Volutamente, in un contesto
squisitamente profano, tralascio, perché sarebbe necessario un discorso a parte, ogni riferimento alla
cultura ebraica ed alla fede cristiana, per le quali il cibo occupava ed occupa un posto simbolico primario in cui si
manifesta il sacro e si vive la storia della salvezza: il frutto
proibito, il vino di Noè, la manna nel deserto, l’agnello pasquale… e
soprattutto il primo miracolo (le nozze di Cana), l’ultima Cena e la
mensa eucaristica.
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La mensa ha un
significato religioso nel contesto ebraico e cristiano... (Caravaggio, Cena in Emmaus, 1601) |
Anche nella universale storia umana
il banchetto è sempre stato il più importante momento della vita
sociale e collettiva. Già Esiodo dichiarava che sia gli
dei sia gli uomini prendevano a tavola le grandi decisioni che segnavano il
destino dei popoli. E’ ciò che succede tuttora: i trattati tra le nazioni,
i “g8” o i “g7” o i "gx", i grandi convegni trovano
nella tavola il loro apice e la loro conclusione.
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... ma
assume anche un significato che riguarda
tutta la
storia umana...
(Tiziano
Vecellio, Banchetto degli dei, 1514)
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... intorno a un tavolo si assumono, infatti,
le grandi decisioni politiche...
(Cornelis
van Haarlem, 1562-1638, banchetto)
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Lucullo, il più celebre tra gli
amanti della buona tavola di tutti i tempi, è passato alla storia non
tanto per aver riportato la vittoria su re Mitridate quanto per i favolosi
banchetti. E come non citare autori come Apicius, Catone, Petronio,
Columella nonché i vari manoscritti presso le varie corti,
compilati per diletto ma non per questo meno significativi?
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Dai greci
e dai romani abbiamo ereditato
la
pratica conviviale del banchetto e del simposio...
(Roberto
Bompiani, 1821-1908, Pasto nell'antica Roma)
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Gli anni della mia fanciullezza, ad
esempio, sono associati all’operosità culinaria delle mie nonne entrambe
piemontesi, anzi monferrine: la finanziera, la bagna cauda, le acciughe
al verde, il bollito misto, il brasato, la polenta, i cardi, la
carne cruda, il coniglio, il vitello tonnato, il tapulon, il
risotto, il bunet, gli agnolotti…
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...e attraversa tutti i tempi...dall'epoca greco
romana...
(Paestum, Tomba del tuffatore)
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... all'età medievale... (Jean Fouquet, 1520-1480, Banchetto dato da Carlo V di Francia nel 1378) |
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... fino all'età rinascimentale ... (Sandro Botticelli, Storie di Nastagio degli Onesti, da una novella del Decamerone, rappresentazione di un banchetto, 1483) |
Per tutti i popoli il cibo non è solo
una necessità, ma qualcosa che attrae anche per la raffinatezza; il
nutrirsi è anche un rito che secondo codici simbolici scandisce il
calendario dell’anno e della vita. La cultura si fa a “tavola” ed
espressioni culturali sono i tavolini del caffè, gli aperitivi al
bar, le cene ed i caffè letterari, le tavole rotonde, i tavoli permanenti
o di concertazione, le cene di lavoro, i pranzi di nozze, gli incontri ai
vertici che cambiano la storia nel bene e nel male e così via.
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La tavola è luogo di cultura ... (Abraham Bosse, 1604-1676, Salotto letterario) |
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A tavola si può creare l'atmosfera giusta... (Henri Matisse, Armonia in rosso, 1908) |
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... per accorciare le distanze... (Pablo Picasso, Pasto frugale, 1904) |
Naturalmente il luogo conviviale è,
come tutte le cose umane, ambivalente. Pensiamo da una parte
alla potenza dei dialoghi di Platone ("il Simposio o Convito") o
ai caffè letterari o, più prosaicamente e semplicemente, ai pranzi
di nozze, ai pranzi al ristorante in particolari e solenni festività od
alle quotidiane riunioni familiari intorno al desco per decidere delle piccole
e grandi cose della vita familiare di ogni giorno: intensi momenti di
festiva e festosa fraternità.
Dall’altra immaginiamo il banchetto
di Erode (Salomè che danza ed in pegno ottiene sul piatto la testa di
Giovanni), i veleni versati e gli assassinii compiuti nei banchetti
dei miti classici e delle vicende rinascimentali: momenti di foschi tradimenti
e di cupe tragedie.
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Eppure
anche il banchetto, simbolo di festa...
(Pieter Bruegel il Vecchio, Banchetto nuziale, 1567) |
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... luogo di condivisione... (Vincent van Gogh, I mangiatori di patate, 1885) |
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... può diventare simbolo di tradimento... (Gianbattista Tiepolo, Il banchetto di Cleopatra, 1743-44) |
Dipende da ognuno di noi orientare il
luogo conviviale nella direzione giusta.
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...
dipende dal significato che noi diamo
alle
parole, alle cose... alla vita...
(Masolino,
Filosofi di Alessandria, 1428-1430).
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