Elvio Fachinelli (1928-1989), psichiatra e psicoanalista italiano, applica il paradosso della freccia di Zenone - che rimane sempre ferma - alle situazioni bloccate della politica e ai comportamenti ossessivi dei politici, secondo un "idealtipo" ancora valido oggi.
Post di Rosario Grillo.
Elvio Fachinelli, La freccia ferma |
Il volume misura la
superficie di un corpo. Possono però esserci dei casi nei quali, contraendosi
lo spazio, la consistenza ovvero la capacità di contenere non diminuisce anzi
tende ad aumentare.
A questa specie
appartiene un libro, di formato ridotto, che in sole duecento pagine tocca
svariati argomenti, mantenendo un filo comune.
Il libro è: La freccia ferma di Elvio Fachinelli, piccola biblioteca Adelphi, 1992.
L’autore, psicanalista,
concepisce il titolo pensando alla freccia
di Zenone di Elea, che, scoccata, a fil di logica, in fedeltà ai requisiti
eleatici dell’essere (unità, indivisibilità, immutabilità, uno-tutto), non
raggiunge la meta e resta ferma.
L’ossessione.
Fachinelli studia
principalmente il comportamento dell’ossessivo
e rileva che in lui si concentra un insieme di casi clinici: ripetizione, spostamento, bipolarismo. (1).
La metafora della “freccia
ferma” è lo specchio del tempo che si nega al divenire, al mutamento, e più
ancora al progresso.
Nella disamina del
comportamento ossessivo, tutt’al
più, esso può inclinarsi nel verso di una circolarità: tempo ciclico o ruota del tempo.
Da qui il rinvio alla
mitologia, summa di vicende arcaiche. Cronos, rappresentante di una divinità
divoratrice dei suoi figli, esempio quindi di un comportamento ripetitivo, al cui interno agiva la
violenza autoritaria e di sopraffazione. Prometeo, emblema della trasgressione
del divieto (trafugò il fuoco) e della conseguente punizione divina (incatenato
alla roccia e sottoposto alla tortura dell’aquila che gli rodeva il fegato),
quindi della dialettica tra divenire storico e blocco storico.
Elvio Fachinelli, Su Freud |
Esempio-simbolo nella
mitologia: Edipo. (2)
Edipo oggi: un esempio di capo ossessivo.
Davanti al rigore, che è vera e propria rigidità
di carattere, dell’uomo ossessivo, estensibile fino alla creazione artificiale
di un “capro espiatorio”, soggetto-gruppo o anche forma-simbolo, mi è venuto di
pensare ad un protagonista politico della recente scena politica nazionale.
In lui, il pieno di un’insistente autorità verso
il pericolo dell’immigrazione, sta insieme al vuoto od assenza di cura degli affari del ministero di competenza.
In lui, l’esibizione di un’energia,
concentrata sull’episodio chiave, si congiunge con la passività di ogni scatto reattivo davanti alle controdeduzioni, segno
di ingenuità e necessità di coazione a
ripetere. (3)
Tempo arcaico, società arcaiche e società primitive.
L’occasione è propizia
per evidenziare l’analogia con il comportamento, studiato ed analizzato da una
vasta schiera di antropologi da Levi-Strauss a Malinowski et caetera, presente
nelle società arcaiche,caratterizzate da una economia agricolo-pastorale,
fortemente gerarchizzate e legate da un culto
degli antenati.
In esso si rappresenta
il legame, affettivo ed insieme gregario che unisce ad un membro, più o meno
influente nella società, oggetto di paura e di culto: paura della sua morte e
trasformazione della morte con elevazione al “nucleo degli antenati”, oggetto
di venerazione. Che è modo per superare la paura attraverso la sublimazione.
Elvio Fachinelli, Al cuore delle cose |
Il fascismo eterno ed il Fascismo storico.
Ma vi è modo per
procedere ad un’interpretazione del fascismo con organicità e completezza,
sfuggendo allo schematismo di una lettura per via unilateralmente
psicanalitica.
Fachinelli, in un
succinto e succoso capitolo, è capace di superare - e sarebbe meglio dire,
penetrare oltre la superficie della semplice espressione - la tesi crociana (fascismo come parentesi storica)
ritornando su Chabod, includendo il punto di vista di De Felice ed integrandolo
con i suggerimenti provenienti da Tasca, da Settembrini, da Salvemini e dagli
storici più attuali.
Così composto, il
fascismo è la risposta di una società che ha perso la Patria, caduta nella
rovina epocale del primo conflitto mondiale. Patria contemporaneamente invocata
nel nome di una “vittoria mutilata” contro i traditori e i “senza patria” degli
internazionalisti bolscevichi, con un programma adescante di interventismo
sociale - si ricordi il programma di San Sepolcro e la prima fase del fascismo movimento -, facendo ricorso
al mito storico della Roma imperiale.
Altro esempio,
clamoroso e vagamente ripetitivo - analogie con il nazismo - di un blocco storico, di una freccia ferma, della negazione del divenire. (5)
L'attualità inattuale di Elvio Fachinelli |
In definitiva,
Fachinelli rivela il disegno che sta dietro all’opera. Esso, mentre opera per
la rimozione di barriere, accudisce e mantiene le differenze: tra individuo e
società.
