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venerdì 31 dicembre 2021

Augurio di speranza.

Alla vigilia del nascente 2022 a tutti e a ciascuno questo augurio di speranza.
Post di Gian Maria Zavattaro.

Nicolas Poussin, Strage degli innocenti, 1628-29

Il 28 dicembre è stata la festa dei Ss. Innocenti martiri: Noi di fronte alla “strage degli innocenti” che ogni giorno pare espandersi  con insolenza oltre ogni immaginazione. Ogni giorno i media continuano ad offrirci lo “spettacolo” di  questa progressione: sterminio di civili inermi, bimbi falciati nelle acque del Mediterraneo, volti della desolazione, continue guerre ed atti di violenza, ingiusta fame, inutili sofferenze, inique malattie rese ancor più tragiche da blasfeme munificenze come i milioni di vaccini anticovid in repentina scadenza, inutili ed ingombranti, “donati” generosamente dai paesi ricchi ai paesi poveracci. Una sfida alla speranza, tanto più quando il male sembra trionfare anche in coloro che dovrebbero contrastarlo,  tanto più se  viene da noi stessi…

Che cosa possono  fare persone irrilevanti come me e tanti miei amici? Quali speranze possiamo coltivare, noi che contiamo ben poco, per un mondo liberato da questi scandali quotidiani?

L’ambivalenza di questi giorni natalizi ha un suono amaro: è il dramma del nostro mondo anche in questo tempo di Natale pervaso da omicron, tempo di festa e di tragedia, della gioia dei pastori e della strage degli innocenti… Il Natale non è una festa irenica, ma una festa che rivela il mondo (forse anche la nostra esistenza) nella sua ambivalenza di accoglienza o di rifiuto. “Quando piangeremo con coloro che piangono perché è morto un bimbo che poteva  non morire, perché un uomo mutilato poteva non esserlo, perché un uomo ha passato in carcere venti anni che avrebbe potuto non passare, allora forse, sapremo sperare.” (M. Delbrel, Noi delle strade, Gribaudi, 1995, p. 274). Non conosco alternativa a questo modo  di sperare: piccoli e grandi gesti quotidiani di compartecipazione, concreta espressione del modo  di vivere il nostro  cammino storico, senza lasciarci scoraggiare. Speranza che non si adatta al male esistente; speranza  che è sempre al di là, senza dimora permanente, inquietudine insoddisfatta; speranza in ideale comunione con migliaia e migliaia  di persone che ogni giorno ricercano reciproca accoglienza. 

Alla vigilia del nascente 2022 a tutti e a ciascuno questo augurio di speranza: non essere soli né lasciare sole o abbandonate le persone che avremo la ventura di incontrare, ovunque andremo, qualsiasi evento vivremo, nella gioia cristiana che “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

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Il video è tratto dalla pagina del Corriere della Sera (qui), in occasione dei 50 anni dalla nascita di Medici senza frontiere (22 dicembre 1971).

2 commenti:

  1. Grazie di cuore e buon anno a voi!!!

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    1. Grazie. Di tutto cuore Rossana ed io ricambiamo l’augurio di buon anno. Buono inteso nella pienezza e varietà polivalente di questo aggettivo qualificativo: tendente al bene misericordioso probo pudico integerrimo irreprensibile mite competente capace squisito delizioso gradito sereno felice gaio gioioso caritatevole….

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