“Accosta il Mistero Cogli la Presenza Sperimenta la Gioia
Fonda la Speranza Condividi l’Annuncio Celebra la Vita”
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Lucas Cranach il Vecchio, Resurrezione, 1530 |
Auguri di Buona Pasqua a tutti
da Rossana, Rosario, Gian Maria
- Alle credenti e ai credenti cristiani che in questi giorni celebrano il Mistero più alto e più profondo della loro fede e credono in Gesù Cristo, figlio di Dio Padre, nella Sua passione e morte, nella resurrezione, nella Pentecoste. A tutti auguriamo l’esperienza di un incontro e di una scoperta personale del Dio vivente, camminando insieme al suo fianco, come sulla strada di Emmaus dove Dio si rivela il Dio fedele che mantiene le sue promesse.
- Ai fratelli-sorelle Ebrei che il 12 aprile hanno celebrato la Pasqua (Pesach, la cui festività si prolunga sino al 20 aprile): l’uscita del popolo ebraico dal deserto sotto la guida di Mosé e la liberazione dal regime di schiavitù in Egitto.
- Ai fratelli-sorelle credenti musulmani/e e di ogni fede, che ogni giorno amano e sperano.
- Ai fratelli-sorelle non credenti che ogni giorno si sforzano di rinascere a nuova vita. in particolare a coloro che si impegnano a favore delle vite altrui senza mai arrendersi, l’augurio sincero di una festa che sia autentico riposo dalle fatiche feriali, ri-scoperta di sé e della propria identità, di ri-creazione e gioia sorridente, di convivialità e reciproca ospitalità, di incontri ineffabili, di condivisione della PACE e di ogni impegno “bello e buono” (καλός-αγαθός ) del nostro essere al mondo.
Al termine della via crucis del venerdì santo, al Colosseo del 2016, Papa Francesco ha letto una preghiera scritta da lui, di stringente terribile accorata attualità. La citiamo in parte, rinviando la versione integrale a
O Croce di di Cristo, simbolo dell’amore divino e dell’ingiustizia umana, icona del sacrificio supremo per amore e dell’egoismo estremo per stoltezza, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell’obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria.
O Croce di Cristo, ancora oggi ti vediamo nei volti dei bambini, delle donne e delle persone, sfiniti e impauriti che fuggono dalle guerre e dalle violenze e spesso non trovano che la morte e tanti Pilati con le mani lavate.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei potenti e nei venditori di armi che alimentano la fornace delle guerre con il sangue innocente dei fratelli.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei distruttori della nostra “casa comune” che con egoismo rovinano il futuro delle prossime generazioni.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi negli anziani abbandonati dai propri famigliari, nei disabili e nei bambini denutriti e scartati dalla nostra egoista e ipocrita società.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei misericordiosi che trovano nella misericordia l’espressione massima della giustizia e della fede.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei perseguitati per la loro fede che nella sofferenza continuano a dare testimonianza autentica a Gesù e al Vangelo.
O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nei sognatori che vivono con il cuore dei bambini e che lavorano ogni giorno per rendere il mondo un posto migliore, più umano e più giusto. In te Santa Croce vediamo Dio che ama fino alla fine.
O Croce di Cristo, insegnaci che l’alba del sole è più forte dell’oscurità della notte. O Croce di Cristo, insegnaci che l’apparente vittoria del male si dissipa davanti alla tomba vuota e di fronte alla certezza della Risurrezione e dell’amore di Dio che nulla può sconfiggere od oscurare o indebolire. Amen!
Grazie! Sono gli auguri più belli e più veri che si possano fare.
RispondiEliminaToccanti queste parole di papa Francesco... un meraviglioso testamento lascito spirituale. Grazie.
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