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sabato 30 gennaio 2016

Tommaso D'Incalci, testo poetico e disegno inediti. La parola della poesia.

Poesia e disegno inediti di Tommaso D'Incalci.
La voce del mattino
Anche oggi nasco nel mio letto,
con braccia e mani aperte
dopo il volo di una notte

Dal luogo dell'assenza solo un
suono: “Torna presto”

I vestiti si depositano come
foglie in uno stagno,

compagni di cammino

per chi non è mai nato,
per chi non è mai morto

Tommaso D'Incalci, 
La voce del mattino

La parola della poesia.
Leggete con attenzione, senza fretta, la poesia riportata. Leggetela almeno una seconda volta, ad alta e pur sommessa voce, e lasciatevi immergere nel suono delle parole e nelle immagini che evoca...
Tommaso D'Incalci, 
La voce del mattino, 
particolare
Lo dico subito, non sono un critico letterario né ambisco a diventarlo. Sono semplicemente un uomo che ama  esplorare i sentimenti e le emozioni altrui per riflettere sulle proprie sensazioni e sui propri significati di vita.
Non so pertanto quale voto i guru letterari assegnerebbero alla vena poetica del nostro disegnatore e se abbia acquisito il diritto di entrare nell’olimpo poetico. So però riconoscere l’impresa d’arte, il segno che lascia, leggendo interpretando immaginando il mondo, elevandosi dalla  cupezza del conformismo, facendosi responsabile del patire e gioire di tutti e così umanizzando la terra: senza presunzione,  con l’umiltà di chi  esercita  l’arte della maieutica, lasciando ad ognuno la responsabilità di una libera interpretazione ed interiorizzazione dei sentimenti  che  suscita.
Tommaso D'Incalci, 
La voce del mattino, 
particolare
La parola della poesia non è forse fatta di speranza, il cui forte valore simbolico è richiamare senza tregua ogni persona libera a riscoprire la gratuità inutile, l’arcano della meraviglia, e soprattutto rivelare ad  ognuno di noi i suoi propri reconditi anfratti?
Ed allora proviamo a rinascere ogni giorno, senza arrenderci al nulla, senza lasciarci sedurre dal “Torna presto”, voce tentatrice del “luogo dell’assenza”, notte della luce, della veglia, della coscienza. E’ una via lontana dal cammino di chi ogni giorno non sa morire abbandonando le proprie vestigia stagnanti e non vuole rinascere “con braccia e mani aperte”.


Tommaso D'Incalci




Poesia e disegno inediti di Tommaso D'Incalci.
Commento di Gian Maria Zavattaro.


1 commento:

  1. A proposito di questo post e della poesia di Tommaso D'Incalci, la nostra amica Laura D'Aurizio ha scritto su facebook:
    «La poesia anch'essa esperienza polisemica ma fondamentalmente cifra della soggettività, la poesia qui letta attrae per quello che del suo criptico riesco a cogliere e la suggestione che propone va ad inscriversi nel mio personale gioco di proiezioni di decifrazioni d'immedesimazione e d'identificazione per questo è difficile parlare dell'emozione espressa dall'altro e che tratti dell''Altro cioè dell'enigma per definizione ma nell'appaiamento del mio stesso sentire scaturisce talvolta qualcosa che potentemente riguarda anche me, non è facile in genere appassionarmi di quel che scrive un altro ma a volte accadono miracoli di empatica intuitività ed è una sensazione di arricchimento. Proprio stamane pensavo che la poesia è anche una sorta di preghiera tutta personale tutta intima».

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