Al seguito del nesso
tra ontogenesi e filogenesi si stringe una relazione, che però dev’essere
abbastanza elastica per non rendere macchinosa la società da una parte e per
preservare dall’altra l’irripetibile di ciascuna individualità.
In questa linea ha
lavorato il Nostro, associando comportamento ossessivo e strutture di ogni società
arcaica (6), modellando una riflessione che, piuttosto che assumere la foggia
di una esteriore interdisciplinarità, vuole estrapolare un filo comune,
trovandolo nella storia: un cronotipo.
Da qui dipende la “regia”
dei concomitanti piani: individuale - sociale,
storiografico - psicanalitico, tra “colpo d’occhio storico” (il fascismo) e
scandaglio clinico-analitico. (7)
🌟 Note.
1.Sono
patologie studiate in psicanalisi. Ripetizione = comportamento morbosamente
ripetitivo. Spostamento = distanziamento della tensione da sé con collocazione
su altra persona. Bipolarismo = scissione in doppia maniera comportamentale
(fobia/devozione).
2.Non
sto a seguire il complesso di Edipo,
già noto ai più, ed emblematico sia per la componente sessuale sia per quella
sociale.
3.Esempio
del water riportato da Fachinelli “ È fortemente preoccupato, durante il
giorno, dal problema del water: bisogna a tutti i costi che il coperchio del
water sia su, abbassarlo è peccato. Perché? Perché...abbassare il coperchio del
water è come chiudere le porte, peccato...ed è peccato perché chiudere le porte
significa considerare gli altri dei ladri, e questo è peccato...di qui si passa
al problema di attaccare, criticare gli altri, dominarli, problema tormentoso
per lui tanti anni fa: un uomo ‘in gamba’ è un uomo deciso, imperioso, franco
nelle sue opinioni e nelle sue critiche, come era suo padre” p. 30 op.cit.
4.“(...) qui interviene l’esperienza, intesa come accumulazione collettiva, generazione dopo generazione, di mutamenti culturali introdotti dagli uomini nell’ordine naturale e culturale stesso. Ad un certo punto, e in determinate condizioni, la variazione provocata da questi mutamenti molecolari non può più essere bilanciata ed essa straripa dal cerchio della ripetizione dell’identico, su cui si basa la vita arcaica. Nasce un tempo che non è più ritualmente annullabile, ma che anzi si accumula indefinitamente: è ciò che chiamiamo di solito tempo storico “ p.61.
4.“(...) qui interviene l’esperienza, intesa come accumulazione collettiva, generazione dopo generazione, di mutamenti culturali introdotti dagli uomini nell’ordine naturale e culturale stesso. Ad un certo punto, e in determinate condizioni, la variazione provocata da questi mutamenti molecolari non può più essere bilanciata ed essa straripa dal cerchio della ripetizione dell’identico, su cui si basa la vita arcaica. Nasce un tempo che non è più ritualmente annullabile, ma che anzi si accumula indefinitamente: è ciò che chiamiamo di solito tempo storico “ p.61.
5.Rimando
al capitolo VI dell’opera e faccio notare la messa a punto che conduce
Fachinelli quando rileva “ un problema di morte riferito a un elemento di alto
significato simbolico - la patria, appunto -
(...) in ragione di una relazione fortemente contraddittoria, rispetto
ad esso, di coloro che si trovano a doverlo affrontare. Da un dilemma
irrisolvibile nasce, come soluzione immediata dotata però di conseguenze
incalcolabili, un movimento di rinnegamento della morte della patria e il
trasferimento di questo simbolo in un’area di astratta assolutezza. Qui affiora
in modo percettibile un tempo del ritorno (ciclico) e sorgono veri e propri
riti di un culto patrio…” p.155/156
6.La
pista fu lasciata da Freud, che scriveva di “religione privata”, propria
dell’ossessivo, simmetrica al rituale sacro presente in molte società arcaiche.
7.Pagine
186-188.
Grazie Rosario, per la tua sollecitazione a riflettere, leggere dentro (intus-legere) e fuori di noi (il mondo presente e passato) per capire ed agire poi in coerenza. Grazie alla tua incessante ed inquieta ricerca culturale: è tuo merito farci continuamente aprire gli occhi su problemi, realtà e persone spesso poco considerate (conoscevo in modo molto vago Facchinelli, e poco più la Melandri). Molto interessante, avvincente e convincente, l’applicazione dello “scandaglio clinico-analitico” alla storia individuale e collettiva, al passato ed al presente, alle vicende politiche attuali (ed ai volti che le segnano) nell’esile, forse inesistente, confine tra normalità e patologia.
RispondiEliminaIl mio procedere zigzagante si sforza di tenere un “ filo d’Arianna” e questo si situa nel concetto di “tempo”. Poi è sempre bello scoprire , e tra le scoperte rientra E. Fachinelli. La libertà dagli schemi un po’ rigidi dell’insegnamento è sussidio notevole. Ma debbo dire che il sodalizio che mi hai consentito di instaurare è stato il “ brodo culturale “ necessario. Ancora e sempre grazie della vostra amicizia e grazie per questi immeritati complimenti.🎈
RispondiEliminaGrazie di queste utili riflessioni, scaturite dai testi di Elvio Fachinelli, studioso che non conoscevo e che vale la pena invece leggere.
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