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martedì 16 maggio 2017

Incontro con la cittadella di Loppiano.

Racconto della "scoperta" di Loppiano, la cittadella dei Focolarini immersa nella bellezza della campagna toscana.
🖊Post di Gian Maria Zavattaro
🎨Fotografie di Rossana Rolando.

Vetrate del Santuario 
Maria Theotokos, Loppiano
Dal 9 al 13 maggio si è svolta a Castel Gandolfo la cinquantanovesima settimana ecumenica dei FOCOLARI “camminando insieme. Cristo e noi sulla via verso l’unità” con la partecipazione di più di 700 cristiani di 70 chiese e comunità ecclesiali. Giorni di riflessione e spiritualità, di comunione e “dialogo della vita”, di “ecumenismo di popolo” a 50 anni dal primo incontro tra Chiara Lubich e Athenagoras I°. Notizia importante di un evento speciale, che però solo 30 giorni fa avrebbe sicuramente destato la nostra, mia e di mia moglie, ammirazione ma non particolare attenzione.
Ci sono incontri imprevisti ed inaspettati che il caso o, forse, la Provvidenza assegna ad ognuno di noi, quando meno ce lo aspettiamo, liberi di accoglierli od ignorarli, di viverli solo a livello di stadio estetico oppure con intensità tale da ricavarne nuove consapevolezze, respirare nuovi orizzonti, rendere grazie e benedire.
Vetrate del Santuario 
Maria Theotokos, Loppiano
A noi è capitato il pomeriggio del Sabato Santo 2017. Eravamo in quel di Firenze, per partecipare alla veglia pasquale presso la fraternità di Gerusalemme alla Badia Fiorentina. C’era tempo. Decidiamo di recarci sino al monastero benedettino di Vallombrosa, dove incontriamo il giovane e dinamico abate, ci fermiamo a pregare con lui ed i cinque monaci all’ora sesta. Ripartiamo. Sappiamo che non lontano - nei pressi di Incisa, località Loppiano - esiste una moderna chiesa, dalle vetrate bellissime, osannate su internet. La strada è interrotta a causa del taglio di alberi. Chiediamo a destra ed a manca: nessuno degli interpellati pare conoscerne l’esistenza (nemo propheta in patria...). Poi riusciamo a trovare una via alternativa e ci arriviamo. Non c'è nessuno. Entriamo in chiesa. Vetrate magnifiche, colori che ti parlano al cuore e alla mente, un'architettura moderna – nulla a che vedere con le tante chiese somiglianti a capannoni in disuso – centrata coralmente sulla croce e sul tabernacolo verso cui tendono la preghiera, i canti, la meditazione comunitaria e personale: si è immersi nel respiro della trascendenza e nello stupore della bellezza. Usciamo fuori: in cima alla collina tra il verde di prati e parcheggi apparentemente deserti non c’è anima viva, solo una signora che in quel frangente sopraggiunge e pare più perplessa e spaesata di noi.

Vetrate del Santuario Maria Theotokos, Loppiano
Eppure, a guardar bene, segni indubbi ci avrebbero preannunciato la sorpresa. Discendendo di pochi metri e svoltando dietro la curva dei prati, prima nascosta alla nostra visuale, all'improvviso, grandiosa, una città in fermento: il centro internazionale dei focolarini di Chiara Lubich, mondo che teoricamente conoscevamo, ma rimasto a decantare, acerbo, tra mille istanze di fede profonda e testimonianze di vita cristiana (qui il sito).

Vetrate del Santuario Maria Theotokos, Loppiano
Una folla di persone, giovani soprattutto, per i corridoi ed i tanti ambienti e settori che formano il centro. Subito ci accoglie una giovane donna, Simona, da 20 anni operante nel centro, con il suo calore intenso, la gioia contagiosa e l’entusiasmo prorompente di chi si è abbandonato ad una appassionata sequela. Ci viene incontro - così, semplicemente, come se ci avesse atteso – ci accompagna, ci guida, spiega la spiritualità di Chiara Lubich, il modello e stile di vita che ogni giorno testimoniano centinaia di persone a Loppiano (ed altre, a migliaia, sparse nel mondo) ed infine ci illustra gli spazi che ci circondano ed in cui convergono tantissimi giovani: luoghi di incondizionata accoglienza, lavoro, studio, ricerca (IUS). 
 
