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Visualizzazione post con etichetta Ismael Nery. Mostra tutti i post
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martedì 12 novembre 2013

I volti della solitudine oggi.


L'incomunicabilità tra gli uomini.


Lo sconfinato mare dell’alienazione, la non comunicabilità tra gli uomini, la solitudine e l’angoscia sono realtà consistenti nella società odierna e temi ricorrenti e preminenti in larghi settori filosofici e culturali (teatro, cinema, letteratura). Ma  ”solitudine” può significare diverse e divergenti realtà.

Che cos'è la solitudine?



1. Ci sono solitudini “oggettive” legate a questo nostro tempo e spazio:  l’essere soli, isolati, abbandonati, separati,  stigmatizzati, emarginati per malattia o vecchiaia o miseria.




Abbandonati, separati, stigmatizzati.

2. Ci sono solitudini che rimandano alla storia personale ed alle sofferenze psichiche di ciascuno: angoscia, disperazione, melanconia che possono sconfinare in una realtà patologica ed in morbosi egocentrismi.



Chiusi nella propria angoscia.



3. C’è infine la solitudine data dall’identità inesprimibile di ognuno, segno di interiorità, condizione di ogni autentica relazione interpersonale e di fraternità. 
 
Alla ricerca di se stessi...
Il pendolo oscilla tra la solitudine contraria al nostro bisogno di rapporti umani e l’esigenza di solitudine come  mezzo  per trovare se stessi e andare oltre se stessi. 

La solitudine quindi è bipolare: nell’accezione negativa è dimensione asociale come abbandono e isolamento, oppure dimensione antisociale come derelizione, dannazione; in quella positiva  è grazia,  necessità del ritrovamento esistenziale del senso, polarità costruttiva della dimensione sociale.




... per ritrovare gli altri.
 Di questo vorrei prossimamente riflettere con chi è interessato.

Tutte le immagini riproducono opere di Ismael Nery.

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