublino, ha diramato
l’ordine per cui tutti i migranti ed i profughi che arrivano in
Italia debbono essere identificati con foto ed impronte digitali.
Nel
contempo i media ci informano che anche in Italia aumentano i
luoghi invivibili (luoghi di violenza, spaccio, scippi …): quartieri, rioni,
periferie, autobus di linea, stazioni, ghetti di camper e roulotte …
Anch’io
avrei paura, non per me, ma per mia moglie, i miei familiari, parenti,
amici, nemici, tutti e i figli di tutti …
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... il Mediterraneo...
greco, romano, islamico...
fonte di civiltà e di paure ... |
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... il Mediterraneo oggi, fonte di paure ... |
Come
non sentirsi svuotati ed amareggiati di fronte al cinico
temporeggiare della UE ed alle parole vuote ed imbecilli di tanti cattivi
politici e di tante “brave” persone? Perché non provano a
scandalizzarsi piuttosto dell’illegalità di chi non paga le tasse e i
contributi lavorativi, di chi affitta le stanze a prezzi vergognosi,
dello sfruttamento dei nuovi schiavi, dei nuovi ghetti, dei nuovi luoghi
di miseria, dei lavori infami, delle donne (di altre nazionalità ma anche
tante italiane) costrette a vendere il loro corpo per comprare
un’impossibile libertà?
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... i dati sui minori ...
(dalla pagina Facebook Io Accolgo) |
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... il Mediterraneo oggi... |
Ora
mi tocca anche subire l’invasione - questa sì insopportabile
- di prezzolati mercanti di parole, di individui – maschi e femmine –
intenti a produrre solo visceralità, perché le parole non sono mai
innocue: i migranti tacciati come clandestini e non irregolari,
stranieri e non cittadini di altri paesi… Sappiamo bene quanto sia
pericoloso evocare immagini e fantasmi emotivi che progressivamente creano
mostri e malandrinamente trasformano il migrante in uno straniero che è
qualcosa di più che diverso: è colui dal quale ci si deve guardare
e difendere, colui che può diventare il nemico, colui che non è detto sia
pienamente umano, che può diventare subumano ed in ultimo antiumano. Stereotipi
e generalizzazioni ci bombardano con l’immagine dell’immigrato-delinquente per
il solo fatto di essere irregolare e così si ignora e si riflette troppo poco
sull’immigrato-vittima, di cui noi siamo giocoforza testimoni silenti e di cui
ognuno di noi porta la sua parte di responsabilità anche attraverso il
silenzio o il voltar faccia del levita nella parabola del buon
samaritano. Alla fine di questo metabolismo diventa del tutto conseguente
espellere chi è altro da noi e introdurre un diritto separato per gli
immigrati ed i profughi.
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... dalla pagina Facebook Io Accolgo .... |
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.... dalla pagina Facebook Io Accolgo ... |
Il problema è che non può
esserci legalità senza giustizia vera, uguaglianza per tutti, e
viceversa. Non si tratta di essere buoni, ma giusti: parlare di
legalità è fuori luogo se non si capisce che il rispetto dei diritti
della persona è esso stesso espressione di legalità e non il suo contrario. Nell’aria
sento puzza di apartheid, perché c’è apartheid quando c’è diritto separato.
Non sarebbe ora di metterci tutti bene in testa che l’immigrazione è ormai un
fenomeno strutturale che crescerà sempre di più? L’obiettivo deve essere
governare il fenomeno non fare gli struzzi. Chi sostiene che con
l’espulsione immediata dei profughi (ma dove?) e un rigido blocco delle
frontiere (ma come?) è possibile risolvere il problema degli immigrati o è in
malafede o è un cretino. La politica non può ridursi a scambio e
baratto spudorato; la politica è progetto, capacità di governare i
conflitti, volontà di ricomporre interessi diversi, mediazione ma
non compromesso.
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... il Mediterraneo della storia ... |
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... il Mediterraneo dell'arte ... |
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... il Mediterraneo dei commerci ... |
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... è oggi il Mediterraneo
che chiede giustizia ... |
A ben
vedere i veri stranieri sono i razzisti, quelli che vogliono un mondo
monocolore e becero, un mondo di stranieri l’un l’altro, mondo senza
cuore, mondo di nuove ed antiche povertà spirituali, spirale di violenza.
La
questione degli immigrati è la questione della nostra identità: se non si
capisce l’altro si nega se stessi. L’accettazione dell’immigrato è il paradigma
dell’accettazione dell’altro che è in noi.
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... il Mediterraneo ... |
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... incrocio delle diverse identità ... |
Infine un luogo comune da sfatare: si aiutano gli
stranieri e non si fa nulla per gli italiani. Non è vero. Valga per tutti
l'esempio di Biella, città e provincia che conosco bene perché colà ho vissuto
ed operato come preside e come cittadino attivo per quasi 20 anni. A Biella,
come ad Albenga ed in tantissime città, “la Caritas è in prima linea
nell'accoglienza ai richiedenti asilo, ma è in prima linea da sempre per tutte
le emergenze che riguardano la povertà e il disagio. Se la crisi economica di
questi anni ha colpito duro le famiglie, la Caritas ha messo in piedi iniziative
come gli empori della solidarietà, in cui si distribuisce cibo che riempie
dispense e frigoriferi che altrimenti resterebbero vuoti. «Le sofferenze, la
fame, le malattie non fanno distinzioni di pelle, religione e razza»” (dalla pagina Facebook Io Accolgo. Le ultime parole virgolettate sono di don
Giovanni Perini, direttore della Caritas diocesana di Biella).
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Un ringraziamento ai curatori della pagina Facebook Io Accolgo, da cui sono tratte molte immagini di questo post e, in particolare, all'amico Riccardo Bresciani. |
Il video, tratto dal canale YouTube di Amnesty International, immerge, anche emotivamente, nella drammatica
vicenda umana degli immigrati.
Per chi desidera prenderne visione consigliamo di mettere in
pausa la musica del blog prima di avviare il video.
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