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giovedì 5 gennaio 2017

Ricordo dell'Epifania.

Piccolo racconto di un frammento d'infanzia.
🖊 Post di Gian Maria Zavattaro.
🎨 Il viaggio dei Magi e L'adorazione dei Magi riproducono due opere di intensa liricità del pittore toscano Stefano di Giovanni detto il Sassetta (Cortona, 1394 - Siena, 1450).
 
Sassetta, Il viaggio dei Magi, 
particolare
La sera della vigilia dell’Epifania mia madre, secondo l’usanza monferrina del paese in cui sono nato, ci esortava a porre sul davanzale della finestra (e che importava se si era al terzo piano?) le nostre scodelle, riempite d’acqua per abbeverare gli assetati cammelli (o dromedari? o forse cavalli?) dei re magi, che sempre lasciavano il segno della loro riconoscenza.
Al mattino rinvenivamo le scodelle, linde ed asciutte, colme  di tre mandarini, due arance e qualche croccante: che gioia corale di noi fratelli e sorelle tra i sorrisi di papà e mamma!
Ricordi, frammenti di un passato per i quali non ho nostalgia o rimpianti, ma gratitudine, perché tempo in cui tutti insieme si imparava lo stupore e l’incommensurabilità di una gioia profonda.

Sassetta, Il viaggio dei Magi,1435 
(Metropolitan Museum of Art, New York)
Sassetta, L'adorazione dei Magi, 1430 
(Palazzo Chigi Saracini, Siena)

12 commenti:

  1. Grazie a Gian Maria, che realizza due obiettivi: il primo ,quello di rilanciare in chiave cristiana la festività dell'Epifania. Il secondo , quello di servirsi dei ricordi d'infanzia. Due categorie importanti: ricordo ed infanzia. Il ricordo, che nell'età avanzata è una fondamentale assistenza. L'infanzia, l'età preferita dal Divino, in quanto eta' della Purezza. Sul ricordo ci siamo già soffermati e ci ritorneremo ancora nella dimensione spirituale, etico-mnemonica, in quella ideale psico-sociale.

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    1. Grazie a te Rosario. L’Epifania è una festa dal sapore fiabesco (i Magi, la Stella, il viaggio), metafora di tanti significati … oltre alla densa ricchezza teologica che porta con sé. Un caro saluto.

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  2. I miei ricordi sono meno sereni. Le statuette dei Re Magi, con i loro seguiti, comparivano si nel presepe e venivano avvicinati man mano alla grotta, ma per noi bambini la notte del 5 Gennaio era la notte della Befana, figura ambigua che avrebbe portato i doni, ma avrebbe potuto portare il carbone!
    Che sia per questo che mi preoccupo tanto?

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    1. Ci fai sorridere Gianni... e il sorriso è sempre gradito.

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  3. le nostre memorie siamo noi, il ricordo non è mai cronachistico ma rielaborato, anche idealizzato oppure parzializzato ( resta memore quel che ci ha colpito, effetto di gioia o di dolore) e quel riaffiorare ha sempre il sapore l'odore il gusto del sogno (della stessa materia del sogno anche il ricordo). Lo sa lo psicanalista nella stanza d'analisi ed anche l'analizzando/analizzato ma quel che conta è che comunque quel ricordo siamo noi, ci parla di noi, ci svela un tassello in più.

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    1. Spesso i ricordi sono legati a momenti traumatici, a grumi di pensieri che ci hanno portato ansia, a sentimenti negativi che si sono stampati in maniera più o meno consapevole in noi. I ricordi belli, dolci, come questo di Gian Maria, sono quindi tanto più preziosi.

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  4. Che magnifico pittore!

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  5. Bel tempo ....." La Befana " ....i ricordi sono fondamentali....essi ci portano ad esplorare il nostro mondo della fantasia e della realtà... È proprio vero che i pensieri non devono essere passeggeri ...ma concreti per essere duraturi e rivelare ciò che davvero ognuno di noi ha nel proprio cuore ......
    Evviva la "Befana" ....porti tanta gioia ai bambini e li insegua per tutta la vita....!

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    1. Coltivare i ricordi più belli è un modo per amare la vita.

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  6. Grazie Giamma per questo tuffo nei nostri ricordi e per averli condivisi. Un abbraccio amatissimo fratello.

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    1. E non dimentico la drammatizzazione di fine anno tra il giovane nuovo anno ed il vecchio anno che se ne andava... naturalmente con la regia di Silvia... Ma forse tu allora eri ancora nel mondo della luna...Un abbraccio sorellina.

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