Vetrate del Santuario Maria Theotokos, Loppiano
E qui, in questa città creata a Loppiano, ogni giorno 800 persone vivono lavorano e le famiglie fanno comunità. Ci informano che sta per iniziare una relazione-dibattito su “l'economia di Comunione”. Anche noi partecipiamo, in ultima fila perché il tempo stringe, nell'auditorium pieno di giovani (molti scout). Il relatore è Luigino Bruni, professore allo IUS: lo conosciamo tra le nostre “amicizie” su facebook ed i suoi articoli su Avvenire. L'economia di comunione come denuncia dei rischi di manipolazione e schiavitù consumistica ed annuncio di un possibile mondo diverso e solidale.


Vetrate del Santuario Maria Theotokos, Loppiano
E' tardi, ci tocca partire. Salutiamo Simona con un fraterno abbraccio, come vecchi amici. Ritorniamo a Firenze a vegliare e pregare nella notte dell’alba della Resurrezione. Ci accompagna una sorta di beatitudine. Prima o poi ritorneremo per confrontare, con umiltà, e migliorare le nostre scelte di vita e soprattutto respirare, nella nostra pochezza, fede speranza carità.

Vetrate del Santuario Maria Theotokos, Loppiano
P.s. Un cenno all'Istituto Universitario Sophia (IUS) promosso dalla fondatrice Chiara Lubich e da un gruppo internazionale di docenti di varie discipline, eretto dalla Santa Sede, giuridicamente riconosciuto a norma dei vigenti accordi internazionali. Nello IUS “s’incontrano l’esistenza e il pensiero, le diverse culture e le diverse discipline, in un contesto a forte impianto relazionale”. Università come “laboratorio di sperimentazione interdisciplinare e interculturale: un’esperienza di punta e di frontiera, dunque, un luogo d’eccellenza a servizio della crescita umana e culturale”, dove è centrale “la tensione verso il dialogo, la comunione nella libertà, la difesa e lo sviluppo dei diritti della persona e dei popoli”.

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10 commenti:

  1. splendide immagini, un commento sensibile e partecipe, un video spettacolare !
    Lomellina : "città Vangelo"" città chiesa" : Comunità Gerusalemme gceleste in terra, aggiungo io , possibile cellula di uno crescita pluricellulare nel segno della Comunione.
    Grazie Gian Maria e Rossana!

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Le tue precisazioni sono una chiara denuncia avverso chi osa sostenere che tertium non datur (con buona pace ovviamente della logica aristotelico-scolastica e del principio del terzo escluso). A parte le facezie, pensare alla Gerusalemme celeste, immersi nella nostra Babilonia, è più che un conforto, è speranza.

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  2. Dal testo traspare una fresca gioia. Sono contento per voi, sorpreso e interessato. Un abbraccio.

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    1. Caro Gianni, ricambiamo l’abbraccio, sorpresi ed interessati come te.

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  3. Loppiano.....centro cosmopolita.....da ogni parte del mondo giovani si allontanano dalla famiglia per fare esperienza evangelica....
    È il " Centro " del risveglio spirituale .....morale e anche il luogo dove il sorriso è " il benvenuto " a tutti......
    È il luogo dove....si canta...si fanno giochi....si svolgono attività artistiche e culturali.....
    Ho potuto in passato visitare Loppiano....tornai si con la gioia....ma soprattutto mettendo in pratica una lezione.....correggersi da vari errori ." Ridendo " ....per non cadere nella insoddisfazione ....nell' impazienza.....
    Voi giustamente ricorrete all' arte ....sempre indispensabile e di sani artisti per illustrare i sentimenti umani.....e per questo vi ringrazio immensamente perché leggere un commento equivale ascoltarlo in diretta ...
    Il video mi.permettera' di far conoscere Loppiano a chi non crede che tanti sono i giovani ...e non....a vivere e mettere in pratica la scuola della grande fondatrice Chiara Lubich....

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    1. Grazie di cuore per questo intenso commento e per la condivisione della sua esperienza, in piena sintonia con la nostra. Buona serata!

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  4. "E' la spiritualità che impregna la materia ... e nella comunione diventa linguaggio universale". Loppiano: meta possibile, se lo vogliamo. Grazie.

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