"Persona e Comunità" è un blog di riflessione culturale, filosofica, religiosa, pedagogica, estetica. Tutti gli articoli sono scritti da: Gian Maria Zavattaro, Rossana Rolando, Rosario Grillo.
Tweet del 23 dicembre 2014. Qual è il miglior regalo di Natale,
quello che bisogna chiedere a Gesù bambino? La fine, finalmente, del dono di
scambio (Adriano Fabris, Twitter e la filosofia, ed. ETS, Pisa 2015, p. 25).
Il dono: esperienza comune ed insieme paradossale
che ciascuno di noi vive. E’ dare gratuitamente senza richiedere né volere
un contraccambio, ospitare,assumersiresponsabilità, prendersi cura
dell’altro, amare e coltivare amicizie, dare fiducia senza alcun interesse a
farlo. Il vero dono si colloca all’interno del libero legame tra le
persone. “Si dà come se non fosse niente”: “di niente - de nada - de rien”, così
risponde il donatore a chi lo ringrazia.
Duy Huynh, Kingdom of no Regrets (Il regno senza rimpianti)
Se ciò che si è donato è nulla,
nessuno è tenuto a contraccambiare, ma tutti sono liberi di donare a loro
volta, perché “non si dona per ricevere, si dona perché l’altro doni” (Lefort). Si tratta di una modalità relazionale che non è cosa dell’altro
mondo, ma appartiene al nostro mondo, anzi ne costituisce il
lato critico e alternativo. Il tempo di Natale è tempo del dono ed
i Re Magi sono simbolo di coloro che donano senza nulla chiedere in
cambio e poi scompaiono. Ma insieme il tempo di Natale può
essere letto come spartiacque, momento dialettico di verità che smaschera i
falsari del dono: quelli che fanno e ricevono regali per interesse, quelli del
“do ut des” come merce di scambio e di favori.
Duy Huynh, Soundtrack For Recursive Dreaming (Colonna sonora per un sogno ricorrente)
Perché il dono, gratuito,
è asimmetrico, non un baratto. Infine il tempo di Natale aggiunge ancora una
postilla: non è facile autenticamente donare. Non c’è vero dono se il contesto
in cui avviene è un abisso di disuguaglianze, se non c’è fraternità, se non c’è
anche un donare se stessi in una comunità dove tutti vivono la
circolarità dell’amore oblativo.
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