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venerdì 31 gennaio 2014

Il cammino dell'uomo. Recensione. Video.



"Cerco l'uomo!"
Nicolai Abraham Abildgaar,  
Diogene cerca l'uomo.

18 ottobre 1948.
Egregio Signor Martin Buber
...
La ringrazio di tutto cuore per questo dono 
così prezioso e inesauribile.
Lascerò che mi parli ancora molto spesso.
...
Hermann Hesse



 Il cammino dell’uomo di Martin Buber (1879 - 1965) è un piccolo gioiello edito nel 1990 dalle edizioni Qiqajon. Breve nelle dimensioni ma ricchissimo nel contenuto, è uno di quei libri sapienziali che una volta scoperti non si lasciano più e ad essi si torna per ritrovare qualcosa su se stessi e sul proprio rapporto col mondo. Perché appunto è dell’uomo che in questo libro si parla, facendo della dimensione itinerante la caratteristica fondamentale della vita: non un cammino generico, valido per tutti, ma una via che ciascuno deve trovare per sé e deve seguire con fedeltà. 
“Dove sei?”: questa la domanda che Dio rivolge ad Adamo e da cui Buber prende avvio accompagnando con dolcezza il lettore in una riflessione che poeticamente tocca le radici dell’esistere di ciascuno di noi, ben al di là di un determinato orizzonte religioso.

Il filmato che presentiamo è stato realizzato completamente da noi (chiediamo scusa anticipatamente per le molte imperfezioni), con nostre fotografie e con alcune frasi tratte appunto dal libro di Martin Buber. 

Per chi desidera leggere una nostra presentazione della figura e del pensiero di Martin Buber si segnala su questo blog la pagina (link laterale) che pubblichiamo insieme con questo post dal titolo "Martin Buber: il dialogo, la responsabilità, l'educazione".

Si consiglia di mettere in pausa la musica del blog prima di avviare il video.

                                      



Chi desidera intervenire può consultare il post del 22/10/13 oppure semplicemente andare qui sotto su "commenta come", nel menù a tendina selezionare "nome/URL", inserire solo nome e cognome e cliccare su continua. Quindi può scrivere il proprio contributo sul quale rimarrà il suo nome ed eventualmente, se lo ritiene opportuno, può lasciare la sua mail. 


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