Iscriviti ai Feed Aggiungimi su Facebook Seguimi su Twitter Aggiungimi su Google+ Seguici tramite mail

Iscriviti alla nostra newsletter!

sabato 30 gennaio 2016

Tommaso D'Incalci, testo poetico e disegno inediti. La parola della poesia.

Poesia e disegno inediti di Tommaso D'Incalci.
La voce del mattino
Anche oggi nasco nel mio letto,
con braccia e mani aperte
dopo il volo di una notte

Dal luogo dell'assenza solo un
suono: “Torna presto”

I vestiti si depositano come
foglie in uno stagno,

compagni di cammino

per chi non è mai nato,
per chi non è mai morto

Tommaso D'Incalci, 
La voce del mattino

La parola della poesia.
Leggete con attenzione, senza fretta, la poesia riportata. Leggetela almeno una seconda volta, ad alta e pur sommessa voce, e lasciatevi immergere nel suono delle parole e nelle immagini che evoca...

lunedì 25 gennaio 2016

Il bisogno della memoria, con Lelio Bonaccorso.

Sto qui“Sto qui, sto a guardare e non faccio niente. Mi ficco le mani più a fondo nelle tasche e so che si dovrebbe gridare, afferrare qualche cosa, fare qualche cosa, ma non faccio niente. Non mi resta che chiedere perdono, per me e per tutti gli altri che erano lì, di ciò che è imperdonabile”  
 (Christa Weiss).

Un albero secco che si nutre del dolore...
unico segno visibile di ciò che è stato...
 un volo di uccelli...
Un uomo passa di lì.
La legge del 2000 ha istituito la “giornata della memoria”: legge giusta, che deve essere assunta e vissuta per quello che voleva esprimere. L’obbligatorietà imposta ope legis potrebbe infatti rischiare di risolversi in un retorico “dovere della memoria”, inteso non come “sollen” ma come  “müssen”, mistificante e vissuto come alibi.  E’ quanto poneva in evidenza non molto tempo fa Elena Loewenthal nel suo Contro il giorno della memoria.

venerdì 22 gennaio 2016

Burkina Faso... mia gente adorata, con Grazia Le Mura.

Grazia Le Mura 
(foto tratta dalla pagina facebook)
“Mio amato Faso, mia seconda patria che mi hai accolto con disponibilità e amore, mia gente adorata... non lo avete fatto mai e non fatelo neanche adesso, nulla vi pieghi, teniamo alto lo sguardo, guardiamo lontano e camminiamo  con in cuore la stessa canzone di libertà e ai piedi lo stesso desiderio di nuovi percorsi di democrazia” 
(Grazia Le Mura, volontaria in Burkina Faso).

Burkina Faso, 
i giorni del lutto...
Abbiamo raccolto dalla pagina facebook di Grazia Le Mura, volontaria che da anni vive ed opera in Burkina Faso (lett. “paese degli uomini integri”!), la sua sollecitazione a guardare l’attentato terroristico del 15 gennaio scorso con il cuore dei burkinabè e non con le nostre paure e pregiudizi eurocentrici. E allora proviamo a riflettere su attentati che Grazia colloca e classifica nella categoria B, quelli che avvengono soprattutto in Africa e Medioriente, ben presto rimossi dai media per lasciare il campo alla categoria A “più nobile ed importante, che merita chilometri di inchiostro e spazi televisivi a tutto spiano: attentati in occidente, vecchia Europa e America”… 
... stato dell'Africa Occidentale... 
circa 17 milioni di abitanti
“Perché un attentato in Burkina Faso e perché proprio ora?” 
La lettura della pagina di Grazia, la sua testimonianza e gli  articoli che  riporta ci possono aiutare a trovare le risposte:
1. “I giornalisti affondano sulla certezza che l'attentato è stato compiuto per colpire la Francia... eppure è stato colpito enormemente il Burkina, è stato colpito fisicamente, territorialmente, per numero di vittime, per danni post-attentato, per le conseguenze sul suo faticoso cammino democratico” (Davide Maggiore in Burkina Faso, attacco alla democrazia).

venerdì 15 gennaio 2016

Balthus, l'eternità dell'attimo.

Post a cura di Rossana Rolando.

