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venerdì 28 luglio 2017

K. Jaspers, H. Arendt, Verità e umanità.

Il discorso di Karl Jaspers in occasione del "premio per la pace" a lui conferito.
🖋 Post di Rosario Grillo

Il libro.
🔶Un libro  di poche pagine e con la vocazione ad essere vademecum.
Non nell’accezione di passepartout enciclopedico alle 1000 e più questioni che si profilano durante i giorni.
Nella funzione, invece, di Viatico.
Di memento opportuno delle nostre radici civiche fondamentali, osservate le quali, risultano orientati i nostri passi ad un benefico consorzio umano.
“Quando i contrasti tra i partiti trascinano da legami di solidarietà ad un processo auto distruttivo, lo Stato libero diventa una quinta che un domani può essere rovesciata assieme a tutti i suoi politici e i suoi partiti. La democrazia, esclusivamente formale, genera il totalitarismo, cosicché a ragione Hitler poté dire trionfante: 'l’ho battuta con la sua stessa follia' ” (p. 39).
🔶Un premio.  L'occasione del discorso di Jaspers coincide con il “premio per la pace” assegnatogli nel 1958 dai Librai tedeschi.
Ne parla in tono kantiano sul filo di “Per la pace perpetua”.
Sia in quanto continuatore dello spirito critico-razionale di Kant, sia per accettazione dell'etichetta repubblicana.
“Kant disse che soltanto gli Stati dotati di ‘forma di governo repubblicana’ possono stipulare la pace” (pp. 37-38).
Dove il governo repubblicano non rispecchia una specifica formula costituzionale. Vuole significare piuttosto la condivisione comune, la partecipazione democratica.
Nel frattempo serve osservare che l'episodio pubblico della premiazione non si ripiega su se stesso. Diventa chiave di un appello: di stimolazione etico politica, di Paideia pubblica.
Misuriamo pure  - per averne sollecitazione - la differenza con i nostri tempi “un po' scurrili”, appesantiti dalle onorificenza modellate a “cursus honorum” nello stile più individualistico.
Anonimo, 
Karl Jaspers (1901)
🔶I tre presupposti.  Jaspers accoglie in tre principi concorrenti i presupposti del cammino di pace.
1. Pace interiore 2.  Libertà 3. Verità.
La pace interiore è requisito morale, interno a ciascun membro e a ciascuna individualità statale. Correlazione utile a ripulire dal nazionalismo. Antidodo di ogni possibile “incidente totalitario”.
Detto da uno che ha vissuto la parabola nazista.
Essa lo aveva investito come tedesco, come intellettuale e come uomo.
Egli aveva ben presente l’incombente minaccia del potere per il potere.
La libertà si distacca dal formalismo e si appropria del sostrato della “responsabilità umana”.
Il filosofo tedesco dimostra di aver incamerato la lezione di M. Weber.
Ed ancora una volta mette a frutto la lezione di Kant, indicando nel vivo della societas l’alimento e il cimento della libertà.
🔶Connessione libertà-verità.   L'olimpica qualità della libertà concepita da Jaspers si esprime nella simbiosi con la verità.
“La libertà però non nasce dal nulla. Non è arbitrio né esprime un'opinione purchessia. Soltanto nella dedizione alla verità è possibile una libertà piena…… la libertà è vuota se non vi è intesa la verità, da cui proviene e che essa serve” (p. 40).
Se,  ad occhi distratti, appare come una riflessione astratta e poco pratica, nel profondo dell'analisi emerge come una modalità di “vita practica”.
Fulminante, nella sua sintesi, vibrante di un pathos che non offusca la serenità dell'argomentazione, Jaspers punta decisamente sul “cuore” del problema.
Zeichnung von Puttrich, 
Immanuel Kant (1798)
Dichiara infatti che la democrazia, rimasta allo stadio formale, inevitabilmente diventa strumento nelle mani dei manipolatori dell'opinione (Mass media e leaders carismatici).
Si appella quindi ad un impegno, che qualifica la cittadinanza, e, da essa, la comunità, animatrice sincera della democrazia concreta.
Concretezza che comporta la presa in carico dell'istanza della giustizia sociale, senza cadere nel confusionismo della teoria socialista.
Senso della misura, che richiede interclassismo e popolarismo, nella qualità migliore, svincolato dal contingente partito.
Egli così dimostra preveggenza di fenomeni che investiranno la Germania e l'intero Occidente, dominato dalla logica del produrre per il consumo morboso.
Ha ben chiaro, cioè, l'inganno con tutta l’insincerità del consumismo, guidato dal Denaro Sovrano.
🔶Cenni di Paideia.   Di sfuggita, ma con grande chiarezza, accenna al sostrato culturale: bagaglio di memoria storica, asse radiante dell'educazione pubblica.
Risulta qui chiara la fustigazione del secondo impero bismarckiano,  apparente eroe dell'unificazione tedesca, ed invece è triste preludio della tragica pagina della Germania nazista.
Dimostrando di ben conoscere il dibattito sulle “responsabilità storiche”  della Germania sconfitta, allora già aperto, Jaspers prende  nettamente partito e, ancora una volta, offre come rimedio “la responsabilità unita alla sincerità”.
L’educazione, consiglia, va condotta con i crismi della humanitas, del peso che l'uomo porta nella storia (pp. 46-56).

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8 commenti:

  1. La libertà è la cifra umanistica primaria e solo la verità può alimentarla.

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    1. Ci si chiude troppo spesso dentro il rimando libertà-giustizia. Trovo assai innovativo e risolutivo il binomio libertà-verità.
      La verità ha una pregnanza infinita.
      Grazie

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  2. Interessantissimo, grazie e condivido!

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  3. Caro Rosario, consentimi solo un flash sulla pace interiore: quella che mi riconcilia con me stesso ma non possiedo per me stesso, quella che presuppone la giustizia, riconcilia ed unisce le persone e proprio per questo sa trasmettere la pace e fondare la democrazia che non delude, non formale ma sostanziale. Grazie S.

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    1. Ancora grazie per il tuo costante, fecondo contributo
      Non a caso Jaspers dedica primaria attenzione all'interiorità. Sappiamo che discende dal fondamento spiritualista e si concretizza nella qualità morale della democrazia.
      Permettimi di ringraziare, al contempo, Rossana per il suo illuminante contributo.
      Grazie!

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  4. Riflessioni assai interessanti e attualissime. Grazie anche per i video che aiutano a mettere a fuoco aspetti della vita e del pensiero di Jaspers e della Arendt. Buon mese agostano.

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  5. Grazie a lei per la lettura e il commento. Sono contenta che i video aiutino (come sa la parte iconografica è curata da me).

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