Post di Rossana Rolando
![]() |
Illustrazione tratta da "The temple of flora" di Robert John Thornton (1768-1837), Mimosa grandflora (Immagine di copertina di Cent'anni di solitudine, ed. citata). |
Mi soffermo, in particolare, su quest’ultima narrazione, inserita in Cent’anni di solitudine.
“… la cosa più temibile della malattia dell’insonnia non era l’impossibilità di dormire, dato che il corpo non provava alcuna fatica, bensì la sua inesorabile evoluzione verso una manifestazione più critica: la perdita della memoria. Significava che quando il malato si abituava al suo stato di veglia, cominciavano a cancellarsi dalla sua memoria i ricordi dell’infanzia, poi il nome e la nozione delle cose, e infine l’identità delle persone e perfino la coscienza del proprio essere, fino a sommergersi in una specie di idiozia senza passato”¹.