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Carlo Brenna, Alla porta del cielo |
"Persona e Comunità" è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.
martedì 29 giugno 2021
La porta dello spavento supremo.
venerdì 25 giugno 2021
Visitati dall'ispirazione.
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Caravaggio, San Matteo e l'angelo, particolare |
sabato 19 giugno 2021
Vie dell'accoglienza.
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Gabriel Pacheco, Galleggiare per non affogare |
Lascio gli aspetti geopolitici a chi ha le competenze professionali per svolgerli. Mi limito a qualche interrogativo: qual è la politica di inclusione-integrazione nella mia regione, in Italia ed in Europa? Quali i rapporti tra Comuni Sprar Cas questure e prefetture Caritas ed altre istituzioni pubbliche, religiose, laiche, private ubicate in tutte le province?
Ma il primo interrogativo, decisivo, è: Che significa accoglienza? Parola usata ed abusata con cui troppi si riempiono la bocca.
È assistenzialismo sentimentale, frutto di spinta emotiva più o meno duratura o fatto culturale? Atto di debolezza o di forza? Optional paternalistico o dovere che liberamente si sceglie e si adempie? Gesto isolato o dimensione stabile? Generico appello buonista o forte richiamo al primato etico della responsabilità? È imperativo della singola persona oppure sociale-istituzionale o unità di entrambi?
Un significato univoco. Se a definire il grado di civiltà di una società è la sua valenza inclusiva, la capacità di dare tutela a persone e gruppi più deboli, la parola accoglienza deve assumere un significato univoco. Scriveva De Rita che accoglienza “non è solo prestarsi per qualcuno in difficoltà senza lasciarsi sopraffare nel lavoro dalla dimensione burocratica e amministrativa; innanzitutto è una mentalità, un atteggiamento di fondo, una disposizione anteriore all’agire, ospitalità dell’altro nel proprio orizzonte personale e professionale, solidarietà. Non si improvvisa; si costruisce poco alla volta nelle circostanze in cui ci si trova; è cultura, essenzialmente educazione”.
sabato 12 giugno 2021
Morte. Alcuni enigmi.
Post di Rosario Grillo.
lunedì 7 giugno 2021
Narcisismi.
Post di Rossana Rolando.
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Gyula Benczúr, Narciso, 1881 |
giovedì 3 giugno 2021
L'anima del volontariato.
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Anna Godeassi, Il muro dell'amicizia, illustrazione per Nexus Comm |
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Anna Godeassi, La salute del cuore, illustrazione per John Hopkins University |
sabato 29 maggio 2021
Simone Weil in Italia.
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Viaggio in Italia |
sabato 22 maggio 2021
Figure del non senso.
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Walter Gramatté, Ragazzo che sogna |
Mi ricollego, ancor più, alla pagina dell’uomo folle, tratta da La gaia scienza e già proposta in una mia precedente lezione, con l’efficacissima descrizione del vuoto nullificante che si viene a creare dopo la “morte di Dio”. Con essa, infatti, nella coscienza dell’uomo contemporaneo – di cui Nietzsche vuole anticipare profeticamente il sentire – viene meno ogni fondamento teologico, ogni certezza metafisica che illusoriamente conferisca un senso all’esistenza individuale e alla storia collettiva e, ancora, ogni prospettiva escatologica.
Si legge dunque: “Che mai facemmo, a sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov'è che ci si muove ora? Dov’è che ci muoviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all’indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla?”²
domenica 16 maggio 2021
Davide Maria Turoldo, dire di sé.
Post di Gian Maria Zavattaro.
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David Maria Turoldo |
✴️ David Maria Turoldo (1916-1992).