Post di Gian Maria Zavattaro.
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Mauro Biani |
Le guerre fratricide nel mondo, la miseria dilagante nei paesi più poveri devastati dallo sfruttamento predatorio dei paesi ricchi, le conseguenti migrazioni di massa per non morire o morire annegati, i continui odierni dissidi tra i partiti, la compra-vendita di parlamentari, il populismo imperversante, l’iniquità fiscale, i dilaganti sovranismo e razzismo, i disastri ambientali odierni e venturi, i muri degli egoismi nazionali e individuali, ecc. ecc., - il tutto compendiato nella “globalizzazione dell’indifferenza” e nella “terza guerra mondiale a pezzi”- sono il contorno delle celebrazioni del 25 aprile.
Forse è il caso di soffermarci a riflettere su tutto ciò in riferimento ai valori della Liberazione e della Resistenza, lasciando da parte le parole vuote della retorica per ricercare insieme il significato oggi di questa memoria per noi anziani e adulti, per i giovani soprattutto, per la scuola. Liberazione! Liberarci da chi? Ad esempio dai politici di qualsiasi colore, preda del proprio interesse personale e/o di parte, della corruzione e clientelismo. Ma liberarci per recuperare che cosa? Ad esempio la speranza in una vera unità Europea dei popoli, non solo dei governi, la collaborazione tra i diversi partiti per il bene del paese, il rispetto di diverse opinioni, la solidarietà e mobilità sociale, la democrazia sostanziale e non formale, l’equità fiscale, il ripudio della guerra…