Il simbolo della diagonale tra filosofia pitagorica e arte contemporanea.
🖋Post di Rossana Rolando
🎨Immagini delle opere di Piet Mondrian e di Theo van Doesburg.
Piet Mondrian, Composizione A, 1920 |
Si narra che Ippaso da Metaponto venne condannato a
morire in mare poiché svelò, fuori dal circolo dei pitagorici, la scandalosa
dottrina “dei numeri irrazionali e dell'incommensurabilità” (I presocratici, Laterza Bari 1983, 18, 4). La
rappresentazione del mondo come armonia, misurabilità e quindi razionalità venne
messa in discussione da un singolare rapporto, espresso dalla incommensurabilità
tra le grandezze della diagonale e del lato di un quadrato. Tale scoperta non poteva
essere accettata dalla Scuola di Pitagora, tutta fondata sulla convinzione che
la forma dovesse prevalere sul caos, l’ordine sul disordine, il finito sul non
finito.
Theo van Doesburg, Composizione in dissonanza 16 (1925) |
Piet Mondrian, Composizione con rosso, giallo e blu (1942) |
“Poiché [Mondrian] anela alla purezza
elimina la linea curva dalla geometria dell'immagine cubista e, poiché persegue
senza celarlo un equilibrio delle contraddizioni, riduce il sistema di assi
all'orizzontale e alla verticale, facendo sparire diagonali e angoli acuti”
(Giuseppe Di Giacomo, Arte e modernità, Carocci Roma, p. 64).
In un primo momento, P.
Mondrian e T. van Doesburg esprimono la stessa visione artistica, traducendo
nelle pure forme delle linee verticali e orizzontali e nel cromatismo dei
colori primari (rosso, giallo, blu) o dei non colori (bianco e nero) l’anelito verso
un ordine perfetto, eterno, immutabile, capace di superare ogni incompiutezza e
di risolvere in sé, in una superiore armonia, l’elemento tragico e doloroso
dell’esistenza.
Theo van Doesburg, Composizione simultanea (1929-30) |
Da questo momento T. van
Doesburg si allontana dal neoplasticismo per fondare l’elementarismo.
E’ bastata una diagonale per
rompere l’equilibrio di un rapporto e
segnare un’incolmabile distanza. Come a dire che una linea - orizzontale/verticale
o diagonale - è molto più di un semplice tratto di pennello: essa può
racchiudere un’intera visione del mondo.
Ancora super,Rossana! Ho apprezzato tantissimo. Si vola sulla linea della interdisciplinarità: geometria,cosmologia, arte ed esistenza.
RispondiEliminaGrazie di cuore, Rosario, amico caro. Mi riempie di gioia il tuo gentile apprezzamento. Buona giornata.
EliminaL'incontro con Piet Mondrian: "decisivo" secondo Massimo Cacciari.
RispondiEliminaCara Rossana, è sempre un piacere arricchente leggere le tue notazioni artistico/filosofiche. Grazie. Buon fine settimana.
RispondiEliminaCommento molto gradito, come sempre sono i tuoi. Un caro saluto.
EliminaGrazie per queste diagonali molto belle, ma la torta a che punto è? (il segreto è la diagonale)
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