Iscriviti ai Feed Aggiungimi su Facebook Seguimi su Twitter Aggiungimi su Google+ Seguici tramite mail

Iscriviti alla nostra newsletter!

venerdì 25 giugno 2021

Visitati dall'ispirazione.

Significati dell'ispirazione e sue rappresentazioni.
Post di Rossana Rolando.
 
❇ Ispirazione artistica.
Caravaggio, San Matteo e l'angelo, particolare
Nell’ultimo libro di Tullio Pericoli, dal titolo Arte a parte, c’è un breve capitolo dedicato all’ispirazione.¹ Il tema viene introdotto con la giusta dose di cautela, nella coscienza dell’altezza da cui discende la parola e di un certo senso del ridicolo che si può avvertire pronunciandola per se stessi. Eppure, dice Pericoli, “è innegabile che l’ispirazione esista, come esiste la pittura e come esistono gli attrezzi per dipingere”.²
La paragona ad un treno che corre su binari infiniti, libero e senza meta, non vincolato da orari… messo in moto non si sa da chi e perché o ancora, seguendo un passo di Florenskij (e ancor prima di Platone, nel suo Ione), la accosta ad una calamita che crea attorno a sé un campo magnetico capace di attrarre il ferro ed ogni altro oggetto su cui siano strofinate particelle ferrose: nello stesso modo, la mente può captare le idee, le immagini, le figure che “vagano nell’aria”.³ In entrambi i casi vi è qualcosa di esterno che interviene: chi ha acceso i motori del treno e lo ha messo in movimento nella prima metafora; tutto ciò che è attratto dal magnete, nella seconda figura. Lo stesso accade nell’ispirazione, intesa etimologicamente nei termini di uno “spirito” (respiro, soffio) che penetra dentro (in-spirare) e rende posseduti. Così nasce l’idea, l’intuizione creativa.
Caravaggio, San Matteo e l'angelo, particolare
Quel che avvolge l’ispirazione nel mistero sta tutto in questo sentire il sovrappiù - l’eccedenza - che non deriva dalla riflessione e dalle personali conoscenze, ma giunge “dall’alto” o “da fuori” e coinvolge mentalmente e fisicamente.
 
Ispirazione divina.
Nel linguaggio poetico e religioso l’ispirazione viene personificata nelle Muse del mondo greco e in Dio, all’interno delle grandi religioni monoteistiche. 
Cito soltanto, in ambito biblico, la significativa affermazione del libro di Giobbe: “Ma certo essa è un soffio nell’uomo; l’ispirazione [neshamà, soffio] dell’Onnipotente lo fa intelligente” (Gb. 32,8). 
Così, nella rappresentazione di uno stupendo dipinto di Caravaggio, San Matteo ispirato dall’angelo (1602, 295×195 cm), nella cappella Contarelli, in San Luigi dei Francesi, a Roma, lispirazione è raffigurata nell’atto dell’angelo che suggerisce all’autore sacro cosa scrivere. L'inviato di Dio è ritratto nel momento in cui accompagna con il gesto delle mani il suo messaggio, probabilmente riferito al conteggio genealogico con cui si apre il vangelo di Matteo. Lo sfondo scuro fa emergere colori e movimenti: il panneggio bianco e roteante intorno all'angelo, segno alato del volteggio, nella parte superiore; le vesti morbide di rosso e arancio dell'evangelista, precariamente alzato dallo sgabello, con il ginocchio appena appoggiato e il corpo semiritorto, proteso nell’ascolto del divino messaggero, secondo una linea che va dal basso all'alto e da destra a sinistra, nella parte inferiore e centrale.  
In una prima versione del dipinto (andata perduta nel 1945, rimanendo a noi solo la fotografia), la mano dell’angelo guida fisicamente il procedimento della scrittura suggerendo una presenza che pervade totalmente la personalità del santo.
 
