Post di Rossana Rolando.
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La lezione di Nuccio Ordine
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Il 10 giugno 2023 ci ha lasciato improvvisamente Nuccio Ordine, esperto di Giordano Bruno, studioso del Rinascimento, ma soprattutto grande professore, innamorato del sapere e della sua autentica trasmissione, volta a formare persone libere e pensanti. Questo il senso da lui dato alla parola scuola, già tutto racchiuso nell'etimologia del termine greco scholè equivalente del latino otium: tempo dedicato a se stessi, libero dalle occupazioni – negotia – e quindi adatto agli studi.
L’utilità dell’inutile è, infatti, il suo libro più famoso, tradotto in 32 lingue. Per una strana coincidenza, l'ultimo giorno di scuola (il 9 giugno) ho affidato proprio questo testo ai miei alunni di quarta liceo classico, perché lo leggano nell'estate. Probabilmente non sapranno della morte dell'autore, ma per me, che ne sono invece colpita, la concomitanza è particolarmente significativa.
Il tema centrale del saggio – come si comprende già dal titolo – è l’utilità dell’inutile, rappresentato quest’ultimo da tutte quelle forme di conoscenza (poesia, arte, filosofia, ricerca…) che non servono a raggiungere uno scopo immediato o semplicemente un profitto, ma che sono tanto più utili perché permettono di diventare migliori, capaci di pensare autonomamente e di dare un senso alla vita e alla convivenza umana. E' dunque il richiamo alla necessità di coltivare il sapere fine a se stesso, al di là della logica puramente utilitaristica che finalizza lo studio all’ottenimento di un diploma o di una laurea e quindi alla specializzazione e all'abilitazione professionale.