Post di Rossana Rolando.
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Roberto Franchini, L'ultima nota |
Gli studenti hanno risposto alle sollecitazioni con entusiasmo, impegno e consapevolezza. A partire dal libro L'ultima nota di Roberto Franchini e dalla Antologia musicale concentrazionaria di Francesco Lotoro sono stati elaborati testi e studiati spartiti presentati al pubblico. Mi è caro ricordare qui i nomi degli studenti e le parti intrepreate, durante la rappresentazione: Margherita e Vittoria (narrazione: musica per vivere e per morire), Sveva (esecuzione brano musicale, pianoforte: Premières neiges di Józef Kropiński, Buchenwald, 1944), Federico ed Edoardo (pezzo teatrale: vita del musicista Simon Laks), Amedeo ed Emma (pezzo teatrale: Jacques Stroumsa, il violinista di Salonicco), Giulia, accompagnata al pianoforte da Marika (canto: “Effunderunt sanguinem” di Pietro Feletti, Stalag VIC/Z Fullen Groß-Hesepe, 1945), Serena e Veronica (pezzo teatrale: l’ultima canzone di Ilse Weber), Maia e Alice (pezzo teatrale: Anita Lasker Wallfisch, la violoncellista di Birkenau), Pietro, Alessandro e Giulia (esecuzione musicale con clarinetto, saxofano e violoncello: Robert Emanuel Heilbut, “Ons eigen hoekje”, KZ Bergen-Belsen, 1944), Agata ed Elena (narrazione: Terezín, il supremo inganno del nazismo e Orchestre per l’inferno. Auschwitz), Giulia, accompagnata al pianoforte da Marika (canto: “Anima nostra” di Pietro Feletti, Stalag VIC/Z Fullen Groß-Hesepe, 1945), Tommaso e Pietro (pezzo teatrale: Kurt Gerron, l’attore che fece un regalo a Hitler), Anna (pezzo teatrale: la valigia piena di spartiti di Gideon Klein), Francesca (pezzo teatrale: l’esilio a Terezín dell’ebreo Pavel Haas), Pietro ed Alessandro (esecuzione musicale con clarinetto e saxofano: brano di Hermann Gutler, 1944), Agata e Carlotta (riduzione teatrale: favola di Natale di Guareschi), Sveva (brano musicale, pianoforte: Klavierstückdi Józef Kropiński, Buchenwald, 1944), Beatrice, Sara e Carlotta (aiuti tecnici).
Ragazze e ragazzi sono state/i meravigliose/i: hanno dato il meglio, commossi e commoventi. Il pubblico - silenzioso, concentrato, partecipe - è risultato di grande aiuto per costruire il giusto clima.
Ciò che segue, sinteticamente, è la mia introduzione all’evento.