Caravaggio, San Matteo e l'angelo, San Luigi dei Francesi, Roma
Caravaggio, San Matteo e l'angelo, prima versione
Ispirazione e desiderio.
Ma vi è anche un modo più “laico” di intendere l’ispirazione, a partire dalle sfere dell’arte e della poesia. Lo esplicita stupendamente Wislawa Szymborska quando formula la domanda relativa al “che cos’è l’ispirazione” e nota come le risposte dei poeti a tale interrogativo siano spesso imbarazzate ed evasive, non perché si dubiti dell’esistenza di tale “impulso interiore”, piuttosto perché non se ne conosce l’origine: «L’ispirazione, qualunque cosa sia, nasce da un incessante ‘non so’».
E per rendere il discorso più comprensibile a tutti – non relegando l’ispirazione al solo campo dell’arte – afferma: “l’ispirazione non è un privilegio esclusivo dei poeti o degli artisti in genere. C’è, c’è stato e sempre ci sarà un gruppo di individui visitati dall’ispirazione. Sono tutti quelli che coscientemente si scelgono un lavoro e lo svolgono con passione e fantasia. Ci sono medici siffatti, ci sono pedagoghi siffatti, ci sono giardinieri siffatti e ancora un centinaio di altre professioni. Il loro lavoro può costituire un’incessante avventura, se solo sanno scorgere in esso sfide sempre nuove. Malgrado le difficoltà e le sconfitte, la loro curiosità non viene meno. Da ogni nuovo problema risolto scaturisce per loro un profluvio di nuovi interrogativi.”
A queste situazioni felici, “visitate dall’ispirazione”, Szymborska contrappone il sopravvivere stanco di chi lavora perché deve, senza aver scelto davvero quel che si trova a fare, costretto dalle circostanze, deprivato di quella gioia che proviene dall’aver seguito il proprio “desiderio” ovvero, come dice James Hillman, la propria “vocazione”.⁴
 
Note.
1. Tullio Pericoli, Arte a parte, Adelphi, Milano 2021, pp. 109-116.
2.  Ibidem, p. 110.
3.  Ibidem, pp. 109-110 e 111-112.
4. Per quanto riguarda Szymborska cfr. qui. Per Hillman, sul tema della vocazione, rimando al post Unicità. Vocazione.
 
❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋
❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋❋

10 commenti:

  1. Annamaria Pagliusano25 giugno 2021 alle ore 08:10

    Ispirazione potrebbe dirsi ogni risposta, in proprio modo, ai momenti di intimo contatto con la vita.

    RispondiElimina
  2. Molto interessanti i riferimenti sia ai dipinti di Caravaggio che alle parole della Szimborska.
    A proposito di ispirazione, a me è venuto in mente anche Dante che, nel Canto XXIV del Purgatorio, dice: "I’ mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch’e’ ditta dentro vo significando".
    Grazie Rossana e un abbraccio!

    RispondiElimina
  3. Grazie Annamaria. Stupendo ed appropriatissimo il richiamo a Dante, con tutta la ricchezza degli elementi che compongono l'idea dell'ispirazione, relativa - in questo caso - alla scrittura. L'ispirazione si declina in molti modi: questo volevo dire anche nel post e tu lo hai esplicitato ulteriormente. Un grande abbraccio.

    RispondiElimina
  4. Il tuo post sulla ispirazione crea tanta ispirazione, cara Rossana. È così! Discendendo dallo Spirito Santo che è la nostra Divina ispirazione, via via, per gradi ( ideali arti musica natura bellezza), l’ispirazione scende a toccarci, ed al livello basico, è un’ispirazione reciproca.
    Grazie, abbraccio 🫂🍀🌹

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa tua gentile osservazione sulla catena dell'ispirazione mi fa venire in mente un passo dell'Ione platonico che ho riletto proprio preparando questo post e che dice: "E infatti questa pietra [il magnete] non solo attrae gli stessi anelli di ferro, ma infonde agli anelli anche una forza tale che permette loro di esercitare a loro volta questo stesso potere esercitato dalla pietra, cioè di attrarre altri anelli, di modo che talvolta si forma una fila assai lunga di anelli di ferro collegati l'uno con l'altro, ma per tutti questi la forza dipende da quella della pietra. Così è la Musa stessa a rendere ispirati e attraverso questi ispirati si riunisce una catena di altri ispirati".
      Credo che in questa "catena degli ispirati" sia evocata la possibilità di partecipare dell'ispirazione artistica o poetica, per esempio, pur non essendo né artisti né poeti.
      Grazie di cuore, un caro abbraccio.

      Elimina
  5. È nata la bioispirazione una scienza che, dall' osservazione della natura, cerca di ispirarsi, un po' come fece Leonardo per rendere migliore la nostra vita
    La natura è sempre un libro aperto.

    RispondiElimina
  6. Molto bello... lasciarsi ispirare dalla natura!

    RispondiElimina
  7. Ispirazione come contatto pieno con sè stessi (corpo-cuore-mente-spirito), con la natura, con gli altri. Bellissimo il quadro di Caravaggio (sia nella I che nella II versione) e la sua lettura. Grazie! Buona settimana.

    RispondiElimina
  8. La grande arte è veicolo di pensieri inesauribili e di profondità abissali, veicolate in questo caso - nei due dipinti di Caravaggio - dalla figura dell'angelo. Un abbraccio.

    RispondiElimina