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Valériane Leblond, La fine di un bel giorno |
“Un lavoro distrae, una famiglia armonizza, una casa rassicura, il nulla distrugge...”
Compendio di vita normale!
Norma Follina
è l’autrice di queste righe, utilizzate per descrivere il trascorrere
delle giornate di una persona che è entrata nel tunnel di una crisi che va inavvertitamente
scivolando in un cammino di annientamento.
Esaminiamo i fattori che vi compaiono.
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Valériane Leblond, Attività |
🌟LAVORO.
Strano effetto che gli si attribuisce: distrae.
Non si intende una distrazione da “divertissement”,
ma una specie di leggera nuvola di sollievo.
Di solito, al lavoro è correlata la sensazione di
pesantezza, di fatica, anche di intollerante peso.
Qui invece è leggerezza, quasi una carezza, certo un
sollievo.
Mi sovviene in proposito l’utopia di un lavoro (quasi
artigianale) nei cosiddetti falansteri, concepiti per fini di socialismo, da
Fourier.
Ed accosto allora la funzione di rasserenamento che idealmente i giovani
precari di oggi possono allegare al lavoro, quando c’è, al lavoro desiderato.
Vengo spinto ad aggiornare il mio concetto di
lavoro. Io gli ho sempre riconosciuto una relazione strettissima, inscindibile,
con l’essenza tipica dell’uomo. Connotato della sua abilità nel fare: ad inventare,
creare nell’ordine naturale nel pieno rispetto del mandato biblico.