All’interno di una scienza aperta, attiva in una società aperta, in un modello di Terra aperta, che Anassimandro aveva avviato.
Post di Rosario Grillo.
Battista Agnese, Mappa mundi e Zodiaco, XVI sec. |
Carlo Rovelli, fisico di fama internazionale, ha la dote della chiarezza e, senza peli sulla lingua, mette alla gogna i vecchi testi dell’editoria scolastica (3). Figura centrale: Anassimandro, con tutta la corte del pensiero presocratico. La chiave: la “rivoluzione” compiuta da Anassimandro.
Siamo abituati (in parte, sviati) a leggere la rivoluzione come rottura e totale rovesciamento dell’ordine preesistente, meglio sarebbe attenersi al “nuovo ordine di pensiero” che in essa è inscritto: in questo senso si muove l’argomentazione di Rovelli. La “rivoluzione” di Anassimandro avviene nell’abbandono delle spiegazioni mitologico - religiose dei fenomeni naturali e della natura intera (dominio delle cosmogonie) con la scelta delle cause e delle leggi naturali.
Battista Agnese, Planisfero, 1540 |
Dentro Mileto fermentava il lievito di una “società composita”, nutrita della linfa delle diversità culturali (genti e tradizioni che provenivano da Babilonia e dal regno persiano, dall’Egitto e dalla Fenicia) ed era la stessa città ionica ad inoltrarsi fino a Marsiglia. Lo scambio metteva le ali ad una comunità che usciva dal “medioevo ellenico”, una volta acquisite importanti novità: scrittura (Fenici) lingua fonetica (greca), polis, ovvero struttura che metteva in prova la libertà, si sganciava dalla monarchia e si avviava alla democrazia (assemblea, discussione, alfabetizzazione).
Battista Agnese, Atlante portolanico del mondo, XVI sec. |
Elementi di una vera “forza d’urto”, costitutiva della qualità rivoluzionaria dell’ipotesi di Anassimandro: la Terra, sospesa nello spazio, intrinsecamente autonoma, autosufficiente nelle sue forze naturali (terremoti discendenti da fratture terrestri, fulmini e tuoni ridotti a fenomeni meteorologici…pesce, come primo essere vivente (4)). Di questo riconoscimento, Rovelli fa il presupposto per una successiva, ripetuta, dichiarazione circa la forma sferica della Terra (in Platone) e della presenza di ipotesi eliocentrica dentro la scuola pitagorica.
Battista Agnese, Manoscritto con atlante portolanico, 1540 |
K. Popper farà proprio il “falsificazionismo”, ma già, tra i naturalisti greci, Senofane aveva improntato la rotta: conoscere in vista del “meglio”.
Note
(1) G. Cambiano, Filosofia greca e identità dell’Occidente, il Mulino.
(2) Ed. Oscar Mondadori.
(3) Vedi cenni ad Aristotele, Tolomeo, Medioevo, Copernico, Keplero.
(4) “ No, dice Anassimandro, il mondo non è come ci appare. Il mondo è diverso da come ci appare. Il nostro punto di vista sul mondo è limitato dalla piccolezza della nostra esperienza. L’osservazione e la ragione ci fanno capire che abbiamo pregiudizi sbagliati su come funziona il mondo. Lo spazio non ha una direzione privilegiata verso la quale le cose cadono: per la Terra nel suo insieme, tutte le direzioni sono eguali. Alto e basso, sono solo relativi alla Terra. Possiamo dire che le cose cadono “verso il basso”, solo se per “ basso” intendiamo “verso la Terra”. Per la Terra stessa non esiste un “ basso” verso cui cadere”. (C. Rovelli, op. cit.)
Grazie. Interessanti, opportune e necessarie riflessioni - in questo tempo idolatrico di uno scientismo apodittico, totalizzante, presuntuosamente onnirisolutivo ed onniconclusivo.
RispondiEliminaDi contro aIla scienza qualis esse debet: sempre inconclusiva , dubitante, nella ricerca incessante del “provando e riprovando".
Grazie Gian Maria!🤗✨Rosario
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