di Rossana Rolando.
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Forte di Bard (Aosta) |
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Il gallo sopra Parigi (1958) |
C’è
un percorso in cui questi interrogativi trovano una qualche possibile risposta: è il libro La mia vita scritto da Chagall tra il
1921 e il 1922 quando si trovava in Russia – ancora per poco – nel tempo della
Rivoluzione (tradotto poi in francese dalla moglie Bella nel 1931 e disponibile
oggi in traduzione italiana nell’edizione Se).
Per ricostruire l'origine di alcuni luoghi tematici ricorrenti nella poetica di Chagall associo alcune immagini fotografate in mostra a determinati passi della biografia
di Chagall, secondo un ordine che il testo suggerisce. Sopra
ogni immagine: il tema; sotto: il titolo del dipinto; a lato: una notazione tratta dal libro con una brevissima introduzione.
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La
madre.
Chagall
rivolge questi delicati pensieri alla madre che non c’è più. “Ecco l’anima mia […].
Vorrei dire che il mio talento s’era nascosto in lei, da qualche parte, che tutto mi veniva trasmesso attraverso di lei […].
Sono passati tanti anni da quando è morta!
Dove sei ora, piccola madre? In cielo, sulla terra? Io sono qui, lontano. […] Dimmi, piccola madre: nell'altro mondo, in paradiso, nelle nuvole, là dove sei, ti consola il mio amore?
Potrò con le mie parole filare per te un po’ di tenera, carezzevole dolcezza?” (pp. 18-20)
Vorrei dire che il mio talento s’era nascosto in lei, da qualche parte, che tutto mi veniva trasmesso attraverso di lei […].
Sono passati tanti anni da quando è morta!
Dove sei ora, piccola madre? In cielo, sulla terra? Io sono qui, lontano. […] Dimmi, piccola madre: nell'altro mondo, in paradiso, nelle nuvole, là dove sei, ti consola il mio amore?
Potrò con le mie parole filare per te un po’ di tenera, carezzevole dolcezza?” (pp. 18-20)