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giovedì 27 aprile 2023

Favola d'amore, Hermann Hesse.

Post di Rossana Rolando.
 
💥 Dedicata.
Hermann Hesse, Illustrazione per Favola d'amore
Favola d'amore di Hermann Hesse nasce da un preciso vissuto ed è la storia di una rigenerazione.¹ Alle spalle un matrimonio andato in crisi, i problemi psichiatrici della prima moglie Mia, ricoverata in clinica, l’abbandono della casa di Berna e l’affido dei figli alle cure di amici. Siamo nel 1919. Hermann Hesse attraversa un periodo di grande sofferenza e disorientamento, di tormento e mortificazione. Si sottopone alla psicoanalisi di C.G. Jung. L’incontro con Ruth Wenger – che diventerà sua amica e poi sua seconda moglie – segna un nuovo inizio. Per lei scrive la favola d’amore. Alcune copie di essa circolano tra amici, ancor prima di pervenire all’interessata che la riceverà in dono per la Pasqua del 1923. Lo stesso editore S. Fischer ottiene il manoscritto in omaggio e vorrebbe subito pubblicarlo, ma Hesse si oppone. Solo in vecchiaia darà l’assenso all’operazione. Proprio questa privatezza della favola rende intimo il suo contenuto, ancora oggi, quasi un dono rivolto ad ogni suo lettore, in segreto.

sabato 22 aprile 2023

25 aprile e giovani.

Post di Gian Maria Zavattaro.
 
Mauro Biani
“Non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è l’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate.”
Don Milani.
 
Le guerre fratricide nel mondo, la miseria dilagante nei paesi più poveri devastati dallo sfruttamento predatorio dei paesi ricchi, le conseguenti migrazioni di massa per non morire o morire annegati, i continui odierni dissidi tra i partiti, la compra-vendita di parlamentari, il populismo imperversante, l’iniquità fiscale, i dilaganti sovranismo e razzismo, i disastri ambientali odierni e venturi, i muri degli egoismi nazionali e individuali, ecc. ecc., - il tutto compendiato nella “globalizzazione dell’indifferenza” e nella “terza guerra mondiale a pezzi”- sono il contorno delle celebrazioni del 25 aprile.
Forse è il caso di soffermarci a riflettere su tutto ciò in riferimento ai valori della Liberazione e della Resistenza, lasciando da parte le parole vuote della retorica per ricercare insieme il significato oggi di questa memoria per noi anziani e adulti, per i giovani soprattutto, per la scuola. Liberazione! Liberarci da chi? Ad esempio dai politici di qualsiasi colore, preda del proprio interesse personale e/o di parte, della corruzione e clientelismo. Ma liberarci per recuperare che cosa? Ad esempio la speranza in una vera unità Europea dei popoli, non solo dei governi, la collaborazione tra i diversi partiti per il bene del paese, il rispetto di diverse opinioni, la solidarietà e mobilità sociale, la democrazia sostanziale e non formale, l’equità fiscale, il ripudio della guerra… 

sabato 15 aprile 2023

Celebrazioni per Rocco Scotellaro.

Post di Rosario Grillo.
 
Tricarico, Murale per Rocco Scotellaro e luminarie con versi della poesia "Lucania", Massimo Rella
Questo governo che alla cultura ha procurato forti scossoni in nome di cadenze nazionaliste e a causa del recupero di una decisa dose di governo elitario, ha avuto il merito di disseppellire la memoria di un personaggio emblematico della cultura meridionale (oltre che della civiltà contadina). Il personaggio è Rocco Scotellaro, vissuto tra il 1923 e il 1953, lucano, protagonista di vicende pregnanti nella storia del socialismo italiano.
Le celebrazioni cadono nell’anniversario della morte; quella che lo rapì ancora giovane, dopo una vita breve che si deve considerare intensa. Una commemorazione, oltretutto, che ripaga la trascuratezza della regione di appartenenza e dello stesso paese natio, che poco si sono occupati di rendere onore alla grandezza dell’uomo.
Eppure Scotellaro poteva essere subito classificato come degno discepolo di Gaetano Salvemini (che a lui sopravvisse, essendo morto nel 1957).
 

sabato 8 aprile 2023

Buona Pasqua!

Buona Pasqua a tutti!
Gian Maria, Rossana e Rosario.
 
"Questo è il giorno che ha fatto il Signore. 
Rallegriamoci ed esultiamo! 
Alleluia, alleluia, alleluia" 
(Antifona pasquale).

Museo di San Marco, Beato Angelico, Firenze, foto di Rossana Rolando

Mostra Giacometti Fontana, Palazzo Vecchio, Firenze, foto di Rossana Rolando

"L'invisibile è dentro e fuori di noi, nella carne e nel cosmo, nelle cellule e nelle stelle. Giacometti e Fontana lavorano la materia togliendole ingombro e opacità nella ricerca di un assoluto che si rivela nei volumi erosi della materia stessa, quella dell'eterno sigillato nei confini della forma" (Palazzo Vecchio, Firenze, Mostra dedicata ad Alberto Giacometti e Lucio Fontana).

lunedì 3 aprile 2023

L'educazione, Tara Westover.

Post di Rossana Rolando.
Immagini delle illustrazioni di Patrik Svensson (qui il sito).
 
Tara Westover, L'educazione
Ho letto in pochi giorni il libro di Tara Westover, L’educazione, uscito nel 2018: una narrazione biografica e non solo una finzione letteraria. Avevo già avuto modo di meditare la recensione di Massimo Recalcati che, da psicoanalista, la definiva una storia esemplare (qui) e poi altre interessanti analisi (qui).
 
💥 Una prigione familiare.
Si tratta di un’epopea che impressiona e scaraventa in un mondo familiare in cui convivono, in una mistura inestricabile, lucidità e convinzione con assurdità e violenza.¹
La storia si svolge nell’Idaho, una terra americana dai paesaggi selvaggi e vasti, belli e crudeli, dove la natura è così grande da rendere irrilevante ogni dramma umano.² Ai piedi della grande Montagna vive una famiglia mormone, la cui fede fondamentalista è contrassegnata dalla netta distinzione tra la Verità, che è una sola, e le Menzogne che attraversano il mondo, dominato da Satana e dagli infedeli. Da questa certezza discende il rifiuto della modernità, nel suo sviluppo culturale e scientifico: infatti, lo Stato è il nemico da cui salvare i figli (quattro su sette figli non frequentano la scuola pubblica e non sono iscritti all’anagrafe), la medicina è demonizzata e sostituita dai rimedi omeopatici, caricati di un valore salvifico. In un isolamento totale tutti – compreso Tara, la protagonista - lavorano nel preparare le riserve utili ai giorni dell’Abominio (la fine del tempo) e nella discarica del padre, tra ferri, ruspe, rimorchi, scarponi dalle punte d’acciaio, fiamma ossidrica - e non mancano atroci incidenti…