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Rembrandt, Ebrei nella Sinagoga, 1648 |
"Persona e Comunità" è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.
martedì 27 maggio 2025
Marrani
sabato 17 maggio 2025
75 anni dalla morte di Emmanuel Mounier
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Emmanuel Mounier |
Dodici anni fa iniziava l’azzardo del nostro blog Persona e Comunità, richiamo al “personalismo comunitario” di Mounier (2) da me scoperto quasi casualmente nei miei anni universitari: un'avventura iniziata con la mia tesi di laurea su Mounier, subito divenuto stimolo-guida a ricercare la mia strada di uomo e di credente. La testimonianza - scriveva - è “forma pura dell’azione”, legata alla condizione storica della nostra relazione con noi stessi e gli altri; è proiezione verso una società comunitaria sottratta ad ogni tirannia, società di creazione, non di consumo, perché la testimonianza è tale solo se è impegno responsabile, gratuito incontro agapico: (engagement, affrontement, parole intraducibili in italiano). Nel mare magnum di internet il nostro piccolo blog (Rossana-Rosario-Gian Maria) è umile dimesso pervicace modo di questa presenza.
venerdì 9 maggio 2025
La madre simbolica
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Odilon Redon, Due giovani donne tra i fiori, 1912 |
venerdì 2 maggio 2025
La speranza che cura
giovedì 24 aprile 2025
Liberare, liberarsi
domenica 20 aprile 2025
I Giardini e la Villa Bardini a Firenze
Post e fotografie di Rossana Rolando
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Dal Giardino Bardini, Firenze |
Il giardino di Villa Bardini, a Firenze, nei giorni pasquali di aprile, benché piovosi - il cielo chiaro a sprazzi, in una rara giornata di sole -, ci regala, su per le gradinate, le rose che iniziano ad occhieggiare, e più avanti, grandioso, il viale dei glicini in piena fioritura, con le macchie di azalee fino alla sommità, dove si apre l'angolo elegante delle camelie.
giovedì 17 aprile 2025
Buona Pasqua
“Accosta il Mistero Cogli la Presenza Sperimenta la Gioia
Fonda la Speranza Condividi l’Annuncio Celebra la Vita”
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Lucas Cranach il Vecchio, Resurrezione, 1530 |
Auguri di Buona Pasqua a tutti
da Rossana, Rosario, Gian Maria
- Alle credenti e ai credenti cristiani che in questi giorni celebrano il Mistero più alto e più profondo della loro fede e credono in Gesù Cristo, figlio di Dio Padre, nella Sua passione e morte, nella resurrezione, nella Pentecoste. A tutti auguriamo l’esperienza di un incontro e di una scoperta personale del Dio vivente, camminando insieme al suo fianco, come sulla strada di Emmaus dove Dio si rivela il Dio fedele che mantiene le sue promesse.
- Ai fratelli-sorelle Ebrei che il 12 aprile hanno celebrato la Pasqua (Pesach, la cui festività si prolunga sino al 20 aprile): l’uscita del popolo ebraico dal deserto sotto la guida di Mosé e la liberazione dal regime di schiavitù in Egitto.
- Ai fratelli-sorelle credenti musulmani/e e di ogni fede, che ogni giorno amano e sperano.
- Ai fratelli-sorelle non credenti che ogni giorno si sforzano di rinascere a nuova vita. in particolare a coloro che si impegnano a favore delle vite altrui senza mai arrendersi, l’augurio sincero di una festa che sia autentico riposo dalle fatiche feriali, ri-scoperta di sé e della propria identità, di ri-creazione e gioia sorridente, di convivialità e reciproca ospitalità, di incontri ineffabili, di condivisione della PACE e di ogni impegno “bello e buono” (καλός-αγαθός ) del nostro essere al mondo.
venerdì 11 aprile 2025
Testimoniare il presente
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Alberto Giacometti, L'uomo che cammina, 1960 |
domenica 30 marzo 2025
Alla Professoressa Anna Maria Tagliasacchi
Albenga, 30 marzo 2025
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Vincent van Gogh, Ramo di mandorlo fiorito, 1890 |
Quando se ne va un’insegnante che abbiamo molto amato, sentiamo che ci accompagnerà per sempre come parte di noi.
Questo, infatti, è il "miracolo" dell’insegnamento, la traccia che lascia in chi è segnato: sentirsi intimo, senza esserlo nella quotidianità del vivere, stare dentro un legame senza espliciti vincoli, essere in relazione per sempre.
Sì, perché con lei – Professoressa Anna Maria Tagliasacchi Bonfante – abbiamo sperimentato cosa può accadere nell’ora di lezione, proprio nel senso di ciò che cade, colpisce e cambia. Nel silenzio che avvolgeva le sue spiegazioni – indelebili letture dantesche – si accendeva il fuoco della poesia, si intrecciava un intimo dialogo, ci si appassionava della sua passione, si entrava affascinati nel tempio del sapere.
Forse proprio questo caratterizzava nel profondo la sua persona, almeno nella percezione di chi l’ha conosciuta come alunno o alunna: un’idea per cui vivere, cui dedicare tutto il proprio essere. E l’idea era questa: la Scuola come luogo di significati, la cultura come via per aprire mondi, per illuminare e liberare.
Grazie Professoressa, per essere passata tra noi, con eleganza, ironia, impegno.
Non la dimenticheremo,
Rossana Rolando.