Eutopia della scuola... un mondo surreale? (Jonathan Wolstenholme) |
I Docenti ultraquarantenni ricorderanno certamente le speranze (e diciamo pure le delusioni) legate
al “Progetto giovani” ai tempi del grande Corradini. Allora Docenti e
Studenti parlavano di EUTOPIA, della scuola come bel luogo
dove produrre cultura umanizzante e liberante. Era una sfida, una
scommessa. Si richiedeva ed insieme si ricercava una scuola come luogo in
cui “stare bene con se stessi, con gli altri, con le
istituzioni in un mondo che stia meglio”.
La scuola ... come bel luogo. |
La scuola ... nella sua esistenza creativa. |
La forza della
scuola, di ogni scuola, è nella sua "extraterritorialità", nel suo
essere libera e non succube di alcun potere politico o ideologico, nella sua
volontà di denunciare il mal-essere di adulti e giovani fuori e dentro la
scuola, soprattutto nella sua capacità di sperare, di annunciare un
futuro possibile di modi alternativi di vivere e di ben-essere.
Una bella
sfida che costringe a riflettere sugli attuali compiti e responsabilità
(letteralmente capacità di rispondere) dei Docenti, a gettare la maschera, a
superare la ferita narcisistica di chi ritiene di non doversi mai mettere in
discussione. Ieri come
oggi gli studenti rimproverano noi adulti che troppo spesso lo spazio
scolastico che assicuriamo loro è semplicemente noioso, matrigno, quaresimale,
non significativo né gratificante.
Nessuno vuole una scuola più
facile, anzi oggi è necessario che sia ancor più severa. Ma la scuola che
produce veramente cultura è quella che non snatura la vita, che non crea un
mondo artificiale basato su conoscenze ed usi che non hanno corso al di fuori
di essa, che sa centrarsi su ogni singolo alunno, incontrandolo faccia a
faccia, accogliendo e non subendo le diversità di ciascuno. L'utopia può forse
rischiare di portarci lontano o di perderci in fantasie impossibili, ma è anche
ciò che ci riporta a noi stessi ed è la profezia dell'uomo futuro.
La scuola ... nel suo annuncio di mondi alternativi. |
La scuola... quando è capace di aprire nuove porte. |
La scuola... profezia dell'uomo futuro (Alessandra Placucci) |
Ben venga
perciò una scuola erratica, in cammino per essere altrimenti, come Abramo,
verso l'ignoto della terra promessa.
Il recupero di fiducia nella cittadinanza passa anzitutto attraverso la scuola. |
Il recupero
di fiducia nella cittadinanza da parte dei giovani passa, che piaccia o no,
prima di tutto attraverso la scuola. L’augurio è che anche qui da noi, ad
Albenga, questa speranza nell'eutopia non disperi.
Eutopia della scuola. |
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