🖊 Post di Rosario Grillo
🎨 Le immagini riproducono opere di Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione (Castelfranco Veneto 1478 - Venezia 1510).
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Giorgione, Vecchia, 1506, particolare
(sul cartiglio è scritto “Col tempo”) |
Dentro
la stratificazione della società presente, in gran parte discendente dall’imperativo capitalista, non trovano posto gli anziani e la morte.
Il
capitalismo, intrecciato a doppio nodo, con il consumismo, invoglia ad una
giovinezza senza fine: così raffigura la vita piena di lustro, di svaghi e di
meraviglie.
Dentro
“la vetrina” sono esposti: crociere, turismo nei paesi esotici, machismo e divismo,
fisico atletico, saune e wellness.
Ecco
perché le persone anziane, che non tengono il ritmo (e il corpo atletico), vengono
“rimosse”, nascoste dentro case di
riposo (o affidate ai badanti). Lì, o nei reparti geriatrici degli ospedali,
ormai avviene il decesso.
Il
corpo del morto passa direttamente dall’obitorio alla cassa funebre e risulta cessata,
in buona parte, l’abitudine alla veglia del corpo defunto.
(Leggevo,
qualche giorno fa, i consigli proposti per agevolare il primo incontro dei bambini
con la morte dei cari ed osservavo che il caso non si dà, visto che si mette grande attenzione per evitare l’incontro).