Balthus, 
Le roi des chats, 1935 
(Il re dei gatti,
Autoritratto)
Abbiamo visitato, alla fine di dicembre, la mostra dedicata a Balthasar Klossowski de Rola, in arte Balthus (1908-2001), allestita a Roma nelle Scuderie del Quirinale - dal 24 ottobre 2015 al prossimo 31 gennaio 2016 - con un completamento presso Villa Medici, della quale Balthus è stato direttore per 17 anni. Come sempre ci è accaduto, nelle mostre predisposte dalle Scuderie, siamo usciti soddisfatti per la cura e la sapiente orchestrazione espositiva che portano il visitatore per mano nella conoscenza di un artista e di un’opera. Tanto più per questo pittore molto discusso, sul quale ha pesato e pesa talora un giudizio morale negativo, per il sospetto di pedofilia legato all’interesse nei confronti dell’infanzia (anche letterario, con la passione di Balthus per Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll) e alla rappresentazione di giovani figure che possono colpire e provocare turbamento (specie dopo la scoperta, successiva alla morte di Balthus, di polaroid relative a modelle e modelli adolescenti, di cui si dà conto nella parte di mostra presente a Villa Medici).

La Rue, 1933 
(La strada)
Nell’esposizione tuttavia non si indugia per nulla su questo aspetto,  che anzi appare poco credibile per il visitatore il quale rimane avvolto e colpito dalla potenza delle raffigurazioni. Si coglie, soprattutto, la genialità dell’opera e la ricchezza impressionante di soggetti e di ispirazioni che la fecondano. Lo sviluppo del percorso è cronologico, come viene spiegato dalla curatrice della mostra Cécile Debray nel video (per visionarlo cliccare qui).

domenica 10 gennaio 2016

Lezioni di fisica di C. Rovelli, con una riserva critica. Illustrazioni di L. Pugliese.

Post a cura di Rossana Rolando. 

uscito 
nell'ottobre 2014
uscito 
nel gennaio 2014
Ho letto con trasporto Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica di cui il blog Mari da solcare ha tracciato una bella, esauriente recensione (per leggerla cliccare qui). 
Luca Pugliese, 
Qui, 2013.
Poi, sollecitata da un amico, ho comprato La realtà non è come ci appare, un testo dello stesso autore - di poco precedente -  che contiene molte parti di Sette brevi lezioni di fisica, esposte in forma più ampia, con qualche capitolo in più. Vorrei qui proporre tre osservazioni: due decisamente a favore di una lettura che consiglio vivamente e una riserva critica.
Luca Pugliese, 
Armonia cosmica, 2006
Sono anzitutto libri scritti bene, in cui si può imparare qualcosa sulle principali teorie della fisica contemporanea – in particolare la relatività generale e la meccanica quantistica – tramite una divulgazione di taglio alto, attraversata da una curiositas intellettuale e da una vibrazione emotiva che coinvolge ed entusiasma.
Luca Pugliese, 
Cosmo sonoro, 2006
Sono in secondo luogo libri in cui la scienza viene presentata come capacità di vedere le cose in modo diverso, come “attività visionaria”, solo successivamente tradotta in numeri esperimenti e misure. E in questo solco l’autore colloca abilmente concezioni filosofiche, da Anassimandro in poi.
Ed ecco la riserva critica. Riguarda un capitolo dal titolo Il mistero posto al termine del secondo libro citato La realtà non è come ci appare e non presente nelle Sette lezioni.

lunedì 4 gennaio 2016

Il paradosso del dono, con Adriano Fabris. Twitter e la filosofia.

Adriano Fabris, 
Docente Università di Pisa
Tweet del 23 dicembre 2014. 
Qual è il miglior regalo di Natale, 
quello che bisogna chiedere a Gesù bambino? 
La fine, finalmente, del dono di scambio (Adriano Fabris, Twitter e la filosofia, ed. ETS, Pisa 2015, p. 25).


Duy Huynh
Symbiotic Synphony
(Sinfonia simbiotica)
Il  dono: esperienza comune ed insieme paradossale che ciascuno di noi vive. E’ dare gratuitamente senza richiedere né volere un contraccambio, ospitare, assumersi responsabilità, prendersi cura dell’altro, amare e coltivare amicizie, dare fiducia senza alcun interesse a farlo. Il vero dono si colloca all’interno del libero legame tra le persone. “Si dà come se non fosse niente”: “di niente - de nada - de rien”, così risponde il donatore a chi  lo ringrazia.