Post di Rosario Grillo
Immagini e video di Stefano Nava (qui il sito).
Presente.
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Stefano Nava,
Pane |
Siamo
ad un bivio della storia.
Sembrerà
esagerato, ma l’esame dell'insieme delle cause che hanno provocato l'attuale
pandemia spinge a confermare la dichiarazione iniziale. Ad un bivio, due
opzioni. O la conferma di un ordine, di una concatenazione, di un equilibrio di
forze, tutti intonati alla competizione, inclinati al Merito, che non è mai
neutrale, sottomessi al Mercato estremo, nel cui seno non circolano più beni o
merci ma futures. O la via alternativa, improntata alla salvaguardia dei beni comuni, in difesa del Welfare,
perorando lo svolgimento come democrazia
sociale, via amministratrice delle risorse della Terra (perché viviamo in
un sistema finito).
Le
encicliche degli ultimi pontefici si sono soffermate sull’orizzonte della seconda via. Ancor di più vi ha
insistito Papa Francesco, che nella Laudato
sii, ha lucidamente esposto il nesso tra rispetto della natura e giustizia
sociale. (1)
Bergoglio
non è un neofita della causa. La sua attenzione al problema sociale è di vecchia
data, maturato nel continente della sua formazione, America Latina, aduso al
dramma sociale. ( 2)
Il
succo della scelta chiama in causa l'anima di ogni fede religiosa, se con essa intendiamo la cura dell’uomo, la Salvezza, rispettando il prospetto di un vero ecumenismo (da
oikos); come tale, rinsaldando un percorso di fede che unisce e non divide.
Nello
specifico del Cristianesimo, si scinde cristianità
da cristianesimo; (3) discendente
la prima da un'impronta teocratica/secolare, quindi compromessa nel lungo
periodo del potere temporale della Chiesa romana. Fedele, il secondo, allo
spirito genuino del messaggio evangelico proteso verso la liberazione dell’uomo.
Coerentemente il Santo Padre ha esplicitamente evocato, nell’ultimo periodo, la
pratica della comunione dei beni nella Chiesa primitiva. (3)