I nostri auguri a tutti.
Martina Peluso, Natività |
(papa Francesco).
Come ogni anno vogliamo evitare
il rituale compulsivo di auguri seriali. Preferiamo
provare a far nostro l’invito di Papa Francesco di vegliare nella notte,
sperare in un mondo migliore, prendersi cura degli altri e cercare di fare
umilmente il proprio dovere. Allora volentieri, a ognuno di noi e di voi,
auguriamo un Natale
pieno di gioia
ed un Nuovo Anno ricco
di bene, dove ...
1. vegliare
nella notte, vivere lo
stupore per il mistero dell’Incarnazione, di Dio che si fa uomo grazie
alla libera scelta di una giovane ebrea, Maria madre di Dio; percepire la Sua presenza e riconoscerLo nei migranti e nelle persone più fragili,
deboli, ferite, escluse, abbandonate. Perché sono loro a rivelarci le situazione
del mondo ed a tenerci vigili nella notte della povertà,
della distruttività disumana, delle guerre, delle violenze verbali sui social
media, delle violazioni dei diritti umani, dei disastri ambientali, dei pochi
che accumulano potere e denaro a danno dei molti.
Martina Peluso, Natale |
3. prendersi cura degli
altri, vivere il tempo di Natale come promessa di vera
fraternità, riscoprendo e testimoniando la sua verità
nascosta dal frastuono di questi giorni: la comunione di gratuità tra gli
uomini, la speranza in una rinascita di ciascuno, la fame di
pace e la sete di giustizia, la gioia di spendersi per gli
altri senza nulla chiedere in cambio, per anzi scomparire come i
re magi…
Martina Peluso, Lavanda dei piedi |
Papa Francesco ci invita a scoprire
il significato del “cercare di fare umilmente il proprio dovere” oggi, domani,
dopodomani e nei giorni a venire. Ci pare di riconoscerlo nel segmento
temporale decisivo della nostra vita, la quotidianità: ripetere
i soliti gesti restando aperti ai nuovi, riscoprire di non essere isolati dal
resto dell’umanità e dal resto della creazione, insieme renderci consapevoli
della nostra quota, per quanto marginale, di responsabilità nel costruire
comunità, dove l’agire di ognuno ricade sugli altri in tempi e distanze che
nessuno sa prevedere, praticare con pervicacia le sette opere di misericordia
spirituali e corporali “fatte con discrezione ed in silenzio” (1). E
magari - perché no? - rileggere le parole, riascoltare la voce di don Tonino
Bello, accogliere i suoi “auguri scomodi” perché “sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza” (2).
Rosario, Rossana, Gian
Maria
Note.
1. Sono le parole di Papa Francesco
all’Angelus di Domenica 8.12. 2019, festa dell’Immacolata.
2. cfr.“gli auguri scomodi”di Don
Tonino Bello, Alla finestra la speranza, lettere di un vescovo, ed. Paoline,1988 (qui il testo)
Immagini delle illustrazioni di Martina Peluso, per gentile autorizzazione (qui il sito).
Immagini delle illustrazioni di Martina Peluso, per gentile autorizzazione (qui il sito).
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grazie. buon Natale
RispondiEliminaGrazie a lei, gent.le Roberta. Buone feste.
EliminaGrazie e Auguri.
RispondiEliminaI migliori auguri a lei.
EliminaBuon Natale a tutti voi, nella gratitudine per questo vostro perseverante vegliare nella notte, gettando semi di speranza!!!
RispondiEliminaIn piena armonia con Lei.
EliminaAuguri a Voi, al vostro cuore buono coi pensieri di pace e di armonia.
RispondiEliminaGrazie! Laura.
Con il medesimo sentire, auguri a Lei.
EliminaAuspici e auguri che valgono per un anno intero. Anzi, per una vita intera. Grazie. Grata per la comunione spirituale che mi lega al vostro pensiero e ai vostri cuori.
RispondiEliminaUn reciproco legame spirituale e cordiale.
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