Ripubblichiamo un nostro post del 1/4/2015
sulla figura di Giuda.
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Il suicidio di Giuda
(Autun, Rappresentazione medievale) |
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Anonimo, XII secolo,
Il bacio di Giuda. |
“Non è facile
affidarsi alla misericordia di Dio perché quello è un abisso
incomprensibile.[…]
La
morale cristiana non è lo sforzo titanico, volontaristico, di chi
decide di
essere coerente,
la morale
cristiana è la risposta commossa di fronte a una
misericordia sorprendente,
imprevedibile, addirittura “ingiusta”
secondo i criteri umani, di Uno che mi
conosce,
conosce
i miei tradimenti e mi vuole bene lo stesso”
(Papa Francesco).
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Cimabue (1240-1302),
Il bacio di Giuda. |
“Un giorno
un santo entra per la prima volta nel Paradiso
e siccome sa che la
Vita Eterna è una Cena con Dio,
non fa nessuna meraviglia di essere
invitato a
sedersi a tavola. Tutto il Paradiso è seduto a tavola, ma la cena non comincia.
Dopo un
po’ il santo nuovo arrivato azzarda:
“Ma quando si comincia a mangiare?”
Ed il
Signore risponde:
“Non si comincia a mangiare fino a che non sia arrivato Giuda”.
(Racconto
di Don Giovanni Debernardi (1907-1975),
citato
da Don A. S. Bessone in Prediche della domenica).
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Giotto, (1267-1337),
Il bacio di Giuda. |
All'inizio del Triduo Pasquale della Settimana Santa,
mi è venuto istintivo meditare sull’enigma Giuda
(“il traditore”, “colui che tradì”) e riflettere su alcune letture a me care.
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Duccio di Buoninsegna (1255-1319),
Patto di Giuda, retro della Maestà. |
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Giotto (1267-1337),
Giuda viene pagato per il suo tradimento. |
1. Don Angelo Stefano Bessone, studioso biellese e soprattutto profondo e schivo testimone di vita sacerdotale
e cristiana, le cui omelie domenicali ti scavano dentro quasi a costringerti
all’urgenza della tua conversione, ha dedicato a Giuda una sua riflessione
raccolta in Prediche della Domenica (anno A, Tipografia Ferraro,
Ivrea, 1993, pagg.111-114). Giuda, nostro fratello, fratello di Simon Pietro
(che tre volte ha rinnegato Cristo), è una dodicesima parte della
Chiesa, ma anche una dodicesima parte di noi stessi: “è quello
che sarebbero stati gli altri undici, se avessero disperato del perdono di
Gesù”. Ma se la chiesa impegna la sua infallibilità per affermare che un
uomo è in paradiso, non si impegna affatto per dichiarare che un uomo è
perduto, all’inferno, “anche se perdersi è una reale possibilità dell’uomo”.
E conclude con la parabola sopra riportata.
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Pietro Lorenzetti (1280-1348),
Giuda impiccato. |