Post di Rosario Grillo.
✴️ Premessa.
Il Verbo-Parola si è fatto carne. L’uomo è creato: figlio di Dio. Dio si è fatto uomo. Ecco il fondamento dell’Umanesimo.
Gaetano Previati, La caduta degli angeli, 1913. |
Se restiamo nel confine della “immaginazione” borgesiana (4), la memoria dell’accaduto diventa occasione di riscatto. Il significato paidetico sta dunque non nella immobilità atroce della vendetta, ma nella mobilità salvifica del perdono. Il cammino storico cioè accredita all’Uomo la fratellanza, il fecondo riconoscimento dell’altro, la convivenza e la comunità. Necessità chiede che il Ri-vestimento avvenga nella dinamica dell’incontro, del camminare, metafora di un cumulo di esperienze: nomadismo. - esilio - ritorno - esplorazione - colonialismo - globalizzazione. Bisogna movimentare nelle vicissitudini storiche lo specimen del “popolo eletto” e de l’ad-veniente Terra promessa.
✴️ Il presente.
Gaetano Previati, Il giorno risveglia la notte, 1905 |
Gaetano Previati, Notturno (Il silenzio), 1908 |
Trascinato dalla epigrafica definizione che “l’inumano è piuttosto il presentarsi attuale della possibilità che l’uomo sia nulla per l’altro uomo, ossia che l’uomo consideri nulla l’altro uomo” (7) passa in rassegna il nichilismo. Ne vengono fuori: le crudeltà dell’imperialismo... e, cercando a fondo, della verità marxiana sulla mercificazione dell’umano nel modello produttivo del capitalismo sospinto. Emerge l’esaltazione della “potenza bruta” della tecnica, che prende il sopravvento respingendo al margine qualsiasi remora o scrupolo umano ed umanistico. Il “cavallo apocalittico” della tecnica, assumendo il primato, si proietta verso l’automa: congiunge l’umano con la macchina. Ovvero, per essere più chiari, trasferisce alla macchina le capacità dell’intelligenza umana.
Per questo motivo, Revelli, inorridendo, descrive il cammino della automazione, intrecciata con il volere del capitalismo evoluto (sic!), inarrestabile nella messa a punto della Intelligenza Artificiale più sofisticata. Nell’opera il sociologo cuneese certifica, con la riuscita della automazione spinta la fine dell’Umanesimo, tanto più che si è sottratta all’Uomo la sua essenza: quella aristotelica di animale razionale. Con il seguito: controllo della parola, del linguaggio, della logica.
✴️ Nuovo Umanesimo?
Gaetano Previati, La danza delle ore, 1899 |
Lo stesso Revelli, una volta conclusa la scala discensiva dell’inferno, prospetta vagamente le vie della salvezza. Perciò si sofferma sulle qualità delle dottrine che si richiamano a l’antispecismo (L. Caffo e Cimatti, per fare alcuni nomi). Una “filosofia” che rimuove la superiorità di specie dell’uomo nella economia del cosmo, fa cadere l’antropocentrismo e prospetta nuove forme di convivenza. Accenna ancora alle novità del pontificato di Bergoglio esposte nella Laudato sii e nella Fratelli tutti. Io prendo le mosse da qui per sottolineare la coerenza logica e l’armonico sviluppo di concetti che incarnano una pastorale orientata verso i più deboli (8), esplicitata nella frase simbolo della “Chiesa ospedale da campo”.
Riconosciuto che la Chiesa è “il Cristo in cammino”, la chiesa bergogliana risplende di limpidezza vissuta fuori dei palazzi romani, in un concerto sinodale ed ecumenico, molto oltre la religione unica, sull’orizzonte del Dio unico nella “diversità dei riti” (Cusano). Al suo interno, una umanità consapevole della gioia discendente dall’elezione e dalle sofferenze dell’esistere, padrona quindi del dolore e della morte.
Soprattutto un’unanimità conciliata con la natura, vegetale ed animale, addirittura con il mondo delle cose se pensiamo con l’ultimo Heidegger. Heidegger, nelle conferenze di Brema, ci parla infatti de l’impianto modalità della tecnica e de l’ascolto dell’essere ove c’è superamento della a-letheia logica, a favore della prerogativa della poesia. In questo caso (esempio della brocca) si accede alla pluralità di senso. La brocca va dal materiale (terracotta di cui è fatta) al liquido (acqua o vino, frutto della Terra) al fine (ristoro dei mortali) al sacro (simbolo della consacrazione).
Gaetano Previati, Madonna dei gigli, 1893 |
Per essa la via della salvezza.
✴️ Note.
Il tuo pensare, caro Rosario, è l’arte di far pensare sui nodi e le contraddizioni del presente. Pensiero veramente pensante, mai scontato né banalizzante, sia perché appassionatamente meditato sia perché impreziosito da assidue letture, continuo confronto e richiamo (per me spesso gioiosa scoperta, come il caso di Rella e di Teti) di autorevoli pensatori e/o indubbi testimoni del nostro, tempo (penso in particolare a Raniero La Valle). Grazie.
RispondiEliminaUna toccante e bella riflessione sulla immensa e terribile possibilità contenuta nella nostra stessa essenza, di sceglierne l'aspetto peggiore o, al contrario, di esercitare la consegna propria dell'Umano incarnato che, venuto tra noi, non ha trovato chi l'abbia accolto tra i suoi, salvo chi ne abbia compreso, e scelto, il messaggio.
RispondiEliminaUn nuovo Umanesimo è necessario, ci vorrebbero più filosofi e più pensatori. Purtroppo questa società va più veloce di qualunque pensiero !!! La tecnologia ha sostituito il pensiero e la meditazione. La nostra è una società senza pensiero fondata su di un sistema binario : si è no , mi piace non mi piace. Siamo diventati le macchine che usiamo.
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